Cambiamenti climatici Scienze e ricerca Società

Life+: l’UE approva 21 eco-progetti in Italia per oltre 39 milioni di euro

LIFE UE approva 21 ecoprogetti

Dall’Europa arrivano nuovi fondi per la salvaguardia dell’ambiente. La Commissione ha approvato, infatti, nei giorni scorsi un pacchetto di investimenti pari a 264,8 milioni di euro a sostegno dell’ambiente, della natura e della crescita verde, che cofinanzia con contributi europei per 160,6 milioni. L’investimento copre 96 progetti che coinvolgono 21 Stati membri, finanziati nell’ambito del programma Life+.

Ma la notizia più importante e che ci fa più piacere è che circa il 50% del cofinanziamento europeo (84,5 milioni) se lo divideranno Italia e Spagna: più della metà dei progetti (49), infatti, riguardano queste due Nazioni premiate per la rilevanza della programmazione in campo eco-innovativo. Alla Spagna con 28 progetti finanziati andranno 45,2 milioni; all’Italia, che ha avuto il via libera su 21 nuovi eco-progetti, spetteranno 39,3 milioni.

In generale, i progetti vincitori che rientrano nel programma europeo Life+ (lo strumento finanziario dell’UE rivolto all’affermazione delle buone pratiche produttive e di gestione del territorio, con speciale riferimento alle azioni innovative, esiste dal 1992 e ha cofinanziato ad oggi più di 4.000 progetti in tutta l’Unione e nei paesi terzi, mobilitando 7,8 miliardi di euro e contribuendo con 3,4 miliardi di euro alla protezione dell’ambiente e del clima, ndr) riguardano azioni per l’ambiente e l’efficienza delle risorse e sostengono la transizione verso un’economia circolare e sostenibile, cioè orientata al riuso e al riciclo, mirano alla tutela della natura, della crescita verde e della biodiversità, ricercano la buona governance e la corretta informazione.

Il denaro investito in progetti per l’ambiente – ha dichiarato Karmenu Vella, commissario responsabile per l’Ambiente, gli Affari marittimi e la Pesca – è ben speso. Sono lieto di constatare che il nostro programma Life+ sosterrà molti progetti innovativi che, ne sono certo, apporteranno un contributo fondamentale. Oltre a tutelare il nostro capitale naturale, ci sono molte strade promettenti che aiuteranno a orientare l’Europa verso un futuro a basso contenuto di carbonio, efficiente nell’uso delle risorse e sostenibile. Seguiremo con attenzione questi progetti, per condividere e replicare il loro successo”.

La Commissione ha ricevuto ben 1.117 domande in risposta al bando pubblicato a giugno del 2014 e di queste solo 96 sono state selezionate per un cofinanziamento nell’ambito delle tre componenti principali del programma: “Ambiente e uso efficiente delle risorse”, “Natura e biodiversità”, “Governance e informazione in materia di ambiente”. I 51 progetti della prima componente mobiliteranno 103,3 milioni di euro, di cui 56,2 milioni forniti dall’UE (i progetti italiani sono 12 per un cofinanziamento UE di 21,3 milioni). Essi riguardano azioni in cinque aree tematiche: aria, ambiente e salute, efficienza delle risorse, rifiuti e acqua. I 39 progetti della seconda componente sono finalizzati a migliorare lo stato di conservazione delle specie e degli habitat minacciati e contribuiscono all’obiettivo dell’UE di arrestare la perdita di biodiversità. La dotazione di bilancio complessiva di questi è di 153,9 milioni di euro, a cui l’UE contribuirà con 100 milioni di euro (i progetti italiani sono 8 per un cofinanziamento di 16,6 milioni). I 6 progetti della componente “Governance e informazione” mirano ad accrescere la consapevolezza circa le questioni ambientali. La dotazione di bilancio complessiva di questi progetti è di 7,5 milioni di euro, a cui l’UE contribuirà con quasi 4,5 milioni di euro (l’Italia ha un progetto finanziato per 1,4 milioni).

Scendendo nel dettaglio, tra i progetti italiani approvati sono numerosi quelli promossi da aziende che intendono rendere sempre più sostenibile il proprio ciclo produttivo e quelli proposti da Università e Centri di ricerca, oltre ad Enti locali, Parchi naturali e Regioni. Tra questi, il progetto Lifetan dell’Enea per la sostituzione di prodotti tossici nella lavorazione del cuoio; il progetto Refibre per il riciclo delle fibre di pneumatici a fine vite da parte dell’azienda marchigiana Steca; il progetto dell’Università di SassariUnder Griffon Wings, per la conservazione del grifone in Sardegna; il progetto Eco Tiles dell’Università di Camerino per produrre mattonelle per esterni con il 70% di materiale riciclato (per il 50-60% in vetro); il progetto LIFE GPP della Regione Basilicata per promuovere gli “acquisti verdi”.

Articoli simili

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da questo sito web.