Si è chiusa alla Fiera di Pordenone (15-16 febbraio 2018) la seconda edizione di AquaFarm, la Mostra-convegno dedicata all’acquacoltura, alla vertical farming e all’algocoltura, che ha visto un notevole aumento di presenze di aziende, di cui il 30% provenienti dall’estero, oltre che di pubblico di professionisti che hanno partecipato al ricco programma di Conferenze, Convegni e Workshop.
di Fabio Bastianelli
AquaFarm, la Mostra-convegno svoltasi alla Fiera di Pordenone (15-16 febbraio 2018) ha concluso l’edizione 2018 con una crescita impetuosa: più 55% nel numero dei visitatori rispetto all’edizione 2017, di cui circa il 20% provenienti da 32 Paesi esteri.
Un consuntivo largamente lusinghiero per la Manifestazione che ha potuto contare anche sull’aumento dell’80% dello spazio espositivo, del 50% dei marchi presenti direttamente o in rappresentanza (rispettivamente 110 e 4, il 30% dei quali provenienti dall’estero), e al raddoppio delle sale Conferenze.
Grande soddisfazione è stata espressa da tutti i protagonisti della Manifestazione che in solo due edizioni è diventata il punto di riferimento in Europa meridionale e sud-orientale e nel Mediterraneo per l’acquacoltura e l’industria della pesca, oltre che l’appuntamento obbligato per tutti i professionisti delle vertical farm e dello colture fuori suolo, nonché delle applicazioni industriali e ambientali delle alghe.
Moltissimi sono stati i temi affrontati nelle sessioni convegnistiche (21 sulle due giornate, con 130 relatori, di cui quasi il 30% stranieri). Dovendo individuare le tematiche di maggiore interesse, una prima selezione comprende sicuramente l’acquaponica, ossia l’integrazione in un unico sistema di allevamento di pesci e di coltivazione di vegetali, con le estensioni che si stanno diffondendo alla presenza di insetti, funghi ed alghe, formando vere e proprie unità di produzione biologica.
Nell’acquacoltura, l’attenzione, oltre che sui temi “tradizionali” del quadro normativo, dei mangimi, della sanità e delle tecnologie, si è concentrata sulle ricerche genetiche di nuova generazione, sull’importanza delle fasi di lavorazione, distribuzione e commercializzazione del prodotto e dell’informazione del consumatore.
Il tema delle certificazioni ha assunto un ruolo centrale in modo trasversale sia nell’acquacoltura che nel vertical farming e nelle colture fuori suolo, per le quali ultime sono e saranno disponibili standard che aumenteranno le garanzie per il consumatore in termini di sostenibilità a 360 gradi e di qualità.
Merita da sottolineare, infine, il focus dedicato dalle apposite conferenze alla tendenza in atto di realizzare vertical farm nelle aree urbane, valorizzando l’ampio patrimonio edilizio inutilizzato nelle città italiane ed europee, grandi e meno grandi.
Organizzatori e partner di AquaFarm sono già in pista per l’edizione 2019, di cui sono già state preannunciate le date: 14 e 15 febbraio 2019.
Chi si fosse perso qualcosa di questa edizione, potrà trovare le presentazioni e altra documentazione sul sito dedicato, all’indirizzo www.aquafarm.show