Circular economy

CONOE: nel 2022 raccolte 80mila tonnellate di oli esausti

A Ecomondo il Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti (CONOE) in una serie di iniziative ha presentato i dati dell’attività di raccolta e recupero degli oli esausti che evidenza come l’attività del Consorzio sa un modello di economia circolare, uno studio che mette a confronto E-fuel e biocarburanti  e il risparmio notevole che si otterrebbe se si riuscisse ad indirizzare l’olio esausto prodotto in Italia per la produzione di biodiesel, la piattaforma digitale che sta sviluppando per migliorare la tracciabilità e ottenere informazioni e dati aggiornati sull’immesso al mercato e sul ciclo degli oli esausti post consumo in Italia, e, non ultima, l’attenzione per l’educazione alla sostenibilità dei più giovani.

Nel 2022 sono state raccolte 80mila tonnellate di oli vegetali esausti, principalmente provenienti da attività professionali.

Sono i dati presentati dal Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti (CONOE) che anche quest’anno è presente Ecomondo,la Manifestazione della transizione ecologica, organizzata da Italian Exibition Group (IEG), in corso a Fiera di Rimini (7-10 novembre 2023).

In particolare, delle 80mila tonnellate raccolte, il 90% è stato destinato al recupero nella produzione di biodiesel. Questo risultato sottolinea l’importanza cruciale dell’attività del Consorzio nel ridurre gli impatti ambientali e promuovere l’economia circolare. Da notare che i rifiuti generati in Italia sono costituiti per il 38% dal settore professionale (industria, ristorazione e artigianato) e per il 62% da attività domestiche.

Tra le iniziative portate a Ecomondo anche uno studio prodotto dal CONOE in cui vengono messi a confronto gli E-Fuel e i biocarburanti. Secondo le stime, si potrebbero risparmiare circa 170 milioni di euro, qualora si riuscisse a indirizzare 280.000 tonnellate di olio esausto prodotto in Italia da imprese e famiglie per la produzione di biodiesel. Inoltre, lo smaltimento non corretto dell’olio vegetale esausto può avere un impatto disastroso in termini ambientali con forti ripercussioni economiche. Sempre sulla base dell’analisi condotta dal CONOE un chilogrammo di olio vegetale esausto è sufficiente per inquinare una superficie d’acqua di 1.000 metri quadrati, con un successivo costo di depurazione delle acque di 1,10 euro.

In tale contesto, il Consorzio ha stimato che il danno derivante dallo smaltimento inadeguato dell’olio supera i 5 milioni di euro all’anno, a un costo di 50 centesimi per chilogrammo di olio mal smaltito. Nell’epoca della digitalizzazione, il CONOE intende porsi all’avanguardia nello sviluppo di strumenti informatici innovativi che semplificheranno il modo in cui verrà gestita la filiera degli oli esausti e raccolti i dati su quantità di prodotto immesse al consumo e quantità di rifiuti gestiti.

Ecomondo 2023 è da considerare il momento clou delle attività per perseguire l’economia circolare e la lotta ai cambiamenti climatici e in quest’ambito il CONOE è diventato un modello privilegiato per portare a compimento questi obiettivi – ha dichiarato il Presidente del CONOE, Tommaso CampanileIl CONOE  finora ha organizzato prevalentemente la raccolta dell’olio che proviene dalle attività professionali ma da un paio d’anni ci siamo dedicati anche alla raccolta degli oli prodotti nelle nostre case e questo sta dando i primi risultati. Vale a dire che abbiamo organizziamo la raccolta del 100% degli oli provenienti dai ristoranti e in genere dalle attività commerciali e dalle industrie che producono cibi pronti nonché dai privati. Abbiamo stretto accordi territoriali con diverse città italiane per promuovere l’economia circolare e migliorare le pratiche di recupero degli oli esausti. Inoltre, collaboriamo con gli operatori portuali per proteggere il mare attraverso campagne di sensibilizzazione”,

Nell’ambito dei sistemi di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR), la raccolta dei dati è fondamentale per monitorare costantemente la catena di raccolta e recupero dei rifiuti, anticipando e affrontando situazioni critiche. In tale contesto “Il CONOE sta sviluppando una piattaforma digitale avanzata che supporterà le imprese coinvolte nel settore degli oli esausti, migliorando la tracciabilità e fornendo dati più accurati sull’immesso al mercato e sul ciclo degli oli post consumo in Italia – ha aggiunto il Direttore del Consorzio, Francesco Mancini Questo progetto rappresenta un importante passo avanti verso una gestione più efficiente e sostenibile degli oli esausti”.

Infine, nella consapevolezza che la sensibilizzazione ambientale inizia dalle aule scolastiche dove si formano i cittadini consapevoli e sostenibili, il CONOE all’interno del suo stand dedica ampio spazio agli incontri con i ragazzi che vengono coinvolti attivamente in un confronto costruttivo e innovativo con una serie di quiz sulla raccolta degli oli esausti forniti da RoBidone, il noto robot ecologico in grado di comunicare in maniera efficace e semplice i princìpi dell’economia circolare tramite una serie di giochi divertenti e interattivi.

Scopri tutte le news di categoria

Articoli simili

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da questo sito web.