Le misure normative adottate per la semplificazione burocratica a beneficio delle imprese e organizzazioni registrate EMAS, grazie al Progetto BRAVE (Better Regulation Aimed at Valorising EMAS).
Le imprese che garantiscono di impegnarsi nella sostenibilità ambientale, ad esempio ottenendo la registrazione EMAS o altri tipi di certificazione ambientale, meritano una significativa riduzione della burocrazia e dei suoi costi.
Quando il Legislatore ha operato in tal senso, sono stati riscontrati importanti risultati nella diffusione dei sistemi di gestione ambientale, generando in questo modo un circolo virtuoso per le imprese e l’ambiente. BRAVE (Better Regulation Aimed at Valorising EMAS) è parte di questa strategia: l’obiettivo principale del progetto è il miglioramento della legislazione ambientale e la riduzione o semplificazione dei costi e degli oneri amministrativi per le organizzazioni registrate EMAS.
Il progetto BRAVE ha stimolato e supportato la completa integrazione di EMAS nella legislazione ambientale, al fine di facilitarne l’implementazione da parte delle imprese. La rilevanza degli obiettivi del progetto BRAVE è confermata dal fatto che nonostante la scarsa integrazione di questi sistemi nel quadro legislativo, numerose imprese si sono certificate. L’indagine condotta col progetto BRAVE tra circa 250 imprese europee registrate EMAS rilevava che solo per il 55% l’accesso a forme di semplificazione e incentivazione aveva rappresentato una delle principali motivazioni per attuare un sistema di gestione ambientale.
BRAVE ha sviluppato soluzioni efficaci per il miglioramento della normativa ambientale e per la semplificazione degli obblighi a carico delle organizzazioni che hanno ottenuto la registrazione EMAS ed altre forme di certificazione ambientale, che prevedono un forte impegno a valutare, gestire e migliorare nel tempo le prestazioni ambientali.
Al progetto, co-finanziato dalla Commissione Europea con il Programma “Life+” e dalle regioni Lombardia e Basilicata, di cui è capofila la Scuola Sant’Anna di Pisa, hanno collaborato: ARPA Lombardia, Confindustria Genova e Confindustria Liguria, Istituto IEFE, Ambiente Italia, la Camera di Commercio di Valencia e l’Istituto Tecnologico Andaluso (IAT).
I risultati concreti di BRAVE:
– sono state adottate 23 misure, di cui 8 in Toscana, 4 in Lombardia, 5 in Liguria (oltre a diversi bandi che promuovono la certificazione EMAS), 1 a Valencia e 1 nella legislazione italiana:
– è stata realizzata, inoltre, una linea guida che descrive gli strumenti e le modalità con cui il legislatore può promuovere EMAS attraverso misure in grado di ridurre il carico amministrativo ed economico delle imprese che dimostrano il proprio impegno nel miglioramento delle prestazioni ambientali.
Si riportano di seguito i principali risultati per aree tematiche e le misure adottate grazie al progetto (Tabella).
A. Con la fiducia si allentano i vincoli
Le semplificazioni dei processi autorizzativi in materia di ambiente rappresentano una delle più rilevanti opportunità di “alleggerimento” della burocrazia amministrativa per le imprese e per le amministrazioni competenti. Per il rinnovo, l’aggiornamento e/o la revisione delle autorizzazioni ambientali, gli operatori devono presentare alle autorità la documentazione necessaria e, dove previsto, si procede anche ad un controllo. Questo processo oneroso può essere oggetto di semplificazione a favore delle organizzazioni EMAS.
B. Premiare chi inquina meno
Premiare, mediante una riduzione del carico fiscale, le aziende che hanno già scelto di impegnarsi ad investire le proprie risorse nel miglioramento ambientale, considerando tale sforzo nel quadro di garanzie credibili previsto da una certificazione di parte terza indipendente (EMAS o ISO 14001). Esistono diverse tipologie di benefici fiscali utilizzabili a questo fine. Tali benefici costituiscono infatti una delle forme di incentivo alle imprese maggiormente gradita.
C. Da rischio a opportunità
La legislazione nazionale prevede misure per la riduzione delle garanzie finanziarie ad imprese registrate EMAS oppure in possesso della certificazione ISO 14001. Il rischio infatti viene considerato più circoscritto quando l’azienda opera attraverso un sistema di gestione ambientale, periodicamente verificato e monitorato.
D. Più EMAS, meno controlli
L’attività di ispezione e controllo rappresenta una garanzia affinché la produzione avvenga nel rispetto della normativa vigente, ma costituisce anche un costo per gli enti pubblici e per l’impresa. Il possesso di una registrazione EMAS può offrire rassicurazioni all’ente di controllo, consentendogli di affidarsi sulla capacità dell’organizzazione assoggettata ai requisiti normativi di monitorare continuativamente la propria conformità e di auto-controllarsi, nonché sulla presenza di un ulteriore livello di verifica di parte terza.
E. Evitare le duplicazioni
Le imprese devono spesso far fronte ad obblighi di legge che prevedono la periodica comunicazione, delle loro prestazioni ambientali, agli organi competenti al fine di verificare il rispetto e la conformità alla normativa in vigore. Le attività di comunicazione possono quindi rappresentare un altro ambito su cui operare al fine di ridurre il carico amministrativo sia per le imprese che per le amministrazioni, consentendo ad esempio alle stesse imprese di utilizzare la documentazione esistente e utilizzata nell’ambito dello schema volontario per fini istituzionali.
F. Premiare i migliori, stimolando gli altri
Attribuire alle aziende dotate di certificazione o registrazione ambientale alcuni “vantaggi” nelle relazioni con le PA quando queste erogano finanziamenti o divengono acquirenti di beni o servizi. L’impegno ad adottare un SGA certificato ha consentito a molte aziende di ottenere ad esempio punteggi aggiuntivi nelle procedure di valutazione per la concessione di crediti agevolati per investimenti produttivi.