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Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile delle Montagne (2022)

Con voto unanime, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2022 Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile delle Montagne, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza dell’importanza di proteggere e conservare questi preziosi ecosistemi, indispensabili per il futuro dell’umanità.

Con Risoluzione dell’8 dicembre 2021, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, su proposta del Kirghizistan, ha proclamato il 2022 Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile delle Montagne, con l’obiettivodi aumentare la consapevolezza dell’importanza di uno sviluppo montano sostenibile, così come della conservazione e uso sostenibile degli ecosistemi montani.

Il voto unanime di approvazione della proposta, evidenzia la grande attenzione che l’ONU pone sulle sorti delle montagne del mondo, a distanza di vent’anni dal 2002 “Anno internazionale della montagna”, occasione che portò alla istituzione della Giornata Mondiale delle montagne, che viene celebrata ogni anno l’11 dicembre.

La Risoluzione non solo ha riconosciuto la necessità di preservare il sistema di supporto vitale globale, indispensabile per la sopravvivenza dell’ecosistema globale, ma ha fornito anche una solida base per ulteriori lavori sostanziali sullo sviluppo della montagna, avendo così un vero significato globale per il futuro dell’umanità.

L’Assemblea ha sottolineato, infatti, che nonostante i progressi compiuti nel promuovere lo sviluppo sostenibile delle regioni montane e la conservazione degli ecosistemi montani, compresa la loro biodiversità, la prevalenza della povertà, l’insicurezza alimentare, l’esclusione socialeil degrado ambientale e l‘esposizione al rischio di catastrofi sono ancora in aumento.

Un Rapporto congiunto della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, e la UNWTO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per il Turismo, pubblicato in occasione della Giornata Mondiale delle Montagne 2021 che aveva a tema “Turismo sostenibile nelle aree montane”, ha rilevato che le destinazioni montane attraggono circa il 15-20% del turismo globale e che tale scelta può contribuire a creare opzioni di sostentamento aggiuntive e alternative per la promozione della riduzione della povertà, l’inclusione sociale, nonché la conservazione del paesaggio e della biodiversità.

Lo sviluppo del turismo sostenibile in montagna richiede di ridurre i suoi impatti ambientali e sociali negativi e affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici. La pandemia di COVID-19 ha già comportato grandi cambiamenti nel settore del turismo di montagna e perdite sostanziali per comunità e imprese. Tuttavia, l’appetito dei consumatori per le destinazioni all’aperto e meno affollate è aumentato a seguito della pandemia e questi cambiamenti aprono nuove opportunità per le destinazioni di montagna per ricostruire una forma di turismo più verde e sostenibile e ripensare ai loro prodotti e servizi.

La risoluzione incoraggia gli Stati membri, le organizzazioni internazionali e regionali e tutte le parti interessate a sottolineare l’importanza e il valore degli ecosistemi montani e invita Mountain Partnership, l’alleanza volontaria internazionale dedicata al miglioramento della vita dei popoli di montagna e alla protezione degli ambienti montani in tutto il mondo, è stata indicata quale facilitatore delle attività celebrative dell’Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile delle Montagne, in collaborazione con tutte le altre organizzazioni competenti.

“Questa è un’ottima opportunità per promuovere nuove attenzioni e investimenti verso le popolazioni montane che vivono in ambienti gravemente colpiti dai cambiamenti climatici – ha affermato Rosalaura Romeo, Programme Officer di Mountain Partnership – Sarà anche l’occasione per intraprendere iniziative atte a promuovere cultura e tradizioni locali, in linea con la sostenibilità, guardando a sviluppi positivi per la vita nelle valli e sui rilievi”.

Il Global Mountain Biodiversity Assessment (GMBA) membro di lunga data della Mountain Partnership, ha rilasciato una versione significativamente aggiornata e ampliata del suo Inventario globale delle montagne. Si tratta di un inventario di 8619 catene montuose in tutto il mondo archiviate in uno shapefile che è possibile scaricare.

Lo sviluppo di questo nuovo set di dati è descritto in modo dettagliato nell’articolo A hierachical inventory of the world’s mountains for global comparative mountain science“, pubblicato il 1° aprile 2022 su Nature Scientific Data.

Questo nuovo inventario consente l’estrazione di dati quali la popolazione umana e gli insediamenti, nonché i modelli di cambiamento dell’uso del suolo, l’identificazione di aree con pressione demografica elevata rispetto a moderata o bassa domanda di beni e servizi legati alla montagna, per esempio – ha affermato Davnah Urbach, Direttrice esecutiva del GMBA e autore corrispondente dell’articolo – Consente inoltre l’aggregazione gerarchica spazialmente esplicita di dati per l’analisi e la segnalazione di modelli nei sistemi socio-ecologici di montagna a diverse scale. Rappresenta quindi uno strumento estremamente utile per la scienza comparata della montagna e lo sviluppo sostenibile della montagna”.

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