Circular economy Risorse e rifiuti Sostenibilità

UNIRAU: la nuova Associazione per la raccolta e il riciclo degli abiti usati

Evoluzione del Consorzio Nazionale Abiti Usati (CONAU), l’Associazione UNIRAU che si colloca all’interno dell’Unione delle Imprese dell’Economia Circolare, si propone di ampliare la base associativa delle aziende e cooperative che si occupano di raccolta e valorizzazione della frazione tessile dei rifiuti urbani.

All’interno di FISE-Unicircular (Unione Imprese dell’Economia Circolare) è nata una nuova sezione UNIRAU, l’Associazione delle aziende e delle cooperative che svolgono le attività di raccolta e valorizzazione della frazione tessile dei rifiuti urbani, quale evoluzione del CONAU, Consorzio nato nel 2008 che, durante la propria attività ultradecennale, ha ottenuto importanti risultati per il settore, come l’aggiornamento delle norme del DM 5 febbraio 98 per le parti relative al recupero dei rifiuti di abbigliamento, diverse circolari interpretative da parte degli Enti competenti e la norma relativa alle donazioni inserita nella Legge contro lo spreco alimentare (cosiddetta “Legge Gadda”), fondamentale per chiarire la differenza tra raccolta differenziata e dono.

Negli scorsi giorni, infatti, l’Assemblea di CONAU ha deciso di compiere un ulteriore passo avanti sul fronte della rappresentanza, trasformando il consorzio in Associazione, in considerazione della forte accelerazione verso la conversione del settore tessile in senso “circolare”, impressa dalle nuove Direttive sui rifiuti, recepite dal legislatore italiano nel Pacchetto di Decreti Legislativi, anticipando peraltro l’obbligo della raccolta differenziata dei rifiuti tessili urbani al 1° gennaio 2022, e dal nuovo Piano d’azione UE sull’economia circolare, in cui la Commissione UE si è impegnata a presentare entro il 2021 una Strategia dell’UE che promuova prodotti tessili sostenibili, rafforzando la competitività e l’innovazione di tutta la filiera del settore tessile.

L’obiettivo è di riorganizzare ed ampliare la base associativa, coinvolgendo gli operatori della raccolta, del commercio, dell’intermediazione e della selezione, anelli indispensabili alla valorizzazione delle raccolte, puntando anzitutto alla preparazione per il riuso dei capi e degli accessori di abbigliamento tal quali e, in via secondaria, al riciclo di materia delle frazioni che non possono essere destinate direttamente al riutilizzo – ha dichiarato il Presidente UNIRAU, Andrea Fluttero – La trasformazione in Associazione nasce inoltre dall’esigenza, in considerazione della probabile nascita di un regime di responsabilità estesa del produttore [EPR] e della conseguente costituzione di ‘Consorzi di produttori’, di evitare la possibile confusione dei rispettivi ruoli in ragione della definizione di ‘Consorzio’ che caratterizzava il CONAU”.

La nuova Associazione si è dotata di uno Statuto, del relativo Regolamento e di un Codice etico, in linea con gli standard organizzativi e i principi di correttezza e trasparenza di FISE-Unicircular.

È quanto mai importante che, in questa fase di costruzione del quadro normativo di riferimento per la gestione ‘circolare’ del settore tessile, i protagonisti e i pionieri delle attività di raccolta e valorizzazione della frazione tessile dei rifiuti urbani siano rappresentati in modo autorevole per dare il proprio contributo di esperienza e conoscenza del settore, nonché per tutelare attività ed occupazione costruite con impegno e fatica negli ultimi decenni – ha concluso il Presidente Fluttero – Molta parte della raccolta è oggi svolta dal mondo delle cooperative sociali, che garantiscono centinaia di posti di lavoro alle categorie protette, svolgendo in questo modo anche un importante ruolo a vantaggio della collettività”.

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