Il Consiglio europeo per l’energia geotermica (EGEC), sottolineando che la geotermia è la fonte di energia rinnovabile unica, fornendo elettricità di base, riscaldamento, raffreddamento, stoccaggio, nonché estrazione di litio e altri minerali, ha lanciato un manifesto in cui riassume in 9 azioni che la Commissione UE dovrebbe adottare nel prossimo quinquennio per rendere la geotermia il fondamento di una transizione energetica economica, locale, inclusiva e rapida.
La geotermia è la nostra energia. Si tratta di una fonte di energia rinnovabile unica che fornisce elettricità di base, riscaldamento, raffreddamento, stoccaggio, nonché estrazione di litio e altri minerali. Riposa in modo rassicurante sotto i nostri piedi, nelle case, negli uffici e nelle fabbriche ovunque. Con la giusta visibilità politica e quadri normativi, diventerà il fondamento di una transizione energetica economica, locale, inclusiva e rapida. L’energia geotermica è “Made in Europe”. Non dipende dalle forniture di carburante o dalle tecnologie di altri paesi. È disponibile tutto l’anno e libero dai vincoli del tempo o dell’ora del giorno. Fornisce stabilità e certezza in tempi di instabilità e incertezza. Protegge la nostra prosperità.
Sulla base di queste considerazioni, il Consiglio europeo per l’energia geotermica (EGEC), organizzazione senza scopo di lucro che conta oltre 200 membri di 30 Paesi, che vanno dagli sviluppatori ai produttori di apparecchiature, ai fornitori di energia, alle associazioni nazionali, ai consulenti, ai centri di ricerca, agli studi geologici, alle agenzie governative, ai dipartimenti e alle autorità pubbliche, consentendogli di rappresentare l’intero settore geotermico, ha lanciato il 22 maggio 2024“Geothermal NOW: Priorities for the EU’s 2024-2029 mandate, il manifesto per chiedere che la prossima Commissione UE avvii una Strategia e un Piano d’azione per la Geotermia.
EGEC sottolinea che la geotermia è in grado di fornire entro il 2040:
– il 75% del fabbisogno di riscaldamento e raffreddamento dell’UE negli edifici residenziali, pubblici e commerciali;
– Il 65% della domanda di riscaldamento e raffreddamento del settore agroalimentare;
– il 15% della produzione elettrica abbinata a servizi di stabilità e flessibilità;
– Il 25% del calore prodotto dai processi industriali da bassi a medi a temperature inferiori a 200 °C (la metà delle emissioni dei processi industriali dell’UE provengono da usi inferiori a 200 gradi);
– il 10% della domanda di litio e altre materie prime dell’UE.

Secondo EGEC i regolatori possono rimuovere gli ostacoli che ci impediscono di raggiungere questi risultati con 9 semplici azioni:
– una Strategia e un Piano d’azione europei per l’energia geotermica;
– un meccanismo di garanzia del rischio finanziario;
– dati geologici digitalizzati e processi di autorizzazione efficienti;
– un’alleanza industriale geotermica;
– pianificazione e modelli di business;
– impegno per l’agricoltura geotermica;
– mandato geotermico sul litio e sulle materie prime critiche;
– stoccaggio energetico sotterraneo;
– Patto industriale verde europeo.