Agroalimentare Cibo e alimentazione Risorse e rifiuti Sostenibilità

Collegato agricolo: semplificazione, razionalizzazione, innovazione

collegato agricolo

Sono molte le novità introdotte dal provvedimento dall’attenzione per la prima volta alla birra artigianale alla banca dati per il biologico, ma anche l’uscita dai rifiuti urbani di sfalci e potature, che emetterà in difficoltà i cittadini che non sapranno cosa fare di quelli prodotti dai loro giardini e sottrarrà al contempo materia prima per la filiera del compostaggio.

Dopo quasi tre anni di iter parlamentare, è stato approvato definitivamente dal Senato, con il nuovo titolo “Deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo, agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura“, il “Collegato agricolo” alla manovra di finanza pubblica.

Il collegato agricolo è un provvedimento fondamentale che arriva alla fine di un lungo e approfondito lavoro in Parlamento – ha dichiarato il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MiPAAF), Maurizio Martina – Come Governo raccogliamo la sfida di innovare e sviluppare un settore cardine per l’economia italiana. Le parole d’ordine sono semplificazione, tutela del reddito, ricambio generazionale e organizzazione. Su questi quattro assi possiamo costruire le basi per il futuro dell’agricoltura italiana. Il collegato ci dà più armi in questa battaglia. Bene anche l’attenzione alle filiere dal pomodoro al riso, dall’innovazione nel biologico alla definizione per la prima volta della birra artigianale. In questo ambito possiamo sviluppare un interessante lavoro che coinvolge tanti giovani produttori. Coglieremo tutti gli spazi a disposizione anche per rinnovare gli strumenti di gestione delle crisi, che sono uno dei punti più delicati per difendere il reddito dei nostri agricoltori. C’è tanto lavoro da fare, siamo pronti a dare il massimo impegno“.

Di seguito vengono indicati gli aspetti principali del provvedimento.

Semplificazioni e controlli
– Ridotti da 180 a 60 giorni i tempi per aprire un’azienda agricola. Vengono tagliati i termini del silenzio assenso entro i quali l’Amministrazione pubblica deve adottare il provvedimento finale dal ricevimento della richiesta presentata dal Centro di Assistenza Agricola (CAA).
– Meno burocrazia nella produzione dell’olio con l’eliminazione del fascicolo aziendale per i produttori la cui produzione è inferiore ai 350 kg.
– Introdotte sanzioni in caso di mancata iscrizione all’Anagrafe apistica. 

Ricambio generazionale
– Delega al Governo per disciplinare le forme di affiancamento tra agricoltori over 65 o pensionati e giovani tra i 18 e i 40 anni che non siano proprietari di terreni agricoli. Spazio alla formazione aziendale per favorire l’ingresso dei giovani alla guida delle imprese.

Innovazione
– Inclusione dell’innovazione tecnologica e informatica e dell’agricoltura di precisione, nonché il trasferimento di conoscenze dal campo della ricerca al settore primario, tra gli ambiti operativi del sistema di consulenza per i beneficiari dei contributi PAC

Politiche per le filiere

Birra artigianale
– Per la prima volta nell’ordinamento italiano viene introdotta la definizione di birra artigianale come “birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione”.
– La norma prevede anche l’obiettivo di favorire lo sviluppo della filiera del luppolo in Italia.

Pomodoro
– Per tutelare e promuovere la qualità delle produzioni vengono previste disposizioni specifiche sulla definizione dei prodotti derivati dalla trasformazione del pomodoro, sui relativi requisiti, sull’etichettatura e sul confezionamento, nonché sulle sanzioni.

Riso
– Sostegno del settore attraverso la tutela delle varietà tipiche italiane e sostegno al miglioramento genetico delle nuove; valorizzazione della produzione come espressione del valore culturale paesaggistico e ambientale di un territorio; tutela del consumatore; istituzione di un registro per la classificazione delle nuove varietà; disciplina dell’apparato sanzionatorio e individuazione dell’Autorità competente in materia
– Vengono promossi sistemi volontari di tracciabilità del riso attraverso strumenti innovativi che possano dare maggiori informazioni ai consumatori sull’origine del prodotto.

Biologico
– Taglio della burocrazia attraverso la semplificazione informatica con la creazione del Sistema Informativo per il Biologico (SIB).

