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Bioenergy Day: l’Europa si alimenta per 43 giorni del 2018 con le bioenergie

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Bioenergy Day, la Campagna informativa dell’Associazione Europea per le Bioenergie, a cui partecipa anche l’Italia, grazie all’AIEL, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo delle bioenergie per la decarbonizzazione, comunica che dal 19 novembre al 31 dicembre 2018 l’Europa si affida per il suo fabbisogno energetico alle bioenergie.

Lanciata nel 2017 in 20 Paesi europei dall’Associazione Europea per le Bioenergie (Bioenergy Europe, già AEBIOM), la Campagna Bioenergy Day a cui partecipa anche l’Italia, grazie all’AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali), si prefigge l’obiettivo di inquadrare meglio il ruolo che le bioenergie derivanti da biomasse legnose e agroforestali possono avere nella decarbonizzazione del sistema energetico europeo e nel conseguimento degli obiettivi climatici dell’UE.

Con il termine “bioenergie” si intendono quelle fonti di energia rinnovabile che provengono da materiale che ha origine biologica: in primis legna e pellet, ma anche il biogas e tutte le biomasse agroforestaliLegna e pellet usati per produrre calore vengono chiamati anche “biomasse solide” o “biocombustibili solidi”. L’energia termica da loro prodotta rappresenta la porzione maggiore tra tutta quella prodotta dalle bioenergie. Solo grazie a legna e pellet, infatti, l’Europa gode di ben 30 giorni di energia fossil free.

Secondo Bioenergy Europe, nel 2018 l’Europa fa affidamento sull’energia di origine fossile e nucleare dal 1° gennaio al 20 ottobre, per un totale di 293 giorni. Le energie rinnovabili approvvigionano i restanti 72 giorni di calendario con energia pulita. La bioenergia contribuisce a 43 giorni di questi 72 giorni da rinnovabili, con un incremento di 2 giorni rispetto allo scorso anno di sostituzione di energia prodotta da combustibili fossili.

Per cui dal 19 novembre fino alla fine del 2018 l’Europa sarà alimentata da bioenergie. La data “simbolica” del periodo di alimentazione energetica rinnovabile a bioenergie è il giorno di avvio dell’European Bioenergy Day. L’Italia è tra i Paesi più virtuosi dal momento che la sua produzione di energia rinnovabile da bioenergie è in grado di soddisfare il fabbisogno nazionale per 43 giorni, in crescita di 2,4 giorni sul 2017, per cui l’Italian Bienergy Day si celebra il 18 novembre 2018.

Nonostante il nostro Paese resti ancora fortemente dipendente dalle importazioni dei combustibili fossili, come peraltro l’intera Europa, secondo l’AIEL, l’Associazione che rappresenta circa 500 imprese della filiera legno-energia,) il settore bioenergetico italiano ha grandi potenzialità, soprattutto sviluppando la produzione di biomassa legnosa. Oltre un terzo dell’energia rinnovabile nazionale è infatti rappresentata dall’energia termica ottenuta da legna, pellet e cippato. Senza questa quota, l’Italia non avrebbe raggiunto con 3 anni di anticipo l’obiettivo imposto dall’Ue del 17% al 2020, retrocedendo tra le nazioni meno virtuose con l’11,5%.

Come rappresentanti della prima fonte energetica rinnovabile impiegata nel settore del riscaldamento – afferma Marino Berton Direttore generale di AIEL – possiamo contribuire alla transizione energetica. Lo facciamo però con la consapevolezza e la responsabilità di dover ridurre il nostro impatto sulla qualità dell’aria. Vogliamo ridurre del 70% le emissioni legate al riscaldamento domestico a biomassa entro il 2030. L’intesa programmatica di settore, firmata AIEL e dal Ministero dell’Ambiente, aperta all’adesione delle Regioni, pone le basi affinché questo impegno sia realizzabile con un duplice obiettivo: contribuire al raggiungimento del target del 32% di energie rinnovabili sul totale dei consumi al 2013 e salvaguardare l’aria che respiriamo”.

Trascurata o liquidata come non moderna, nonostante abbia alcuni evidenti vantaggi nel portafoglio delle fonti rinnovabili, l’energia del legno, secondo il Rapporto “Wood Energy in the ECE Region” redatto congiuntamente dalla Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) e Sezione Foreste e Legno della FAO è moderna e in rapida crescita, e i pellet stanno cambiando il modo in cui il legno viene utilizzato per il riscaldamento e la produzione di energia nella regione europea, grazie alla loro efficiente combustione, alla praticità e al fatto che producono più energia rispetto alla tradizionale legna da ardere.

Tutti i dati relativi al comparto bioenergetico, su produttività e potenzialità di sviluppo, sono contenuti nel sito www.europeanbioenergyday.eu, arricchito da 43 storie dedicate alla bioenergia e da un quiz per testare le proprie conoscenze sulla transizione alle rinnovabili in Europa, oltre ad altri modi creativi per saperne di più su questi temi.

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