La Giornata mondiale per la protezione delle zone umide (WWD) celebra la ricorrenza della data del 2 febbraio 1977 allorché fu firmata la Convenzione internazionale relativa alle zone umide di importanza internazionale, meglio nota come la Convenzione di Ramsar, sottoscritta da 172 Paesi, dal nome della città iraniana sul Mar Caspio, dove si tenne la storica Conferenza Internazionale, convocata per rispondere all’esigenza di invertire il processo di trasformazione e distruzione delle zone umide (paludi e acquitrini, torbiere, bacini naturali o artificiali, permanenti o temporanei, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata, ivi comprese le distese di acqua marina la cui profondità, durante la bassa marea, non supera i 6 metri), ambienti primari per la vita degli uccelli acquatici che devono percorrere particolari rotte migratorie attraverso diversi Stati e Continenti per raggiungere ad ogni stagione i differenti siti di nidificazione, sosta e svernamento.
La WWD 2025 è di particolare importanza poiché quest’anno si svolgerà la 15ma Conferenza delle Parti (COP-15) della Convenzione nello Zimbabwe (Cascate Vittoria, 23- 31 luglio 2025) dove si incontrano ogni 3 anni i rappresentanti dei 171 Paesi firmatari della Convenzione per facilitare discussioni cruciali sulla conservazione e l’uso sostenibile delle zone umide e per concordare un programma di lavoro per i successivi tre anni.
“Proteggere le zone umide per il nostro futuro comune” è il tema scelto dalla Segreteria della Convenzione per la WWD 2025 con l’obiettivo di sottolineare l’urgenza di un’azione coraggiosa per proteggere questi habitat naturali per il benessere di tutte le persone e affinché le generazioni future possano continuare a beneficiare di tutto quello che le zone umide offrono.

“La vita prospera nelle zone umide e la vita umana dipende da esse – ha affermato Musonda Mumba, Segretaria generale della Convenzione di Ramsar nel suo messaggio – Le zone umide forniscono la dimora o il terreno fertile per molte specie in via di estinzione e minacciate e grande quantità di specie endemiche piante e animali possono sopravvivere solo in determinate zone umide. Al di là dell’acqua pulita e del cibo che forniscono, le zone umide aiutano a proteggere dai disastri naturali mitigando l’impatto di mareggiate, inondazioni e siccità. Le zone umide sane sono fondamentali per la mitigazione del clima, l’adattamento, la biodiversità e la salute umana. Tuttavia, lo sviluppo insostenibile, l’inquinamento e il cambiamento climatico continuano a rappresentare una minaccia per questi ecosistemi essenziali. La protezione delle zone umide per il nostro futuro comune richiede collaborazione, politiche, regolamenti e iniziative comunitarie che stimolino una conservazione efficace e un uso sostenibile. Per la Giornata Mondiale delle Zone Umide 2025, vi invito ad agire in tre modi: fare scelte consapevoli per fermare l’inquinamento delle zone umide; partecipare allo sforzo globale per conservare e gestire in modo sostenibile le zone umide; partecipare agli sforzi di ripristino delle zone umide a livello locale”.
Per raggiungere l’obiettivo generale per il 2030 di proteggere il 30% delle terre, degli oceani, delle zone costiere e delle acque interne, per invertire la perdita di biodiversità entro il 2030secondo il “Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework“adottato alla CBD-COP15, è fondamentale riconoscere il ruolo che le acque interne naturali svolgono come habitat critici e nel mantenimento dei processi che sono alla base della biodiversità.
In Italia le zone umide d’importanza internazionale riconosciute ed inserite nell’elenco della Convenzione di Ramsar sono ad oggi 57, distribuite in 15 Regioni, per un totale di 73.982 ettari. Inoltre sono stati emanati i Decreti Ministeriali per l’istituzione di ulteriori 9 aree e, al momento, è in corso la procedura per il riconoscimento internazionale: le zone Ramsar in Italia designate saranno dunque 66 e ricopriranno complessivamente un’area di ettari 77.856.
Numerose iniziative sono in programma anche in Italia. In particolare Legambiente organizza oltre 60 eventi, dal 1° al 9 febbraio 2025 (Qui il calendario e le località)., dove sono previsti escursioni guidate, birdwatching e momenti formativi con lezioni, proiezioni, approfondimenti, azioni di volontariato.