Cambiamenti climatici

Percorsi credibili per 1,5 °C: i 4 Pilastri d’azione dell’IEA

L’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) ha pubblicato un nuovo rapporto che indica i 4 pilastri d’azione da attuare negli anni 2020 per restare entro +1,5 °C che è ancora possibile, ma il picco delle emissioni deve essere raggiunto prima del 2025 e quindi seguire una traiettoria rapida per portarle a zero entro la metà del secolo.

La possibilità di limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 °C alla fine del secondo, come previsto dall’Accordo di Parigi (2015) si sta riducendo rapidamente, con le emissioni di CO2 legate all’energia che continuano ad aumentare nel 2022 nonostante il calo dei costi per le tecnologie energetiche pulite e la progressiva diffusione di energie rinnovabili, auto elettriche e altre soluzioni. 

In occasione del Major Economies Forum on Energy and Climate, indetto dal Presidente USA Joe Biden e svoltosi in modalità virtuale il 21 aprile 2023, e in vista degli altri importanti eventi multilaterali durante il resto dell’anno, come la Conferenza sui Cambiamenti Climatici – COP28 (Dubai (30 novembre – 12 dicembre 2023), l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) ha pubblicato il Rapporto Credible Pathways to 1.5 °C: Four pillars for action in the 2020s”, che illustra le azioni chiave necessarie per rimanere entro la soglia prefissata.

Quello che succede in questo decennio è cruciale – ha affermato il Direttore esecutivo dell’IEA Fatih Birol, intervenendo al Forum – La buona notizia è che abbiamo le tecnologie necessarie per raggiungere un picco decisivo delle emissioni in questo decennio, come dimostra il dispiegamento record di energia pulita nel 2022. Oggi l’obiettivo di 1,5 °C è ancora a portata di mano, ma il mondo deve ridurre le emissioni prima del 2025 e poi continuare su una traiettoria per portarle rapidamente a zero entro la metà del secolo”.

Secondo l’Agenzia, i costi in calo per le tecnologie energetiche pulite e le nuove politiche hanno concorso finora a ridurre di circa 1 °C il riscaldamento previsto per il 2100 rispetto alla linea di base pre-Parigi. Se gli impegni net zero annunciati dai Paesi fossero implementati per tempo e per intero, sarebbero in grado di mantenere il riscaldamento a circa 1,7 °C nel 2100. Per mettere il mondo su percorso credibile e coerente con l’obiettivo di 1,5 °C e rafforzare l’azione a breve termine, l’IEA indica 4 pilastri.

Nel settore energetico, la decarbonizzazione dell’elettricità, l’accelerazione dell’efficienza energetica e l’elettrificazione sono gli strumenti fondamentali. Le aggiunte di capacità delle energie rinnovabili devono triplicare rispetto ai livelli del 2022 entro il 2030, raggiungendo circa 1.200 GW all’anno, che rappresentano in media il 90% della capacità di nuova generazione ogni anno. Le vendite di auto elettriche dovrebbero raggiungere una quota di mercato di circa il 60% entro il 2030, mentre gli autocarri medi e pesanti a zero emissioni dovrebbero raggiungere una quota di mercato di circa il 35% entro lo stesso anno.

La riduzione della deforestazione a zero entro il 2030, in linea con la Dichiarazione dei leader alla COP26 di Glasgow sulle foreste e l’uso del suolo, fornendo la quota maggiore di riduzione delle emissioni di CO2 dal settore dell’uso del suolo.

– Affrontare le emissioni diverse da CO2 è fondamentale per limitare il picco di riscaldamento. Ipotizzare un’azione forte sulla CO2, rispettare o superare impegni come l’Emendamento di Kigali sugli HFC e il Global Methane Pledge e agire sulle emissioni diverse dalla CO2 provenienti dall’agricoltura, potrebbe fare la differenza tra uno scenario che supera sostanzialmente gli 1,5 °C, rischiando di innescare condizioni climatiche irreversibili, e uno che non lo supera.

– Anche in uno scenario di superamento minimo, la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS) e la rimozione dell’anidride carbonica dall’atmosfera saranno necessarie per mitigare e compensare le emissioni residue difficili da abbattere. I progetti che catturano circa 1,2 Gt CO2 entro il 2030 devono essere implementati, contro i circa 0,3 Gt CO2 attualmente previsti per il 2030.

Un percorso credibile verso l’obiettivo di 1,5 °C, conclude l’Agenzia, richiede un’azione forte e immediata su ciascuno di questi 4 pilastri, per ottenere riduzioni immediate e rapide delle emissioni; come sono determinanti forti contributi da tutti i Paesi, in particolare dalle economie avanzate e più ricche; e segnali politici chiari per consentire agli attori di anticipare e realizzare il cambiamento.  

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