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Carta di Courmayeur per gli eventi sportivi sostenibili a ECOMONDO

Presso lo Spazio Agorà dei Consorzi di filiera CONAI, alcuni dei quali sono stati tra i primi sottoscrittori della Carta di Courmayeur, verrà presentata la Carta che ha l’obiettivo di ridurre gli impatti delle diverse manifestazioni sportive, specialmente quelle out-door, sviluppando al contempo strategie capaci di generare esternalità positive.

Tra i numerosi eventi che si svolgeranno all’interno di ECOMONDO 2019, dei quali si stanno definendo gli ultimi dettagli del ricco Programma, segnaliamo la presentazione della “Carta Internazionale per gli Eventi Sportivi Sostenibili” o “Carta di Courmayeur” che avrà luogo l’8 novembre – ore 10.30 nello Spazio Agorà (Pad. B1) presso gli Stand (21-61) dei Consorzi del Sistema CONAI, alcuni dei quali sono stati tra i primi sottoscrittori dell’iniziativa essendo impegnati da diverso tempo in eventi a carattere sportivo e culturale che prevedono un’ampia partecipazione di pubblico, per la promozione e la raccolta degli imballaggi, come il Giro d’Italia e i Moto GP di Misano e del Mugello.

La “Carta di Courmayeur”, redatta da AICA (Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale) nasce dall’esigenza collettiva dei firmatari di affermare l’importanza della salvaguardia dell’Ambiente e dalla necessità di adottare obiettivi atti a rendere ecologicamente sostenibili eventi temporanei che portano le persone a diretto contatto con elementi naturali come le manifestazioni sportive, specialmente quelle outdoor.

È solo attraverso una diversa e innovativa strategia operativa, attenta all’impiego delle risorse naturali, alla tutela della biodiversità e degli ecosistemi, che è possibile contrastare il progressivo degrado e impoverimento ambientale del contesto in cui operiamo e, nel complesso, del nostro Pianeta.

È in quest’ottica che, le organizzazioni firmatarie del Documento, si rendono parte attiva nella promozione di una cultura sportiva basata sui concetti di sostenibilità e circolarità nell’impiego delle risorse naturali, capaci di generare impatti positivi sui territori coinvolti e, nel caso degli organizzatori di eventi, tenere conto di questi principi in fase di programmazione, pianificazione e gestione degli eventi sportivi stessi.

La volontà di definire una serie di principi e strategie di sostenibilità per la pianificazione, l’organizzazione e la gestione di manifestazioni sportive è dettata dal senso di responsabilità ambientale e sociale delle realtà firmatarie che, operando in questo campo, riconoscono come la natura di questo tipo di manifestazioni possa generare impatti anche significativi sull’ambiente, in particolar modo quando il contesto di inserimento è rappresentato da aree particolarmente vulnerabili e sensibili alla presenza antropica.

Parimente, i firmatari, riconoscono come vincolare l’organizzazione di un evento sportivo ai principi della sostenibilità possa generare impatti positivi, materiali ed immateriali, sul territorio, sui partecipanti (atleti, accompagnatori, staff, tifosi, volontari) e sulle comunità locali.

La Carta costituisce quindi l’impegno che i promotori e i sottoscrittori prendono, nei rispettivi ruoli, per la promozione e realizzazione degli eventi con lo scopo di sviluppare le differenti fasi di attuazione delle manifestazioni attraverso l’approccio tipico dell’analisi del ciclo di vita, prendendo in considerazione i fattori in ingresso e in uscita dal processo realizzativo, definendo obiettivi di sostenibilità volti a ridurre gli impatti e promuovere i benefici. Tale approccio permetterà di identificare misure preventive e correttive atte a evitare e mitigare l’impatto ambientale delle attività ed incrementare gli effetti positivi delle pratiche attuate.

L’attuazione dei principi enunciati tramite la “Carta di Courmayeur” prende in considerazione le caratteristiche di transitorietà e intensità che si riscontrano in questa tipologia di eventi che spesso prevedono, in un arco temporale definito, una grande affluenza di persone che possono generare esternalità, sia negative che positive, sulle comunità locali e sugli ecosistemi. Per governare queste caratteristiche e comprendere le esternalità generate, incrementando il più possibile gli effetti di quelle positive, i firmatari ritengono elementi cardine la collaborazione e la comunicazione, ponendoli alla base di una strategia conforme alla Carta.

Sottoscrivendo la “Carta di Courmayeur”, i firmatari si impegnano a iniziare un percorso di promozione della stessa o di analisi degli eventi sportivi organizzati, con il fine di ridurne gli impatti nelle diverse edizioni sviluppando al contempo strategie capaci di generare esternalità positive; il tutto secondo il principio di “lasciare un luogo migliore di come lo si è trovato!

Tra i firmatari, il Ministero dell’Ambiente (MATTM) per il quale la “Carta di Courmayeur” si inserisce nel quadro delle iniziative avviate dal ministero per la sostenibilità nello sport e ha l’obiettivo di promuovere una cultura sportiva basata sui concetti di sostenibilità e circolarità nell’impiego delle risorse naturali, capaci di generare impatti positivi sui territori coinvolti. Va a completare, Inoltre, le attività previste nel Protocollo con il Coni, sottoscritto dal MATTM lo scorso aprile, che si applica a eventi di discipline olimpiche organizzati da enti non federativi appartenenti al Coni e a eventi di discipline non olimpiche, alle quali però partecipano anche atleti iscritti a federazioni aderenti al Coni.

La “Carta di Courmayeur” è sottoscrivibile da qualunque manifestazione sportiva si riconosca nei suoi princìpi ambientali.

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