Agenda Manifestazioni e celebrazioni

Earth Hour 2020: “Un’ora per la Terra, un’ora per l’Italia”

Earth Hour 2020 l’annuale appuntamento globale dell’ultimo sabato di marzo per un’ora (20.30-21.30) di spegnimento delle luci, giunge per l’Italia, come per molti altri Paesi, in un momento caratterizzato dall’emergenza sanitaria di contrasto alla pandemia da Covid-19 che impone ai cittadini di rimanere in casa, per cui il WWF invita a trasformare l’evento in una grande mobilitazione digitale generale.

L’ “Ora della Terra” (Earth Hour) è un’iniziativa promossa da WWF International che si tiene ogni anno l’ultimo sabato di marzo, con un triplice obiettivo:
– unire le persone attraverso un evento simbolico della durata di un’ora;
– stimolare la gente ad assumere comportamenti che vanno oltre l’ora;
– creare una comunità globale interconnessa condividendo l’obiettivo di un futuro sostenibile per il Pianeta.

L’Ora della Terra quest’anno sarà diversa dal solito – ha dichiarato Donatella Bianchi, Presidente di WWF ItaliaPurtroppo, non potranno esserci piazze gioiose ed eventi popolari ma ci sarà comunque una voce forte che chiede di invertire la rotta puntando con decisione la nostra prua verso un futuro sostenibile. La parola chiave di Earth Hour quest’anno è ‘insieme’. Insieme possiamo vincere la sfida che il nostro Paese, con tutto il Pianeta sta affrontando contro una emergenza sanitaria senza precedenti. Insieme possiamo lottare contro i cambiamenti climatici in atto che mette in pericolo la salute della Terra così come la nostra salute di esseri umani. Insieme possiamo chiedere alle istituzioni, all’economia e agli individui un’assunzione di responsabilità verso il futuro, attuando concretamente l’Accordo di Parigi sul clima e impegnandosi, insieme, per un New Deal for People and Nature che scriva nuove regole per il nostro rapporto con il Pianeta“.    

Per questa ragione, WWF Italia ha deciso di trasformare la consueta festa di piazza in una grande attivazione digitale che punta a coinvolgere quanti più cittadini possibile nella lotta al cambiamento climatico: “Un’ora per la Terra, un’ora per l’Italia” è il titolo della maratona di spegnimenti della luce al quale tutti i cittadini possono partecipare postando sui propri profili social il video della propria giornata per il clima con gli hastag #EarthHour #UnOraPerItalia.    

Pur in questa situazione di emergenza, ad Earth Hour 2020 è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica come riconoscimento per il valore della Manifestazione, ed ha avuto, inoltre, i patrocini del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani).

Mai come in questa così drammatica circostanza si evidenzia come la nostra impronta sul Pianeta sia giunta ad un punto tale di insostenibilità da mettere a rischio il benessere delle future generazioni.

Il recente Rapporto dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) sullo Stato del Clima nel 2019, documentando gli impatti dei climatici climatici sullo sviluppo socio-economico, sulla salute umana, sulle migrazioni e sugli sfollati, sulla sicurezza alimentare e sugli ecosistemi terrestri e marini, lancia il monito che non c’è più tempo da perdere.

L’anno scorso la Piattaforma Intergovernativa sulla Biodiversità e sui Servizi Ecosistemici (IPBES) ha pubblicato un Rapporto, frutto di uno studio gigantesco di circa 1.800 pagine, sul quale per 3 anni hanno lavorato 150 esperti di alto livello di 50 Paesi, i cui si rileva che la velocità con cui le specie di animali e piante stanno correndo verso l’estinzione è centinaia di volte maggiore del tasso registrato negli ultimi dieci milioni di anni. In altri termini, la metà della biodiversità conosciuta rischia di scomparire, con ripercussioni anche sulla sicurezza umana.

Anche se ancora non ci sono certezze sull’origine di Covid-19, secondo il RapportoPandemie, l’effetto boomerang della distruzione degli ecosistemi. Tutelare la salute umana conservando la biodiversità” di WWF Italia diffuso nei giorni scorsi è molto probabile che dietro la sua diffusione si nasconda il commercio legale e illegale di animali selvatici vivi o di loro parti. Il commercio di animali selvatici è infatti un comprovato veicolo di vecchie e nuove zoonosi, che ogni anno causano circa un miliardo di casi di malattia e milioni di morti, anche se ricevono meno attenzione dai media. Il 75% delle malattie umane fino ad oggi conosciute, infatti, deriva da animali, così come il 60% delle malattie emergenti viene trasmesso da animali selvatici.

Il 2020 viene indicato come “il super-anno dell’ambiente”, perché dopo la COP13 della Convenzione sulle specie migratrici (CMS) in India lo scorso febbraio, in giugno dovrebbe aver avrà luogo in Portogallo l’Ocean Summit, a settembre a New York il Vertice ONU sulla Natura, in ottobre in Cinala Conferenza della Parti (COP15) della Convenzione ONU sulla Diversità Biologica (CBD) e a novembre in Gran Bretagna la COP26 della Convenzione sui Cambiamenti climatici (UNFCCC). Probabilmente questi importanti appuntamenti potrebbero subire variazioni di programma per la pandemia da Covid-19, ma è importante che comunque si svolgano, utilizzando gli strumenti tecnologici di cui oggi si dispone.

Anche una semplice azione di spegnimento di un’ora (20.30-21.30) delle luci delle nostre abitazioni sabato 28 marzo 2020 e la postazione durante l’intera giornata sui propri profili social di messaggi, immagini e video del proprio coinvolgimento all’Earth Hour, può costituire un messaggio ai decisori politici che non sono possibili ulteriori rinvii per cambiare rotta.



Articoli simili

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da questo sito web.