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Droghe: in aumento in UE il consumo di cocaina

Il Report 2023 del più grande progetto europeo finora condotto nel campo della scienza emergente dell’analisi delle acque reflue per esplorare le abitudini al consumo di droga di coloro che vivono nelle città di 23 Paesi UE + Turchia, tra cui Milano e Bolzano, che ha coinvolto un campione di 55,6 milioni di persone, ha rilevato la presenza di 5 droghe stimolanti (cocaina, anfetamine, metanfetamine, mdma/ ecstasy e ketamina) e cannabis, in quasi tutte le città, pur con variazioni geografiche.

Prosegue la tendenza all’aumento dei rilevamenti di cocaina nelle acque reflue in circa 50 città europee.

Lo rivela lo Studio Waste water analysis and drugs. A European multi-city study”, pubblicato il 20marzo 2024 dall’European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (EMCDDA), l’Agenzia europea in materia di droghe illecite, con la collaborazione con di SCORE (Sewage Analysis Core Group Europe), che ha analizzato nel 2023 le acque reflue di 88 città europee (per l’Italia, Milano e Bolzano) di 24 Paesi (23 UE + Turchia) per analizzare i comportamenti nell’assunzione di droghe dei loro abitanti.

L’epidemiologia delle acque reflue (wastewater-based epidemiology -WBE) è una disciplina scientifica in rapido sviluppo per le sue notevoli potenzialità. I reflui urbani, infatti, raccolgono i residui metabolici umani (ovvero i prodotti di scarto delle varie trasformazioni metaboliche che avvengono all’interno del corpo umano) dell’intera popolazione collegata a un depuratore cittadino. Nel corso degli anni questa metodologia ha permesso di valutare il consumo di droghe nella popolazione a partire dall’analisi chimica di sostanze organiche di scarto presenti nelle urine. Ma la metodologia può essere in grado rilevare in tempo reale l’andamento della circolazione di virus che vengono escreti dai soggetti infetti, come avvenuto in occasione della circolazione del SARS-CoV-2.

Il monitoraggio delle acque reflue è un prezioso indicatore all’avanguardia, che offre un allarme tempestivo sulle minacce sanitarie emergenti e sulle tendenze mutevoli – ha dichiarato Alexis Goosdeel, Direttore dell’EMCDDA Rafforzando l’idea che le droghe sono ovunque, lo studio ha rilevato tutte e sei le sostanze analizzate in quasi tutte le 88 località. Ha inoltre riscontrato crescenti somiglianze nelle abitudini di droga tra le città grandi e quelle piccole. La sorveglianza delle acque reflue ci fornisce ora una visione sempre più approfondita delle dinamiche del consumo e della fornitura di droga e rappresenta un potente strumento per aumentare la preparazione di fronte alle sfide in evoluzione. Mentre a luglio diventeremo una nuova Agenzia con un mandato più forte, non vediamo l’ora di sviluppare ulteriormente le nostre analisi sulle acque reflue nell’UE e, con i nostri partner, di migliorare la copertura negli Stati membri”.

A livello europeo gli studi sul consumo delle droghe sono coordinati dalla rete SCORE, nato nel 2010 per ottimizzare la metodologia, sviluppare un protocollo di “best practice” ed istituire una rete di monitoraggio sulle tendenze geografiche e temporali nel consumo di droghe illecite, che nel corso degli anni si è ampliato notevolmente, tant’è che nel 2023 sono state analizzate le acque reflue di 112 città in tutto il mondo

Lo studio ha analizzato campioni giornalieri di acque reflue prelevati in entrata agli impianti di trattamento dei reflui cittadini, tra marzo e maggio 2023. Nei campioni, derivanti da circa 55.6 milioni di persone, è stata effettuata la ricerca per individuare tracce di cannabis e di altre sostanze stimolanti illecite: cocaina, amfetamina, metamfetamina, MDMA/ecstasy e ketamina.

I risultati mostrano un consumo di cocaina in continuo aumento, tendenza osservata già dal 2016, nonostante alcune fluttuazioni durante i lockdown.  Gli ultimi risultati mostrano invece un nuovo trend in aumento di MDMA, dopo qualche anno di trend variabili. Per quanto riguarda anfetamina, e cannabis emerge, invece, un quadro più vario: i trend di consumo variano considerevolmente a seconda dei luoghi presi in esame. Infine, si riscontra un trend in diminuzione di metamfetamina in più della metà delle città analizzate. È interessante notare che, nonostante la variabilità dei consumi nelle differenti aree geografiche, tutte le sostanze investigate sono state rilevate in quasi tutte le città coinvolte nello studio. 

Secondo la rete SCORE, sono interessanti le fluttuazioni nei modelli settimanali di consumo illecito di droghe: più di tre quarti delle città hanno mostrato un incremento dei consumi di cocaina, amfetamina, ketamina e MDMA nei fine settimana (venerdì-lunedì), in accordo con un atteso modello ricreativo di consumo. Al contrario, i consumi delle altre sostanze (cannabis, metamfetamina) risultano più costanti durante la settimana.

