Biodiversità e conservazione Diritto e normativa

Pacchetto infrazioni novembre: procedure specie invasive e caccia

Con il pacchetto di infrazioni di Novembre la Commissione UE ha adottato 2 procedure di infrazione per il settore Ambiente: una per non avere impedito e gestito la diffusione di specie aliene; l’altra per il mancato rispetto delle norme sulla caccia agli uccelli, in particolare quelle sull’uso di piombo nelle munizioni.

La Commissione UE ha adottato il 14 novembre 2024 il Pacchetto mensile di infrazioni che avvia azioni legali nei confronti degli Stati membri inadempienti agli obblighi previsti dal diritto dell’UE. Le decisioni qui esposte, relative a diversi settori e ambiti delle politiche dell’UE, mirano a garantire la corretta applicazione del diritto dell’UE a beneficio dei cittadini e delle imprese.

Per l’Italia ci sono due procedure, entrambe per il settore Ambiente.

La Commissione UE ha inviato al nostro Paese una lettera di costituzione in mora per non avere impedito e gestito la diffusione di specie esotiche invasive in linea con il Regolamento (UE) 1143/2014 (IAS).

Le specie esotiche invasive sono una delle 5 principali cause di perdita di biodiversità in Europa e nel mondo. Il Regolamento mira a prevenire, ridurre al minimo e mitigare gli effetti negativi delle specie esotiche invasive sulla biodiversità e sugli ecosistemi connessi, nonché sulla salute umana e sulla sicurezza, puntando nel contempo a limitare i conseguenti danni sociali ed economici in Europa.

Nella fattispecie, una volta documentata la presenza della formica di fuoco (Solenopsis invicta), in Sicilia, l’Italia non ha informato “senza indugio” la Commissione né gli altri Stati membri del suo rilevamento precoce. Le autorità italiane non hanno inoltre notificato alla Commissione alcuna misura di eradicazione né si sono espresse sulla loro efficacia. Inoltre, l’Italia non ha adottato tutte le misure necessarie per prevenire la diffusione involontaria della formica di fuoco e non ha attuato in modo efficace il sistema di sorveglianza

La segnalazione di insediamento in Sicilia, il primo in Europa, di una popolazione matura di Solenopsis invicta, originaria del Sud America e tra le specie invasive più pericolose e la quinta più costosa al mondo con un impatto sugli ecosistemi, sull’agricoltura e sulla salute umana, era stata fatta nel settembre 2023 sulla Rivista Current Biology con lo StudioThe invasive ant Solenopsis invicta is established in Europe”, e guidato dall’Istituto spagnolo di Biologia evoluzionistica, al quale hanno collaborato anche i ricercatori delle Università di Catania e Parma, nel quale si modellava la distribuzione della specie per prevedere il suo potenziale areale nel continente, dimostrando che metà delle aree urbane in Europa sono già idonee e che il riscaldamento climatico previsto con le tendenze attuali avrebbe favorito l’espansione di questa formica invasiva, il cui nome formica di fuoco deriva per il bruciore che provoca il suo veleno.

Fonte: M Menchetti et al., Current Biology, 2023, Vol. 33, Num. 17.

Per essere in linea con il Regolamento, l’Italia deve mettere in atto le misure necessarie. La Commissione procede pertanto all’invio di una lettera di costituzione in mora all’Italia, che dispone ora di 2 mesi per rispondere e rimediare alle carenze segnalate, trascorsi i quali, in assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione potrà decidere di inviare un parere motivato.

L’altra procedura di infrazione adottata dalla Commissione UE nei confronti dell’Italia è un parere motivato per mancata osservanza della Direttiva Uccelli e del Regolamento REACH, quale modificato dal Regolamento (UE) 2021/57.

La Direttiva Uccelli mira a proteggere tutte le specie di uccelli selvatici naturalmente presenti nell’UE e i loro habitat. Il Regolamento REACH modificato limita l’uso di munizioni contenenti piombo all’interno o in prossimità di zone umide per proteggere gli uccelli acquatici, l’ambiente e la salute umana.

La Commissione ha constatato che diversi atti legislativi italiani non sono conformi a tale normativa dell’UE. La legislazione italiana conferisce alle regioni il potere di autorizzare l’uccisione o la cattura di specie di fauna selvatica, anche nelle aree in cui la caccia è vietata, come le aree protette, e durante il periodo dell’anno in cui la caccia è vietata. La legislazione italiana non è inoltre conforme alle disposizioni del regolamento REACH modificato sull’uso del piombo nelle munizioni.

La Commissione aveva inviato una lettera di costituzione in mora nel mese di febbraio 2024. Sebbene l’Italia abbia modificato la legislazione nazionale, il Piano nazionale da essa previsto contiene ancora disposizioni non conformi alla Direttiva Uccelli. Di conseguenza l’Italia non ha ancora modificato la propria legislazione per conformarsi al regolamento REACH.

La Commissione ha pertanto deciso di emettere un parere motivato nei confronti dell’Italia, che dispone ora di 2 mesi per rispondere e adottare le misure necessarie, trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia dell’UE.

In copertina: Formica di fuoco (Solenopsis invicta), foto di Antonio Alicata, Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, Università di Catania

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