I dati del 2018 diffusi dal CoReVe (Consorzio per il recupero e riciclo del vetro) confermano l’eccezionale crescita di oltre l’8% di raccolta differenziata e di più del 6% di riciclo dei rifiuti di imballaggio in vetro nel nostro Paese. Si conferma però la necessità di lavorare al miglioramento della qualità del materiale conferito.
Il Consorzio Recupero Vetro, (CoReVe) ha diffuso i dati ufficiali relativi al 2018 che confermano la crescente attenzione degli Italiani alle tematiche ambientali ed in particolare al riciclo del vetro – materiale riciclabile al 100%, all’infinito – e l’efficacia delle campagne di sensibilizzazione condotte negli ultimi anni.
– La raccolta differenziata ha registrato un incremento dell’8,4% rispetto al 2017, con un totale intercettato di circa 2.189.000 tonnellate.
– In aumento è risultata anche la resa pro capite nazionale, passando dai 33,3 kg per abitante del 2017 ai 36,2 kg/ab del 2018.
– Rispetto al 2017 il riciclo di imballaggi in vetro consumati in Italia è cresciuto del 6,6%, per un totale di 885.957 tonnellate.
– Nel 2018 l’immesso al consumo di imballaggi in vetro è cresciuto dell’1,7%, attestandosi a 472.208 tonnellate, mentre il tasso di riciclo è salito al 76,3% dal 72,8% del 2017.
“È stato un anno straordinario, per la raccolta e il riciclo del vetro, che conferma il trend più recente e la posizione dell’Italia tra i Paesi più performanti in Europa – ha dichiarato il neo-Presidente CoReVe, Gianni Scotti – L’eccezionale aumento dell’8,4% della raccolta differenziata nazionale degli imballaggi in vetro, che registra crescite rilevanti un po’ ovunque, è guidato dal Sud dove le Regioni più indietro stanno colmando, ad un ritmo sostenuto, la distanza dal resto del Paese. Sul versante del recupero siamo giunti ad una fase nella quale, per spingere ulteriormente l’attuale tasso di riciclo, dovranno essere rese disponibili per la rifusione in vetreria quantità crescenti di rottame separato per colore”.
In termini di crescita della quantità dei rifiuti d’imballaggio in vetro raccolti dopo il consumo, il Sud detiene il primato con un incremento a due cifre (+13,9%) ed è seguito dal Centro (+7,8%) e dal Nord che, sebbene la raccolta differenziata sia ormai consolidata quasi ovunque, segna comunque un +6,3%.
Nelle Regioni del Mezzogiorno, dove i margini di crescita restano più ampi rispetto al resto del Paese, si va dagli ottimi risultati registrati in Sicilia (+33,5%), Molise (+21,5%) e Puglia (+19,1%), ai miglioramenti più contenuti, ma comunque notevoli, di Basilicata (+6,2%) e Campania (+4,2%). Nel resto del Paese, Lazio (+10,3%) e Liguria (+17,0%) sono le Regioni che, per il Centro ed il Nord, fanno registrare lo sviluppo relativo più consistente.
Per quanto riguarda invece la resa pro-capite, il Nord si conferma in testa alla classifica del Paese, con 44,4 kg per abitante, seguito dal Centro con 32,4 kg/ab e dal Sud che, con un valore medio di 27,4 kg/ab, vede realtà ad alte rese di raccolta come la Sardegna (47,6 kg/ab) ed altre, più in ritardo, come la Sicilia (16,7 kg/ab) dove la raccolta, sebbene si confermi anche quest’anno in grande crescita rispetto al passato più recente, è ancora sensibilmente distante dalla media nazionale.
“Un punto dolente rimane però la qualità del materiale: lo sviluppo delle quantità raccolte è infatti accompagnato da una crescente presenza di materiale improprio conferito, erroneamente, nella raccolta differenziata del vetro – ha aggiunto Scotti – Il che comporta un aumento degli scarti nella fase di trattamento che precede il riciclo in vetreria. Oltre il 13% del totale raccolto, che potrebbe essere riciclato alimentando un perfetto esempio di economia circolare, è purtroppo perso e smaltito in discarica. Uno spreco dannoso ed oneroso. Una maggior attenzione, da parte del cittadino, nell’evitare di conferire frazioni estranee come la ceramica, il pyrex, il cristallo, o i sacchetti di plastica, che troviamo sempre più spesso associati alla diffusione della raccolta ‘porta a porta’, potrebbe evitare tutto ciò”.
Sul sito del CoReVe la scheda “I falsi amici del vetro” .
I risultati ottenuti nel 2018 hanno consentito enormi benefici, sia in termini economici che ambientali:
– i Comuni italiani hanno ricevuto un corrispettivo economico per la raccolta differenziata del vetro di circa 80 milioni di euro;
– si sono evitati costi di smaltimento in discarica per oltre 245 milioni di euro;
– sono state risparmiate materie prime grazie al riciclo per circa 3,4 milioni di tonnellate, per un volume pari a 1,5 volte quello del Colosseo;
– sulla base dei dati raccolti il CoReVe ha stimato un risparmio di energia, diretta e indiretta, equivalente a circa 350 milioni di m3 di gas metano, all’incirca pari ai consumi domestici di gas metano di una Città come Napoli;
– attraverso il riciclo si è ridotta l’emissione in atmosfera di oltre 2 milioni di tonnellate di CO2, pari a quanto è in grado di assorbire una foresta temperata di dimensioni superiori alla regione Puglia.