Agroalimentare Biodiversità e conservazione

Italia ha una legge che tutela e valorizza biodiversità agricola e alimentare

Italia legge che tutela biodiversita agricola e alimentare

Con l’approvazione in via definitiva da parte della Camera dei Deputati, l’Italia ha finalmente una Legge sulla biodiversità: “Disposizioni sulla tutela e valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare”.

L’approvazione all’unanimità della legge – ha dichiarato il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina – conferma l’importanza cruciale dell’agricoltura per un Paese come il nostro, che vanta un patrimonio unico per biodiversità che dobbiamo salvaguardare e promuovere in tutta la sua specificità. La norma sottolinea il ruolo primario e insostituibile dei nostri agricoltori nel presidiare e conservare il territorio. Una funzione che trova nella bellezza dei nostri paesaggi, plasmati negli anni dall’attività agricola, una testimonianza concreta e immediata con ricadute positive anche sul turismo. Quello di oggi è un altro traguardo importante raggiunto nell’anno di Expo”.

Proprio EXPO 2015 ha dedicato una delle 5 Aree tematiche alla tutela della biodiversità, sottolineando l’importanza di salvaguardare le varietà colturali e animali, nonché i territori rurali che quella ricchezza custodiscono, per continuare a nutrire il Pianeta.

Per l’Italia si tratta addirittura di tutelare un patrimonio costituito dal 50% della biodiversità vegetale e dal 30% di quella animale presente sull’intero continente europeo, che rappresenta il valore aggiunto della nostra produzione.

L’Italia può contare su 504 varietà iscritte al registro viti contro le 278 dei cugini francesi – ha ricordato Coldiretti nel Comunicato con cui esprime soddisfazione per l’approvazione della Legge – e su 533 varietà di olive contro le 70 spagnole ma sono state salvate da estinzione anche 130 razze allevate tra le quali ben 38 razze di pecore, 24 di bovini, 22 di capre, 19 di equini, 10 di maiali, 10 di avicoli e 7 di asini, sulla base dei Piani di Sviluppo Rurale dell’ultima programmazione”.

Non c’è dubbio che il modello agricolo italiano potesse essere proposto al mondo come un paradigma virtuoso di compatibilità tra tutela ambientale e intelligente sfruttamento delle risorse, ma perché questo avvenisse erano necessari strumenti normativi per assicurarne il futuro.

Ecco sinteticamente cosa prevede la Legge
– Viene istituito un Sistema nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, che fa da cornice alle numerose iniziative regionali che erano intervenute in assenza di una normativa nazionale, costituito da 4 strumenti operativi:
1. Anagrafe della biodiversità, dove saranno indicate le risorse genetiche a rischio di estinzione;
2. Comitato permanente, che garantirà il coordinamento delle azioni tra i diversi livelli di governo;
3. Rete nazionale che si occuperà di preservare le risorse genetiche locali a rischio di estinzione o di erosione genetica;
4. Portale nazionale, composto da un sistema di banche dati contenenti le risorse genetiche presenti su tutto il territorio italiano.

– Viene avviato un Piano nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo che verrà aggiornato periodicamente al fine di tener conto dei progressi ottenuti nelle attività di attuazione e degli sviluppi della ricerca scientifica, nonché dell’evoluzione delle normative in materia a livello nazionale e internazionale.

– Viene costituito un Fondo di tutela per sostenere le azioni degli agricoltori e degli allevatori.

– Agli agricoltori che producono varietà di sementi iscritte nel registro nazionale viene riconosciuto il diritto alla vendita diretta e in ambito locale di sementi o di materiali di propagazione relativi a tali varietà e prodotti in azienda, nonché il diritto al libero scambio all’interno della Rete nazionale della biodiversità agraria e alimentare.

– Possono essere istituiti itinerari, al fine di promuovere la conoscenza delle risorse genetiche di interesse alimentare ed agrario locali iscritte nell’Anagrafe nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare.

– Possono essere promosse iniziative per l’istituzione di comunità del cibo e della biodiversità, intese come ambiti locali derivanti da accordi tra agricoltori locali, agricoltori e allevatori custodi, gruppi di acquisto solidale, istituti scolastici e universitari, centri di ricerca, associazioni, mense scolastiche, ospedali, esercizi di ristorazione, esercizi commerciali, piccole e medie imprese artigiane di trasformazione agraria e alimentare, nonché enti pubblici.

– Viene istituita la Giornata nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, celebrata il 22 maggio in coincidenza con la Giornata Mondiale,  nel corso della quale sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e seminari, in particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, dedicati ai valori universali della biodiversità agricola e alle modalità di tutela e di conservazione del patrimonio esistente.

– Possono essere promosse presso le scuole di ogni ordine e grado iniziative al fine di sensibilizzare i giovani sull’importanza della biodiversità agricola e sulle modalità di tutela e di conservazione del patrimonio esistente.

– All’interno del piano triennale di attività del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) sono previsti interventi per la ricerca sulla biodiversità di interesse agricolo e alimentare, e sulle tecniche necessarie per favorirla, tutelarla e svilupparla.

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