Gestione del rischio in agricoltura

– Adozione di uno o più decreti legislativi per il riordino degli strumenti di gestione del rischio in agricoltura e per la regolazione dei mercati, favorendo lo sviluppo di strumenti assicurativi a copertura dei danni alle produzioni e alle strutture agricole e disciplinando i ‘Fondi di mutualità’ per la copertura dei danni da avversità atmosferiche, epizoozie e fitopatie, nonché per compensare gli agricoltori che subiscono danni causati da fauna protetta e per rivedere la normativa in materia di regolazione dei mercati.

Miglioramento della spesa dei Fondi europei

– Le PA forniranno gratuitamente ai soggetti che richiedono i contributi europei l’assistenza e le informazioni necessarie per strutturare meglio i progetti di investimento. Inoltre saranno elaborate specifiche procedure per gestire le nuove richieste, agevolando la fruizione degli aiuti. Per semplificare la vita alle imprese e ottimizzare i tempi dell’Amministrazione la via telematica diventa il mezzo esclusivo di acquisizione dei dati da parte delle PA.

Banca delle terre
– Istituzione, presso ISMEA, della Banca delle terre agricole con l’obiettivo di creare un inventario dei terreni agricoli disponibili a causa dell’abbandono dell’attività agricola e di prepensionamenti.

Riordino e riduzione degli Enti e Agenzie vigilati dal MiPAAF 
– Taglio e revisione della spesa e utilizzo dei risparmi ottenuti anche per la realizzazione di politiche a favore dello sviluppo e dell’internazionalizzazione del Made in Italy.
– Previsione di disposizioni finalizzate a garantire criteri di merito, indipendenza e assenza di conflitti di interesse per le nomine negli enti vigilati.
– Riorganizzazione di AGEA e del sistema dei controlli con conseguente razionalizzazione della società Agecontrol.
– Obbligo di pubblicazione annuale dei dati economici, finanziari e patrimoniali delle attività svolte da ciascun Ente, società e agenzia.

Consorzi
– Possibilità di costituire un Consorzio di tutela per ciascuna Dop e Igp nell’ambito della produzione di vini liquorosi.
– Più spazio alle donne con l’introduzione nello statuto dei Consorzi di tutela del criterio che assicuri l’equilibrio tra i generi nell’attribuzione degli incarichi.

Assunzioni
– Per quanto riguarda le assunzioni congiunte di lavoratori dipendenti nelle imprese agricole legate da un contratto di rete, è stata ridotta la percentuale richiesta di presenza di imprese agricole nella fattispecie contrattuale (dal 50% al 40%) affinché sia possibile effettuarle.

Biomasse
– Imputazione dei costi delle attività di controllo legate alla tracciabilità delle biomasse per la produzione di energia elettrica ai destinatari degli incentivi.

Pesca
– Rafforzate le sanzioni in materia di pesca e acquacoltura, con l’introduzione di importanti depenalizzazioni, anche alla luce delle più recenti normative europee.
– Stabilite le sanzioni per il contrasto al bracconaggio ittico nelle acque interne.

Ippica
– Istituzione di un organismo sottoposto alla vigilanza del MiPAAF, cui demandare competenze in materia di ippica, al fine di rilanciare il settore.
– Riordino delle competenze ministeriali in materia di ippica.

Inoltre, è stato introdotto un nuovo articolo (Art. 41) che ha per oggetto il materiale agricolo o forestale naturale non pericoloso destinato alle normali pratiche agricole e zootecniche o utilizzate in agricoltura, nella silvicoltura o per la produzione di energia da tale biomassa, anche al di fuori del luogo di produzione ovvero con cessione a terzi, mediante processi o metodi che non danneggiano l’ambiente né mettono in pericolo la salute umana. Tale articolo ha destato perplessità e suscitato malumori tra gestori dei rifiuti e comuni che ritengono l’uscita dai rifiuti urbani di sfalci e potature una norma che, non prevista dalla Direttiva 2008/98/CE, metterà in difficoltà i cittadini che non sapranno cosa fare di quelli prodotti dai loro giardini e sottrarrà al contempo materia prima per la filiera del compostaggio.

Articoli simili

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da questo sito web.