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Diossine negli alimenti: per l’EFSA il livello è troppo alto

Diossine negli alimenti: per l'EFSA il livello è troppo alto

Confermando le conclusioni di precedenti valutazioni, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ha abbassato il livello di dose tollerabile di diossine e PCB diossina-simili in alimenti e mangimi, sostanze chimiche persistenti nell’ambiente, la cui presenza, pur essendo diminuita negli ultimi 30 anni, costituisce un rischio per la salute.

Con una nota del 20 novembre 2018, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha comunicato di aver aggiornato il livello di assunzione tollerabile di diossine e PCB (policlorobifenili) diossina-simili.

Le diossine e i PCB diossina-simili, poiché hanno proprietà tossicologiche comuni alle diossine, sono inquinanti presenti nell’ambientecome conseguenza, rispettivamente, di processi combustivi e di emissioni industriali. I PCB trovavano numerose applicazioni industriali prima di essere banditi dall’UE alla fine degli anni ’80, tuttavia persistono per diversi anni nella catena alimentare perché la loro rottura avviene molto lentamente, per cui la popolazione è tuttora esposta. In Italia l’unico stabilimento di produzione era la Caffaro di Brescia la cui attività, cessata nel 1984 ha provocato un caso di contaminazione ambientale a livello internazionale, tanto che l’area è divenuta sito di interesse nazionale (SIN) e continua a far parlare di sé. Il sito è tuttora oggetto di Studi del Progetto SENTIERI (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento) per l’incidenza dei tumori maligni sulla popolazione esposta, come pure di attenzione nella scorsa legislatura della Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati (la cosiddetta Commissione Ecomafie) che sul caso ha presentato l’anno scorso una Relazione.

Diossine e PCB diossina-simili permangono nell’ambiente per anni e si accumulano a bassi livelli nella catena alimentare, di solito nei tessuti grassi degli animali e ad essi sono associati pericoli e preoccupazioni per la salute pubblica. Nonostante negli ultimi 30 anni la loro presenza in alimenti e mangimi sia diminuita grazie alle azioni intraprese dalle autorità pubbliche e dall’industria, la loro assunzione tramite il cibo rimane eccessiva.

La nuova valutazione dei rischi per la salute umana e animale, condotta dal gruppo di esperti scientifici sui contaminanti della catena alimentare (CONTAM), era stata richiesta dalla Commissione UE dopo la revisione effettuata dall’EFSA nel 2015 delle differenze tra i livelli di assunzione tollerabili stabiliti da vari organismi scientifici consultivi.

La valutazione ha considerato gli effetti osservati nell’uomo, utilizzando dati ottenuti da test su animali come evidenze di sostegno. L’EFSA ha discusso il proprio approccio scientifico, compreso il ricorso a studi sull’uomo (epidemiologici), con partner nazionali dei Paesi europei per contribuire a far comprendere meglio metodi e dati impiegati.

Il gruppo di esperti scientifici ha stabilito una nuova assunzione settimanale tollerabile [DST] per diossine e PCB diossina-simili negli alimenti di 2 picogrammi per chilogrammo di peso corporeo [7 volte inferiore alla precedente dose tollerabile UE, stabilita nel 2001 dal disciolto Comitato scientifico per l’alimentazione umana della Commissione europea] – ha dichiarato il Dott. Ron Hoogenboom, Membro del gruppo di esperti scientifici CONTAM e Presidente del gruppo di lavoro sulle diossine – Motivi principali dell’abbassamento sono stati la disponibilità di nuovi dati epidemiologici e sperimentali da animali circa la tossicità di queste sostanze e la disponibilità di tecniche di modellazione più precise per prevederne i livelli di accumulo nell’organismo umano nel corso del tempo”.

L’esposizione prolungata a diossine e PCB diossina-simili provoca una serie di effetti avversi sul sistema nervoso, immunitario ed endocrino, compromette la funzione riproduttiva. Studi condotti hanno constatato una percentuale inferiore di nascite di sesso maschile rispetto a quelle di sesso femminile, livelli più elevati di ormoni tireostimolanti nei neonati e difetti nello sviluppo dello smalto dentale.

I principali alimenti che contribuiscono all’esposizione alimentare media per la maggior parte delle fasce d’età nei Paesi europei sono il pesce (in particolare quello grasso), i formaggi e la carne di animali allevati.

La nuova DST è protettiva rispetto ad effetti sulla qualità dello sperma, un effetto nocivo sulla salute riscontrato nel sangue umano ai livelli minimi di questi contaminanti – ha osservato il Dott. Hoogenboom – Le esposizioni medie ed elevate erano rispettivamente fino a cinque e 15 volte la nuova DST in adolescenti, adulti e anziani. Nei bambini piccoli e in altri bambini fino a 10 anni di età si è visto un simile spettro di superamento della DST“.

Tali superamenti sono un problema per la salute, ma è possibile che la tossicità dei PCB diossina-simili più pericolosi sia stata sovrastimata – ha precisato il Dott. Hoogenboom – Per il calcolo della tossicità di sostanze come queste usiamo valori detti ‘fattori di equivalenza tossica’ (TEF in breve), concordati a livello internazionale. Alla luce dei nuovi dati scientifici, il gruppo di esperti scientifici sarebbe favorevole a una revisione dei TEF sia per le diossine sia per i PCB diossina-simili. Se venisse confermato che tali sostanze sono meno tossiche, i timori per la salute dei consumatori ne uscirebbero ridimensionati”.

Dopo questo nuovo parere scientifico dell’EFSA, spetterà alla Commissione UE e agli Stati membri dell’UE discutere ed eventualmente adottare nuove misure di gestione del rischio.

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