L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha organizzato a Ecomondo-Key Energy (26-29 ottobre 2021) un evento in cui ha presentato il “Bilancio di Sostenibilità 2021” che per l’occasione è stata usato come strumento di dialogo con portatori di interesse per sviluppare la Strategia di sostenibilità e quindi la rendicontazione per il 2022.
Per il secondo anno consecutivo ISPRA rendiconta le modalità con cui contribuisce alla sostenibilità, raccontando quali sono gli impatti diretti che l’Istituto crea in termini ambientali, economici e sociali ma soprattutto evidenziando come supporta altre istituzioni pubbliche che condizionano le attività delle imprese e la qualità della vita dei cittadini.
Durante l’evento “Il valore pubblico di ISPRA per la sostenibilità. Quale contributo per un’attuazione efficace del PNRR?”, svoltosi il 29 ottobre 2021 nel corso di Ecomondo-Key Energy (Fiera di Rimini, 26-29 ottobre 2021), l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha presentato il “Bilancio di Sostenibilità 2021” (dati riferiti al 2020), il documento che quest’anno è passato da un Rapporto di sostenibilità di tipo tematico ad una prima versione di Bilancio di sostenibilità che mette in luce non solo le modalità degli impegni di ISPRA per le grandi sfide ambientali coerenti con il Green Deal europeo e i principali processi con cui si perseguono tali obiettivi, sia su scala nazionale sia a livello internazionale, ma anche lo scopo istituzionale che richiede una visione equilibrata tra impatti economici, sociali e ambientali.
“Il 2020 è stato indubbiamente un anno critico ma anche un anno che ha creato le premesse per un nuovo ordine di priorità delle linee strategiche del nostro modello di sviluppo – affermano il Presidente e il Direttore generale di ISPRA, Stefano Laporta e Alessandro Bratti nella “Lettera agli stakeholder” introduttiva del Bilancio di Sostenibilità – La pandemia ha infatti drammaticamente messo a nudo le fragilità del sistema economico ed ha fatto emergere che, insieme alla sfida sanitaria e a quella digitale, si deve necessariamente, concretamente e velocemente cogliere la sfida ambientale: in pericolo la sostenibilità dell’intero pianeta. A guidare le nuove linee di azione, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che, forse mai come ora, insieme ad altri atti di programmazione, ha delineato uno specifico quadro strategico d’intervento. La nuova sfida adesso è rappresentata dall’attuazione dei piani, dei programmi e delle norme e regole di settore (compliance normativa) per la quale risulta essenziale la gestione dei rapporti sinergici tra tutti i soggetti attuatori (istituzioni, cittadini e imprese). Occuparsi di ambiente significa infatti anche occuparsi della sfida sociale oltre che di quella economica”.
Nella circostanza dell’evento di Ecomondo, il Bilancio è stata usato come strumento di dialogo con un panel di portatori di interesse per sviluppare la Strategia di sostenibilità e quindi la rendicontazione per il 2022.
Rendicontare la sostenibilità rappresenta la modalità più recente nel percorso messo in atto da ISPRA con l’obiettivo di rafforzare e rendere ancor più concreto e continuativo il dialogo con gli stakeholder, nella consapevolezza che un processo di confronto strutturato, trasparente e affidabile faciliti il conseguimento degli obiettivi di sostenibilità e, conseguentemente, il proprio contributo al sistema economico nazionale e all’attuazione del PNRR.
Le attività dell’istituto incidono su tutti i temi del Green Deal europeo: produzione alimentare sostenibile, neutralità del cambiamento climatico, sostenibilità della mobilità e dell’ambiente urbano, transizione verso un’economia circolare, sostenibilità dell’industria e delle infrastrutture, protezione degli ecosistemi e della biodiversità.
Nel 2020, nelle 8 sedi dell’ISPRA in Italia, i 1109 dipendenti, nonostante la pandemia, hanno continuato e in diversi casi anche incrementato o sviluppato, l’attività tecnico-scientifica a supporto di Istituzioni, imprese e cittadini. Sono state 15 le relazioni VAS; 11 le risposte a richieste di valutazioni ambientali VIA; 74 ispezioni AIA; 109 relazioni istruttorie AIA; 250 relazioni tecniche sui Siti di interesse nazionale da bonificare (SIN); 178 rilasci di certificazione ambientale Ecolabel, 817 per quelli per EMAS; 21.097 le analisi effettuate presso i laboratori dell’istituto; 1.126 conti il sistema di scambio di carbonio EU-ETS; 77 flussi informativi provenienti da banche dati e piattaforme del Sistema Informativo Nazionale Ambientale (SINA).
Qualche altro dato: il servizio fornito dall’Istituto legato al catasto rifiuti, nonostante la pandemia, ha visto un aumento delle richieste nel 2020: gli accessi sono stati più di 650.000 (+2,2% rispetto all’anno precedente) e 1,7 milioni sono state le pagine visitate del catasto. Altri risultati riguardano la presenza sui social, il sito web e gli eventi organizzati dall’ISPRA: oltre 70.000 i followers sugli account ufficiali Twitter e Facebook dell’Istituto con 2.500 post pubblicati, oltre 4.500.000 pagine visualizzate sul sito dell’Istituto e 40 i Convegni online.
In copertina: Il Direttore generale di ISPRA Alessandro Bratti mentre tira le conclusioni dell’evento, moderato da Monica D’Ambrosio (RICICLATV).