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Imprese di giovani e donne: al via le domande di finanziamenti

Da oggi (19 maggio 2021) le micro e piccole imprese costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda, in cui la compagine societaria sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni ovvero da donne, potranno accedere alle agevolazioni di finanziamento agevolato, a tasso zero e di contributo a fondo perduto.

In attuazione del Decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185, la misura “Nuove imprese a tasso zero” ha l’obiettivo di sostenere, su tutto il territorio nazionale, la creazione e lo sviluppo di micro e piccole imprese a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile.

Il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze (MEF), ha emanato il DecretoRidefinizione della disciplina di attuazione della misura in favore della nuova imprenditorialità giovanile e femminile” (G.U.  n. 21 del 27 gennaio 2021), in un’ottica di maggiore efficacia dell’intervento attraverso finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto.

L’agevolazione può essere richiesta da micro e piccole imprese costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda, in cui la compagine societaria sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni ovvero da donne.

Possono accedere anche le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa purché esse facciano pervenire la documentazione necessaria a comprovarne l’avvenuta costituzione entro i termini indicati nella comunicazione di ammissione alle agevolazioni.

Sono ammissibili le iniziative, realizzabili su tutto il territorio nazionale, promosse nei seguenti settori:
produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli;
fornitura di servizi alle imprese e alle persone ivi compresi quelli afferenti all’innovazione sociale;
commercio di beni e servizi;
turismo ivi incluse le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.

– I programmi di investimento proposti dalle imprese costituite da non più di 36 mesi possono prevedere spese ammissibili non superiori a 1.500.000 euro; nell’ambito del predetto massimale può rientrare, altresì, un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante (da giustificare nel piano di impresa e utilizzabile ai fini del pagamento di materie prime, servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa e godimento di beni di terzi), nel limite del 20% delle spese di investimento.

– Per le imprese costituite da più di 36 mesi e da non più di 60 mesi, l’importo delle spese ammissibili non può essere superiore a 3.000.000 euro.

I programmi dovranno essere realizzati entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Le domande devono essere presentate a partire dal 19 maggio 2021 secondo le modalità definite dalla Circolare dell’8 aprile 2021, parzialmente rettificata dalla Circolare del 20 aprile 2021 che ha introdotto il nuovo Allegato 1 – “Criteri e parametri di valutazione e punteggi”.

La presentazione delle domande avviene esclusivamente online attraverso la Piattaforma informatica di Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SPA), soggetto gestore, a cui possono essere formulate eventuali richieste di chiarimento con una delle modalità indicate alla pagina, che pubblicherà, inoltre, le risposte alle domande ricorrenti (FAQ) in un’apposita sezione delle pagine del sito istituzionale dedicate alla misura.

Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa a sportello ovvero in base all’ordine cronologico di presentazione; le risorse sono quindi assegnate ai progetti valutati positivamente sulla base dell’ordine cronologico di presentazione e fino a esaurimento dei fondi disponibili

Le agevolazioni assumono la forma di finanziamento agevolato, a tasso zero, della durata massima di dieci anni, e di contributo a fondo perduto, per un importo complessivamente non superiore al 90% della spesa ammissibile.

– Per le imprese costituite da non più di 36 mesi, il contributo a fondo perduto è riconosciuto, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, in misura pari al 20% delle spese relative a macchinari, impianti ed attrezzature, programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, brevetti e licenze d’uso.

– Per le imprese costituite da non più di 60 mesi, il contributo a fondo perduto è riconosciuto, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, in misura pari al 15% delle spese relative a macchinari, impianti ed attrezzature, programmi informatici, brevetti, licenze e marchi.

In caso di esaurimento delle risorse finanziarie destinate al contributo a fondo perduto, le agevolazioni sono concesse nella sola forma di finanziamento agevolato.

Al fine di fornire un ulteriore sostegno alle imprese di più recente costituzione la misura prevede inoltre l’offerta di servizi di tutoraggio.

Le agevolazioni sono erogate per stati avanzamento lavori (SAL) in non più di 5 quote, comprensive dell’ultima a saldo. Al fine di favorire maggiormente la sostenibilità finanziaria dei programmi di investimento, l’erogazione delle singole quote può avvenire a fronte della presentazione di titoli di spesa anche non quietanzati, purché nei limiti del 20% delle agevolazioni concesse nel caso del I SAL e del 30% per i SAL successivi al primo. Resta fermo che per ogni quota diversa dalla prima l’impresa è tenuta alla dimostrazione dell’effettivo pagamento, mediante esibizione delle relative quietanze, dei titoli di spesa presentati ai fini dell’erogazione precedente.

In alternativa alle modalità di erogazione sopra indicate, le singole erogazioni possono essere corrisposte sulla base di fatture di acquisto non quietanzate purché vincolate ad un contratto di conto corrente sulla base di una Convenzione già stipulata tra il Ministero, il Soggetto gestore e l’Associazione Bancaria Italiana, in grado di garantire il pagamento ai fornitori dei beni agevolati in tempi celeri.

È, inoltre, prevista la possibilità per l’impresa di richiedere, previa presentazione di fideiussione bancaria, l’erogazione di una prima quota di agevolazione, non superiore al 40% dell’importo complessivo delle agevolazioni concesse, a titolo di anticipazione.

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