Uno Studio condotto dalla Scuola Sant’Anna di Pisa e dall’ISARA di Lione (Francia), e finanziato dal JRC della Commissione UE, fornisce una comprensione globale e inclusiva della performance socioeconomica dell’agroecologia, un paradigma emergente per un’agricoltura e sistemi alimentari sostenibili basati su sistemi colturali e agricoli diversificati e una forte riduzione di input esterni come fertilizzanti sintetici e pesticidi.
Le pratiche di agroecologia sono correlate a risultati socioeconomici positivi nella maggior parte di casi, tuttavia l’entità, gli aspetti temporali e i fattori di successo correlati a tali risultati, così come i compromessi tra essi, e gli effetti a livello di transizione sistemica devono essere ulteriormente valutati, poiché possono avere un’influenza importante sulle performance delle singole aziende agricole.
Sono le conclusioni dello Studio “The socio‑economic performance of agroecology. A review”, pubblicato il 19 marzo 2024 su Agronomy for Sustainable Develpment e condotto da ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dall’Institut Supérieur d’Agriculture Rhône-Alpes (ISARA) di Lione.
Lo Studio, finanziato dal Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione UE e dal suo Knowledge Center for global food and Nutrition Security, consolida per la prima volta le prove sui vari risultati socioeconomici dell’implementazione di pratiche agroecologiche, fornendo una comprensione globale e inclusiva della performance socioeconomica dell’agroecologia, un paradigma emergente per un’agricoltura e sistemi alimentari sostenibili basati su sistemi colturali e agricoli diversificati e una forte riduzione di input esterni come fertilizzanti sintetici e pesticidi.
I ricercatori hanno esaminato oltre 13.000 pubblicazioni, tra cui sono stati selezionati 80 articoli pubblicati tra il 2000 e il 2022 in quanto fornivano solide prove scientifiche sui risultati socioeconomici dell’agroecologia attraverso vari parametri come reddito, manodopera e costi di produzione, dimostrando la fattibilità dell’agroecologia da una prospettiva socio-economica.
“Nel 51% dei casi abbiamo individuato risultati favorevoli in termini di reddito, produttività ed efficienza – ha affermato Ioanna Mouratiadou , scienziata dell’ISARA e autrice principale dello studio – Tuttavia, permangono sfide relative ai requisiti e ai costi della manodopera, che richiedono politiche adeguate per sostenere gli sforzi agroecologici”,
La valutazione evidenzia inoltre che i risultati socioeconomici dipendono da fattori quali l’ambiente geografico, la scala temporale della transizione o le condizioni agricole. I risultati più sorprendenti sono stati ottenuti da studi condotti nel Sud del mondo e in sistemi che utilizzano l’agroforestazione, le colture consociate e l’assenza o la riduzione della lavorazione del terreno, come pratiche agroecologiche .
Questo studio, di grande interesse per i politici e i professionisti del settore agricolo, affronta la mancanza di prove scientifiche consolidate sull’argomento, fornendo nuove intuizioni per sostenere ulteriormente la transizione agroecologica, urgentemente necessaria per creare sistemi agricoli e alimentari veramente sostenibili dalla scala locale a quella globale.
“Questo studio dimostra che le proteste contadine in corso e diffuse in tutta Europa, pur esprimendo un reale malcontento, sono dirette verso l’obiettivo sbagliato – ha sottolineato Paolo Bàrberi, autore senior dello studio per la Scuola Sant’Anna – La transizione agroecologica, sostenuta dal Green Deal dell’Unione Europea, può effettivamente migliorare il reddito degli agricoltori. Gli agricoltori e i loro sindacati dovrebbero quindi abbracciare la transizione senza paura, sapendo che porterà benefici a loro, all’ambiente e alla società in generale”.
In copertina: Le parole più comuni usate nella definizione di Agroecologia (fonte: Agroecology info pool)