Una mostra allestita da Coldiretti, in occasione di “Seeds&Chips 2018” evidenzia come la coltivazione della canapa costituisca l’ultima frontiera del business agroalimentare.
di Nicoletta Canapa
Dopo l’approvazione della Legge recante “Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa” che permette la semina senza autorizzazione di varietà di canapa certificate con contenuto massimo dello 0,2% di THC (la principale sostanza psicoattiva presente nella cannabis. al massimo dello 0,2%, fatto salvo l’obbligo di conservare per almeno dodici mesi i cartellini delle sementi utilizzate, in pochi anni si è un vero e proprio boom di coltivazione.
Secondo Coldiretti, infatti, la coltivazione della preziosa pianta sarebbe infatti passata dal 2013 al 2018 da 400 a 4.000 ettari, evidenziando come il settore agricolo abbia colto il business insito nella diffusione di questa pianta, come è stato evidenziato in un altro recente articolo di Regioni & Ambiente dedicato agli usi millenari di questa pianta e alle sue innovative esperienze.
Si parla di canapa sia per usi alimentari, che per utilizzo di materiali. Accanto alla diffusa tisana, oggi è possibile acquistare ricotta, biscotti e pasta di canapa. E non manca la birra, senza dimenticare la farina e l’olio. Oggi si fabbricano anche blocchi di canapa e calce per il settore delle costruzioni che offrono molteplici vantaggi: isolamento termico, assorbimento acustico, resistenza meccanica, negativa impronta di carbonio, proprietà ignifughe, e … riciclabilità e biodegradabilità.
Inoltre, per la cura della persona sono disponibili oli anti-infiammatori alla canapa e cosmetici per lui e per lei.
Le proprietà benefiche della cannabis sono riconosciute anche dall’OMS, dal Ministero della Salute e da numerose ricerche scientifiche effettuate.
In occasione della IV edizione di “Seeds&Chips. The Global Food Innovation Summit 2018” (Milano, 7-10 maggio 2018) è stata allestita una mostra sui mille usi di questa pianta, tra le più versatili che la natura ci offre e che l’agricoltura italiana farebbe bene a sfruttare come nuovo volano di un’economia dagli ampi orizzonti.
Secondo Coldiretti sarebbero centinaia, infatti, le aziende nate nel 2018 proprio dietro questo nuovo impulso, dalla Puglia al Piemonte, dal Veneto alla Basilicata, ma anche Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Sardegna.
La “new canapa economy”, non sarebbe altro che la diretta conseguenza dei benefici rinvenuti in questa pianta dalle mille proprietà.
“Il boom della coltivazione della canapa è un’ottima dimostrazione della capacità delle imprese agricole di scoprire e sperimentare nuove frontiere e soddisfare i crescenti bisogni dei nuovi consumatori – ha affermato il Presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo – Proprio da queste esperienze di green economy si aprono opportunità di lavoro nelle campagne che possono contribuire alla crescita sostenibile e alla ripresa economica ed occupazionale del Paese”.