Da uno studio condotto dall’Università di Pisa in collaborazione con l’Università di Navarra (Spagna), che ha riguardato 230 regioni di 27 Paesi dell’Unione europea è emerso che sussiste una relazione positiva tra l’empowerment politico delle donne e la qualità dell’aria, che si evidenzia in particolare nelle regioni del Nord Europa, mentre la maglia nera va ai Paesi dell’Europa orientale.
L’ emancipazione politica femminile è costantemente associata a una migliore qualità dell’aria.
È quanto rivela lo Studio “Clearing the smog ceiling: The impact of women’s political empowerment on air quality in European regions”, diffuso online prima della pubblicazione cartacea sul numero di Dicembre sull’European Journal of Political Economy, che esplora l’impatto dell’emancipazione politica femminile sui risultati della qualità dell’aria.
I progressi compiuti dalle moderne società europee negli ultimi decenni sono stati accompagnati da una crescente partecipazione delle donne alla politica. Le donne mostrano maggiori preoccupazioni ambientali e sono più propense a impegnarsi in comportamenti pro-ambientali rispetto agli uomini, il che potrebbe tradursi in migliori risultati ambientali man mano che le donne rompono progressivamente il soffitto di cristallo in politica.
Per testare questa ipotesi, i ricercatori hanno utilizzato un nuovo set di dati sulle emissioni di inquinanti atmosferici e l’emancipazione politica delle donne su un campione di 230 regioni europee dei 27 Paesi dell’UE. Nello specifico, hanno costruito indicatori compositi a livello regionale della qualità dell’aria europea e dell’emancipazione politica delle donne, utilizzando dati ad alta risoluzione spaziale sugli inquinanti atmosferici con dati politici ed economici subnazionali tramite, nonché il WPEI, l’indice che misura e monitora i progressi di emancipazione delle donne sulla base di 21 indicatori chiave di prestazione che coprono 5 aree (life and good health; education, skill-building and knowledge; labour and financial inclusion, participation in decisionmaking; freedom from violence (one indicator), per considerare la loro presenza a vari livelli di governo (nazionale, regionale e locale).
“I risultati evidenziano una relazione positiva tra l’empowerment politico delle donne e la qualità dell’aria – ha spiegato la professoressa Lisa Gianmoena del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa e co-autrice dello studio – Questo suggerisce che le donne, quando occupano posizioni di potere, tendono ad adottare politiche ambientali più rigide e orientate verso la sostenibilità rispetto alle regioni governate da uomini e questo fenomeno può essere attribuito alla loro maggiore sensibilità e al loro impegno sociale”.
In particolare, questa correlazione positiva risulta evidente in numerose regioni del Nord Europa, tra cui Finlandia, Irlanda, Estonia, Svezia e Danimarca, mentre la maglia nera va ai Paesi dell’Europa orientale, quali Polonia, Ungheria e Romania. In Italia, la Valle d’Aosta si distingue per la qualità dell’aria migliore, mentre la Lombardia registra i livelli peggiori.

Poiché la minaccia più rilevante per un’interpretazione causale in questo contesto è quella di fattori confondenti non osservati in grado di distorcere le stime, in una seconda fase, sono state impiegate procedure alternative che affrontano l’endogeneità ovvero le distorsioni nei risultati econometrici.
“Per assicurarci che il rapporto tra empowerment politico femminile e qualità aria non fosse una correlazione spuria, cioè puramente casuale – ha spiegato Gianmoena – abbiamo testato altre variabili economiche e non economiche come lo sviluppo economico, il livello di istruzione, le innovazioni in tecnologie verdi, l’ideologia politica e la densità di popolazione. Tuttavia la relazione positiva tra empowerment politico femminile e qualità dell’aria è rimasta significativa, confermando la robustezza del risultato”.
In conclusione, i risultati suggeriscono che l’emancipazione politica delle donne è un fattore determinante della qualità dell’aria nelle regioni europee. Ciò ha importanti implicazioni politiche per il raggiungimento degli obiettivi dell’UE sulla qualità dell’aria e dimostra che iniziative politiche come il Programma “EU 4 Gender Equality” , che mira a rafforzare i diritti e le opportunità di parità per donne e uomini, possono essere un elemento di rinforzo per il Piano d’azione dell’UE “Azzerare l’inquinamento atmosferico, idrico e del suolo”, che mira a ridurre le emissioni e i rischi per la salute impliciti in concentrazioni più elevate di inquinamento atmosferico entro il 2030.
Immagine di copertina: Fonte: Raul Wallemberg Institute, disegno di Herlinde Demaerel /China Dialogue