Energia

MED & Italian Energy Report 2023: geopolitica e nuove tecnologie

È stato presentato al Parlamento europeo il MED & Italian Energy Report 2023, realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo ed è frutto della sinergia scientifica tra SRM e l’ESL@Energy Center del Politecnico di Torino, oltre che della collaborazione con la Fondazione Matching Energies, che quest’anno si concentra sugli impatti che i fenomeni geopolitici e l’introduzione di nuove tecnologie stanno portando negli scenari energetici, con particolare riferimento all’area Euro-Mediterranea.

Presso il Parlamento europeo è stato presentato il 6 dicembre 2023 nel corso di un evento trasmesso in streaming, il MED & Italian Energy Report”, il Rapporto annuale sul settore dell’energia in Italia e nel Mediterraneo, realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e frutto della sinergia scientifica tra SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) e l’ESL@Energy Center del Politecnico di Torino, e della collaborazione con la Fondazione Matching Energies, la cui missione è volta a generare condizioni più favorevoli allo sviluppo economico, sociale e culturale del nostro Paese, a partire dall’energia intesa come driver di sviluppo economico e sociale.

Il Rapporto, intitolato quest’anno “Geopolitics of energy in the Mediterranean area between international crises and new energy commodities”, si concentra sugli impatti che i fenomeni geopolitici e l’introduzione di nuove tecnologie stanno portando negli scenari energetici, con particolare riferimento all’area Euro-Mediterranea, con l’intento di supportare le decisioni basate sulla scienza a vari livelli e per i diversi stakeholder.  Anche in questo Rapporto è presente un focus sul trasporto marittimo.

“Nel corso degli ultimi anni lo scenario macroeconomico globale è stato sconvolto dal susseguirsi di eventi di carattere straordinario – ha sottolineato Francesco Profumo, Presidente Fondazione Compagnia di San Paolo e ACRI – In questo nuovo disordine globale l’Europa ha un’occasione unica per riaffermare la propria leadership internazionale sui grandi temi del futuro. Il rapporto 2023 si occupa di tecnologia e materie prime, due questioni al cuore dello sviluppo delle nuove energie rinnovabili. È abbastanza chiaro che l’unico modo credibile di affrontare il tema della transizione energetica è collocarlo all’interno della dimensione euromediterranea che va ulteriormente recuperata e rilanciata

Di seguito gli aspetti principali evidenziati dal Rapporto.

– L’Europa è più efficiente nell’uso dell’energia rispetto a Cina e Stati Uniti. L’UE con un consumo complessivo di 58 Exajoules genera un PIL di quasi 17 trilioni di dollari. La Cina con lo stesso PIL ha un consumo di energia quasi tre volte superiore pari a circa 159 Exajoules mentre gli USA si collocano in posizione intermedia 96 Exajoules di consumi per un PIL di 25 trilioni di dollari.

– L’Europa è l’area mondiale con il maggior grado di dipendenza energetica (55,5%); il dato scende al 20% per la Cina ed è 0% per gli USA che sono totalmente autosufficienti.

– In Europa l’uso del carbone è diminuito dal 31% al 16%; è aumentata in maniera significativa la quota del gas naturale dal 12% al 20%. Dominano le energie rinnovabili, passate dal 15% al 38%. Le importazioni di gas dalla Russia erano il 41,1% per l’Europa pre-guerra (2021), sono scese al 10% nel 2022 e ancora al 6% nei primi 9 mesi del 2023.
– In Europa aumenta il ruolo del Gas Naturale Liquefatto (GNL): si registra una crescita delle forniture da USA e Algeria che sono passate tra il 2021 ed il 2023 rispettivamente da 26% a 30% e da 11% a 15%.
– Rimane strategico il ruolo dei canali marittimi: il 20% del commercio mondiale di petrolio passa dallo Stretto di Hormuz e il 10% del traffico mondiale di petrolio e l’8% del GNL transitano dal Canale di Suez. In totale complessivi 26 milioni di barili di petrolio al giorno.
– L’Area Med: la sponda Europea e quella del Mediterraneo orientale dipendono da quella Sud per il 18% e il 27% delle loro importazioni complessive di petrolio greggio e gas.
L’Area Med & Rinnovabili: lo sviluppo delle FER nelle tre sponde mostra forti differenze: fatto 100 la capacità rinnovabile installata nel Mediterraneo, il 76% è localizzato nella sponda Nord, il 18% in Turchia e il 3,6% nella sponda Sud.

