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Burden sharing: rinnovabili in crescita nelle regioni italiane

L’annuale Rapporto di monitoraggio dei target nazionali e regionali delle Fonti rinnovabili (FER) del GSE indica che con il 18,2% dei consumi finali lordi di energia, l’Italia supera per il sesto anno consecutivo il target UE, mentre il settore dei trasporti continua a rimanere indietro rispetto al PAN. La Val D’Aosta e le Province autonome di Bolzano e Trento, assieme alla Basilicata, si confermano ai vertici regionali, mentre Liguria e Sicilia continuano a rimanere al di sotto dell’obiettivo al 2020.

In Italia la quota dei consumi finali lordi di energia coperta da fonti rinnovabili rilevata nel 2019 (18,2%) è superiore al dato dell’anno precedente e supera per il sesto anno consecutivo il target assegnato dall’UE.
Per quanto riguarda il settore Trasporti, in Italia nel 2019 la quota dei consumi coperta da FER si attesta al 9,0%, valore inferiore di 0,4 punti percentuali rispetto alla previsione del Piano d’Azione Nazionale per le energie rinnovabili, ma in significativo aumento rispetto al 7,7% osservato nel 2018.
Gli altri andamenti settoriali, invece, mostrano valori sempre superiori alle previsioni: nel 2019 la quota dei consumi complessivi coperti da FER risulta infatti superiore a quella prevista per il 2020 sia nel settore Elettrico (35,0% rispetto a una previsione al 2020 pari a 26,4%) sia nel settore Termico (19,7%, rispetto a una previsione al 2020 pari a 17,1%).

È la sintesi dell’annuale Rapporto di monitoraggio dei target nazionali e regionali delle Fonti rinnovabili (FER), che il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) ha pubblicato  il 2 agosto 2021.

La Direttiva 2009/28/UE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recepita con il D.lgs.n. 28 del 3 marzo 2011, assegna all’Italia due obiettivi nazionali vincolanti al 2020:
– il primo  (overall target) prevede una quota FER sui Consumi Finali di Energia (CFE) almeno pari al 17%;
–  il secondo, relativo al solo settore dei Trasporti, prevede una quota FER almeno pari al 10%.

Con riferimento all’overall target, il successivo Decreto 15 marzo 2012 del MiSE (il cosiddetto Decreto “Burden Sharing”) fissa il contributo che le diverse regioni e province autonome italiane sono tenute a fornire ai fini del raggiungimento dell’obiettivo complessivo nazionale, attribuendo a ciascuna di esse specifici obiettivi regionali di impiego di FER al 2020.

In questo quadro, il Decreto 11 maggio 2015 del MiSE attribuisce al GSE, con la collaborazione di ENEA, il compito, tra l’altro, di predisporre annualmente “[…] un rapporto statistico relativo al monitoraggio del grado di raggiungimento dell’obiettivo nazionale e degli obiettivi regionali in termini di quota dei consumi finali lordi di energia da fonti rinnovabili, a livello complessivo e con riferimento ai settori elettrico, termico e dei trasporti”.

I dati (aggiornati a fine 2019) descrivono nel dettaglio la diffusione delle FER in Europa, in Italia e nelle regioni e consentono di sviluppare analisi e raffronti in termini territoriali, settoriali e di fonte energetica.

Dal Rapporto emerge che la quota dei consumi finali lordi complessivi coperta da FER sia aumentata significativamente (18.3%), rispetto al 17,8% del 2018. La variazione positiva rispetto all’anno precedente è il risultato di due trend opposti:
– da un lato, il lieve aumento degli impieghi di FER, al numeratore del rapporto percentuale, legato principalmente alla performance rilevate nei settori Elettrico e Trasporti, che compensano la flessione rilevata nel settore Termico;
– dall’altro, la contrazione dei consumi energetici complessivi, al denominatore del rapporto percentuale, che ha riguardato principalmente i consumi di alcuni prodotti petroliferi, gas e derivati del carbone.

In linea con il dato nazionale, nella maggior parte delle Regioni e Province autonome la quota dei consumi energetici complessivi coperta da FER risulta nel 2019 superiore sia al dato dell’anno precedente sia al target assegnato per il 2020.

La regione che possiede la quota maggiore di rinnovabili è ancora la Valle D’Aosta con il 91% dei propri consumi energetici coperti da FER, ben 39 punti percentuali sopra il target assegnatole per il 2020 e che dal 2018 al 2019 è cresciuta di ben 8 punti percentuali, grazie soprattutto all’idroelettrico. Seguono la Provincia di Bolzano con 64% di consumi finali, la Basilicata (50%) e la Provincia di Trento (43%).

Solo Liguria e Sicilia risultano in ritardo sul percorso al 2020: la prima con una quota del 7,7%; la seconda con un 12,8%.

Prendendo in considerazione anche la domanda energetica è invece la Lombardia, la regione più popolosa mostra i consumi energetici più elevati, sia da fonti rinnovabili (13,2%, ossia 3.250 ktep) che complessivi (24.684 ktep). Segue il Veneto (2.055 ktep coperti da rinnovabili) e il Piemonte (1.860 ktep).

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