Per aumentare la diffusione e il rafforzamento del BIM, il modello digitale delle caratteristiche fisiche e funzionali di un edificio durante l’intero ciclo di vita, l’ENEA ha avviato un sondaggio tematico, specifico per ogni categoria della filiera edile.
BIM, acronimo che sta per Building Information Modeling, è il modello digitale delle caratteristiche fisiche e funzionali di un edificio durante l’intero ciclo di vita, dalla fase di progettazione fino alla costruzione, gestione, manutenzione, demolizione. riducendone i costi e l’impatto ambientale.
Utilizzando tale metodologia i professionisti e i tecnici del settore edile hanno la possibilità di collaborare attivamente al progetto, dialogando e condividendo ogni processo e, al contempo, riducendo tempi, costi e impatto ambientale complessivo.
Sono coinvolte anche le imprese edili artigiane, visto che il D.lgs n. 50/2016 (il cosiddetto Codice degli Appalti, attualmente in fase di revisione, prevede che le Pubbliche Amministrazioni richiedano il BIM in fase di progettazione a partire dal gennaio 2019 per poi arrivare ad una completa implementazione entro il 2025. Requisito che si estende a tutta la catena di fornitura, includendo operai, tecnici edili e impiantisti che operano in cantiere, e anche coloro che saranno chiamati a fare la manutenzione, a distanza di tempo, quando l’edificio sarà in funzione.
La possibilità di accedere, tramite palmare, a tutte le informazioni riguardanti un elemento qualsiasi di un edifico permette di ridurre i tempi degli interventi e quindi avere tempo per acquisire nuove commesse, ridurre il margine di errore o il carico lavorativo.
Ma fino a che punto gli operatori del settore conoscono il BIM?
Al fine di rispondere a questo interrogativo, ma anche per avviare una campagna di sensibilizzazione sull’uso del BIM, l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha promosso un sondaggio, nell’ambito del Progetto europeo Network for Using BIM to Increase the Energy Performance (Net-UBIEP), finanziato dal Programma Horizon 2020 e coordinato, appunto, dall’ENEA, al quale partecipano 13 partner di 7 Paesi europei (Italia, Slovacchia, Spagna, Lituania, Olanda, Estonia, Croazia), che mira ad aumentare la diffusione e il rafforzamento dell’uso del BIM, durante il ciclo di vita dell’edificio.
Rispondendo a questionari specifici per le 4 categorie di destinatari di cui sono state individuate le competenze per ogni fase, gli operatori del settore avranno modo di comprendere quale possa essere il loro ruolo e, se interessati, avranno l’opportunità di partecipare ai corsi pilota del progetto, che saranno avviati nelle prossime settimane e che prevedono l’approfondimento di specifici argomenti su rendimento energetico e utilizzo del BIM.
– Le Pubbliche Amministrazioni devono essere pronte alla digitalizzazione del processo edile che includa il miglioramento della performance energetica degli edifici, non solo perché comporta vantaggi economici, ma soprattutto il miglioramento della qualità della vita dei cittadini (Sondaggio settoriale).
– I Professionisti e Progettisti (Ingegneri e Architetti) devono essere pronti a migliorare le proprie competenze attraverso l’utilizzo del BIM integrato con l’introduzione dei criteri di performance energetica degli edifici per soddisfare i bisogni dei propri clienti con una migliore qualità del progetto e un costo inferiore. L’uso del BIM si sta diffondendo sempre più e i competitori potrebbero venire anche da altri Paesi dal momento che un progetto digitale può essere trasferito anche via internet. I professionisti che per primi saranno in grado di rispondere a questa sfida potranno dunque guadagnare importanti posizioni nel mercato edile (Sondaggio settoriale).
– I Tecnici (Produttori, Installatori e Manutentori di tecnologie per l’edilizia efficiente) devono saper gestire il modello digitale di un edificio sia a livello di strutture che nell’installazione e manutenzione d’impianti. Questo nell’ottica di un mercato che richiederà servizi di manutenzione sempre più efficienti e che con l’uso delle informazioni in formato digitale permetterà di offrire un servizio migliore a più basso costo (Sondaggio settoriale).
– Proprietari, Affittuari, Amministratori di immobili, Istituti finanziari e ESCo devono comprendere come l’uso del BIM sia utile ed economico per la gestione di un edificio. I costi di gestione e di manutenzione di un edificio diminuiranno drasticamente, ma soltanto se si è pronti a investire per la realizzazione di un modello tridimensionale dell’edificio completo con tutte le informazioni necessarie per ottimizzare la gestione, diminuendo anche i costi di manutenzione (Sondaggio settoriale).