Slide di presentazione di Deandreis

Se da un lato l’Europa è riuscita a essere finora più efficiente nel rapporto tra consumo energetico e produzione di ricchezza economica dal lato della dipendenza è l’area del mondo peggio messa: abbiamo una media di dipendenza energetica del 55,5% – ha spiegato Massimo Deandreis, Direttore generale SRM – La Russia continua a fornire gas naturale all’Europa. Abbiamo, inoltre, una quota significativa del Qatar ed è aumentata l’importanza della fornitura dagli Stati Uniti. L’Europa può raggiungere i suoi obiettivi di decarbonizzazione se c’è una rinnovata partnership con la sponda sud del Mediterraneo. È lì che si può produrre energia rinnovabile ed è da lì che si può importare”.

– L’Italia nel 2022 con un consumo energetico complessivo pari a poco più di 6 Exajoules ha generato un PIL di 2 trilioni di dollari, risultando (coefficiente pil/consumi energetici totali) più efficiente rispetto al valore medio europeo ed in linea rispetto ai principali competitor manifatturieri (Francia 8,4 Exajoules con un PIL di 2,8 trilioni di dollari; Germania 12,3 Exajoules con un PIL di 4,1 trilioni di dollari).
– L’Italia è il paese dell’Europa con il maggior grado di dipendenza energetica pari al 73,5%, la Francia – che usa il nucleare- ha un grado di dipendenza pari al 44,2%.
– In Italia è aumentato in modo significativo l’uso del gas e delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica; coprono rispettivamente il 54% ed il 35% del mix elettrico.
– In Italia le importazioni di gas russo dal gasdotto TAG si sono ridotte dal 28,4% del 2020 al 2,4% dei primi 10 mesi del 2023. Le importazioni di gas dall’Algeria attraverso il gasdotto Transmed sono aumentate dal 12% del 2020 al 20,2% dei primi 10 mesi del 2023. Un vero e proprio effetto sostituzione Algeria-Russia. Ciò ha rappresentato anche uno spostamento del baricentro energetico da Est a Sud ridando centralità al Mediterraneo.
– Fondamentale è il ruolo delle materie prime critiche per lo sviluppo delle tecnologie verdi: ad esempio; un’auto elettrica contiene 6 volte la quantità di minerali usati per un’auto tradizionale. Queste materie prime sono concentrate in un numero limitato di paesi. Le quote più elevate sono: Congo per il cobalto (66%), Australia per il litio (54%), Cina per la grafite naturale (65%) e le terre rare (65%) e Sud Africa per il platino (72%).
– I porti sono sempre più importanti: si stanno configurando come veri e propri hub energetici e digitali oltre che logistici. Terminali di energie fossili, luoghi di sbocco di pipelines, comunità energetiche, vicini ad industrie ad alta intensità energetica possono contribuire attivamente agli sforzi globali di decarbonizzazione.
– I progetti su innovazione, rafforzamento della filiera industriale e riduzione dell’inquinamento si affiancano all’importante caratterizzazione energetica che la portualità italiana già da tempo mostra: il 34% del traffico è costituito da prodotti energetici (oltre 169 milioni di tonnellate).

Slide di presentazione di Bemporad

Fra i vantaggi del GNL c’è la sua grande flessibilità, ma fra gli svantaggi ci sono i costi elevati – ha spiegato Ettore Bompard, Direttore scientifico ESL@Energy Center Per questo, sarà importante bilanciare l’acquisto spot con l’individuazione di mercati a lungo termine, in modo da ridurre l’esposizione al rischio di volatilità. L’energia, secondo il World Energy Council, deve basarsi su tre pilastri: sostenibilità ambientale, sicurezza energetica e accessibilità. La crisi russo-ucraina ha creato problemi di approvvigionamento e generato un incremento dei prezzi, ribaltando metaforicamente il triangolo e portando la sostenibilità in basso. L’area mediterranea, luogo di approvvigionamento, scambio e transito di commodity energetiche, ha l’opportunità di contribuire in maniera importante a ristabilire l’equilibrio”.

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