Lo studio europeo include la città di Milano che monitoriamo dal 2005 – ha spiegato Sara Castiglioni del Laboratorio di Indicatori epidemiologici ambientali dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”, con cui il Dipartimento per le politiche antidroga ha una Convenzione per la rilevazione nazionale di misurazione del consumo delle nuove sostanze psicoattive e di altre sostanze stupefacenti nella popolazione, attraverso il progetto ‘Acque reflue 2023’ – Negli ultimi anni abbiamo osservato un incremento nei consumi in particolare di cocaina e di cannabis. Nel 2023 è stato osservato anche un aumento del consumo di MDMA a seguito di livelli bassi nel 2020-2021, probabilmente dovuti alla chiusura di locali a scopo ricreativo durante la pandemia. Il consumo di ketamina, che monitoriamo in Italia da circa 10 anni, è anch’esso in aumento, mentre rimane constante il consumo di metamfetamina e quasi nullo quello di amfetamina”.

Distribuzione geografica relativa ai residui di cocaina rilevati nelle città europee, nel 2023 (media giornaliera)


Risultati chiave
Cocaina (+): i residui di cocaina nelle acque reflue restano più elevati nelle città dell’Europa occidentale e meridionale (in particolare in Belgio, Paesi Bassi e Spagna), ma sono state trovate tracce anche nella maggior parte delle città dell’Europa orientale, dove si continuano a osservare alcuni aumenti. Delle 72 città che disponevano di dati per il 2022 e il 2023, 49 hanno segnalato un aumento, mentre 13 città non hanno segnalato alcun cambiamento e 10 città una diminuzione. Rispetto alle località di studio al di fuori dell’UE, le città di Brasile, Svizzera e Stati Uniti mostrano livelli di utilizzo simili alle città europee con i carichi più elevati.

Metanfetamina (-): tradizionalmente concentrata in Repubblica Ceca e Slovacchia, questa droga è ora presente anche in Belgio, nella Germania orientale, Spagna, Cipro, Paesi Bassi e Turchia e in diversi paesi del Nord Europa (ad esempio Danimarca, Lituania, Finlandia e Norvegia). Delle 67 città con dati per il 2022 e il 2023, oltre la metà (39) ha segnalato una diminuzione dei residui, 15 un aumento e 13 una situazione stabile. Altrove, i carichi di metanfetamina sono stati da molto bassi a trascurabili, sebbene siano stati segnalati alcuni aumenti nelle città dell’Europa centrale (ad esempio in Austria e Slovenia). Le due città con i carichi più elevati si trovavano in Repubblica Ceca, seguita da città in Germania, Slovacchia e Turchia.

Anfetamine (+/-): il livello di residui di anfetamine varia notevolmente, con i carichi più elevati segnalati nelle città del nord e dell’est dell’Europa (Belgio, Germania, Paesi Bassi, Finlandia e Svezia). Livelli molto più bassi sono stati riscontrati nelle città del sud, anche se i dati più recenti mostrano lievi aumenti in Spagna e Cipro. Delle 65 città con dati sui residui di anfetamine per il 2022 e il 2023, 26 hanno segnalato un aumento, 26 una diminuzione e 13 una situazione stabile.

MDMA (ectasy +): delle 69 città con dati per il 2022 e il 2023, 42 hanno segnalato un aumento dei rilevamenti di MDMA (soprattutto nel nord Europa), 16 un calo (soprattutto nelle città dell’Europa meridionale e centrale) e 11 una situazione stabile. I carichi massivi più elevati di MDMA sono stati trovati nelle acque reflue delle città di Belgio, Germania, Spagna, Francia e Paesi Bassi.

Ketamina (+): i dati del 2023 hanno rivelato livelli relativamente bassi di residui di ketamina nelle acque reflue urbane segnalati da 49 città, ma con segnali di aumento in più della metà delle città con dati disponibili. Delle 22 città che dispongono di dati sui residui di ketamina per il 2022 e il 2023, 12 hanno segnalato un aumento, 8 una situazione stabile e 2 una diminuzione. I carichi di massa più elevati di ketamina sono stati trovati nelle acque reflue nelle città di Belgio, Spagna, Francia e Paesi Bassi. La ketamina è stata inclusa in questo studio per la prima volta nel 2022, in seguito ai segnali di una maggiore disponibilità e utilizzo della ketamina in Europa

Cannabis (+/-): i carichi più elevati del metabolita della cannabis THC-COOH sono stati riscontrati nelle città dell’Europa occidentale e meridionale, in particolare in Repubblica Ceca, Spagna, Paesi Bassi e Slovenia. Nel 2023 si sono osservate tendenze divergenti, con 20 città su 51 che hanno segnalato un aumento rispetto al 2022 e 15 a dicembre.

Variazioni tra le città: per cocaina, metanfetamina e MDMA, a differenza degli anni precedenti, non sono state osservate differenze marcate confrontando i risultati delle città grandi e piccole. Ciò suggerisce che, in alcuni casi, i modelli “urbani” di consumo di droga potrebbero diffondersi anche nelle città più piccole. Per le restanti tre sostanze analizzate, le disparità persistevano, in linea con i risultati degli anni precedenti.

Una mappa interattiva presentata insieme ai risultati permette di esplorare i modelli geografici e temporali del consumo di droghe, offrendo un’analisi dettagliata per città e per tipo di droga. Questa funzionalità, progettata per dispositivi mobili e desktop, mira ad aumentare l’accessibilità e la fruibilità dei dati.

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