Circular economy Sostenibilità

CRM dai RAEE: le linee guida per le buone pratiche del loro recupero

A conclusione del Progetto europeo per sperimentare nuove tecniche per il recupero delle CRM (Materie prime critiche) a cui hanno partecipato come partner ENEA ed Ecodom sono state formulate delle raccomandazioni per i decisori politici e per l’intero sistema di gestione dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).

La Commissione UE ha promosso nel 2008 la Raw Materials Initiative per assicurare un approvvigionamento sicuro e sostenibile delle materie prime critiche (CRM) ovvero quelle materie prime che oltre ad essere essenziali per l’industria ed avere un’importanza crescente nell’economia, permeando la nostra vita quotidiana e i mezzi di sussistenza, sono caratterizzate da elevati rischi di interruzione dell’approvvigionamento da Paesi su cui l’UE fa affidamento per le importazioni. Uno dei 3 pilastri su cui si basa la Strategia Raw Materials è: efficienza delle risorse e fornitura di “materie prime secondarie” attraverso il riciclaggio.

Le CRM, inoltre, costituiscono un settore prioritario del Piano d’azione per l’economia circolare, che mira a favorirne l’uso efficiente e il riciclo e la condivisione delle migliori pratiche per il loro recupero.

Co-finanziato dal Programma europeo LIFE, il Progetto “Critical Raw Material (CRM) Closed Loop Recovery”, avviato nel settembre 2015 e coordinato dalla ong britannica WRAP, per la sperimentazione di nuove tecniche per il recupero delle materie critiche dai RAEE domestici, ha visto tra i partner l’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e Ecodom il più grande Consorzio Italiano per i Recupero e Riciclaggio di rifiuti e apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).

Il Progetto si è articolato in 4 fasi:
– la sperimentazione di nuovi sistemi di raccolta dei RAEE;
– la sperimentazione di innovativi sistemi di trattamento per il recupero delle CRM critiche;
– la valutazione dei risultati ottenuti;
– l’elaborazione di raccomandazioni per i decisori politici e per l’intero sistema di gestione dei RAEE.

Nei tre anni e mezzo del progetto, insieme agli altri partner della sperimentazione ENEA ed Ecodom hanno testato diverse modalità di recupero, tra cui il trattamento meccanico e i processi chimici per incrementare il recupero dai rifiuti tecnologici di alcune delle 27 CRM, in particolare antimonio, berillio, cobalto, fluorite, indio, gallio, grafite, tantalio, terre rare, oro, argento, metalli del gruppo del platino e rame.

Dentro i piccoli elettrodomestici si possono recuperare alcune delle principali materie prime di difficile reperimento in naturaha spiegato Dario della Sala, responsabile della Divisione tecnologie e processi dei materiali per la sostenibilità – Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali dell’ENEA – ma che hanno un ruolo fondamentale in moltissimi settori, dall’aeronautica all’elettronica di consumo, dall’industria automobilistica alle energie rinnovabili come eolico e fotovoltaico”,

In particolare, ENEA ha collaborato con il Consorzio Ecodom mettendo a punto una procedura per valutare l’effettiva obsolescenza dei monitor a fine vita, che è stata applicata in via sperimentale su 43 schermi piatti presso lo stabilimento STENA di Angiari (Verona): 36 sono stati avviati alla filiera di recupero di metalli e di altri materiali, mentre i restanti 7 – ancora funzionanti – sono stati recuperati e potrebbero essere pronti per un eventuale rientro in commercio.

Oltre ai monitor, grazie a questo progetto in Italia sono stati raccolte e trattate da parte di Ecodom, insieme a AMSA, COOP Lombardia, Stena Technoworld e S.E.Val, oltre 2 tonnellate tra cellulari e piccoli elettrodomestici fuori uso.

Secondo le stime in Europa ogni anno vengono generati 9,9 milioni di tonnellate di RAEE. Di queste però solo il 30% viene gestito correttamente – ha sottolineato Luca Campadello, Projects & Researches Manager di Ecodom Se tutti i RAEE prodotti in Europa fossero raccolti e riciclati adeguatamente si potrebbero recuperare 186 tonnellate di argento, 24 tonnellate di oro e 7,7 tonnellate di platino.. Ecodom ed ENEA faranno tesoro delle lezioni apprese dal progetto portandole in discussione all’interno della rete di esperti europei dell’iniziativa SCRREEN, che si propone di rafforzare la strategia europea per la gestione responsabile delle CRM”.

Dal Progetto sono così nate 5 linee guida per favorire e aumentare la raccolta e il recupero di queste materie prime critiche che prevedono:
ridisegnare e armonizzare le infrastrutture di raccolta;
aumentare la consapevolezza dei cittadini su raccolta e trattamento corretti dei RAEE;
introdurre incentivi per favorire le buone pratiche;
promuovere la ricerca e l’innovazione nel campo del recupero, incoraggiando una maggiore collaborazione internazionale;
introdurre standard nel trattamento dei RAEE.

Nei giorni scorsi il Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione UE ha pubblicato un nuovo Rapporto per migliorare le buone pratiche per recuperare CRM dai depositi di scorie minerarie e dalle discariche, che ovviamente sono ben più difficili da estrarre rispetto alle potenzialità connesse al riciclo dei RAEE.

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