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Vele 2018: presentata la Guida Blu di Legambiente e TCI

Le 5 Vele 2018

Sardegna, Sicilia e Puglia sono nell’ordine le regioni che conquistano il podio per il maggior numero di comprensori marini più belli a cui sono stati assegnate le 5 Vele 2018, mentre al Trentino – Alto Adige va la palma per quelli lacustri.

Dopo le Bandiere Blu della FEE (Foundation for Environmental Education) dello scorso maggio, sono state assegnate il 15 giugno le Vele della Guida Blu, il riconoscimento che ogni anno Legambiente e Touring Club Italiano (TCI) assegnano alle località marine e lacustri del nostro Paese, che presentano un buono stato di conservazione dell’ambiente, oltre che un’offerta turistica di qualità.

Anche se entrambi i riconoscimenti (Bandiere Blu e Vele) sono assegnati sulla base di una serie di criteri ambientali che tengono conto, soprattutto, della qualità delle acque di balneazione, le valutazioni di Legambiente e TCI, oltre che sui dati statistici sono effettuate con un controllo diretto sul posto, con le analisi compiute dalla Goletta Verde.

Inoltre, i parametri utilizzati per le Vele Blu privilegiano il pregio naturalistico delle località, l’impegno nella salvaguardia e valorizzazione del territorio e del paesaggio, lo sviluppo dei servizi ricettivi: uso del suolo, degrado del paesaggio e biodiversità, attività turistiche; stato delle aree costiere; mobilità; energia; acqua e depurazione; rifiuti; iniziative per la sostenibilità; sicurezza alimentare e produzioni tipiche; mare, spiagge ed entroterra, struttura sociale e sanitaria. Sono territori vasti che possono contenere anche più comuni, una scelta dettata dal fatto che chi va in vacanza non si ferma al confine amministrativo, ma visita spesso un territorio più ampio optando per modalità di turismo itinerante.

Per il secondo anno abbiamo confermato la divisione del territorio costiero in comprensori turistici ha dichiarato il Presidente di Legambiente, Stefano CiafaniAbbiamo preferito cioè valutare territori un po’ più ampi del singolo comune costiero, nella convinzione che il turista ormai si muova su un areale che non rispetta confini amministrativi. Inoltre, ci preme raccontare come le reti territoriali e le comunità riescano a valorizzare le località e il loro patrimonio naturale. I turismi che coltivano uno stretto legame con il territorio stanno infatti diventando veri e propri apripista dell’intero sistema turistico, il modo migliore per raccontare le eccellenze è lanciare la sfida di distretti turistici che guardino alla sostenibilità come ingrediente principale. Intanto, le località a cinque vele non sono solo le più belle del nostro Paese, ma anche quelle più capaci a rispondere alle sfide del cambiamento del turismo prossimo venturo, più in grado di rinnovarsi e rilanciare la loro proposta di vacanza”.

In totale, i comprensori turistici marini raccolti nella Guida Blu – “Il mare più bello 2018” sono 96 e 40 sono quelli lacustri, valutati sulla base di 130 indicatori suddivisi in 10 macroaree, con un punteggio da 1 a 100, poi sintetizzato nell’assegnazione del numero di vele.

Sono 17 i comprensori marini e 6 quelli lacustri che hanno ottenuto il riconoscimento delle 5 Vele. In testa alla classifica dei comprensori turistici marini ci sono le terre della Baronia di Posada e del Parco di Tepilora (in provincia di Nuoro sulla costa occidentale della Sardegna, con Posada come miglior comune, seguito da Siniscola.
Al 2° posto il litorale di Chia (a sud della Sardegna che interessa l’area del comune di Domus de Maria in provincia di Cagliari).
Al 3° posto la Maremma Toscana (con Castiglione della Pescaia come miglior comune, seguito da Scarlino, Marina di Grosseto e Follonica in provincia di Grosseto).
Al 4° posto svettano le Cinque Terre (in Liguria guidate da Vernazza, Riomaggiore e Monterosso al Mare).
Al 5° posto la costa del Parco Agrario degli Ulivi secolari (in Puglia, guidata dal comune di Polignano a Mare seguito da Ostuni, Monopoli, Fasano e Carovigno nelle provincie di Bari e Brindisi).
A 6° posto, il Cilento Antico (in Campania, in provincia di Salerno, con Pollica-Acciaroli e Pioppi, Castellabate, San Mauro Cilento e Montecorice).

Seguono in graduatoria la costa d’Argento e l’isola del Giglio (in testa l’isola del Giglio, e poi Capalbio, Magliano in Toscana, Orbetello e Monte Argentario tutti in provincia di Grosseto), il Litorale di Baunei (sulla costa orientale sarda), l’isola di Ustica (in Sicilia), il litorale Nord Trapanese (un comprensorio nella Sicilia orientale con al vertice il comune di San Vito Lo Capo, seguito da Custonaci e Erice), la Planargia ovvero il litorale del comune di Bosa (Oristano)), l’Alto Salento Adriatico (con i comuni di Melendugno e Otranto in provincia di Lecce), la costa di Maratea (in provincia di Potenza in Basilicata). E poi l’isola di Salina (nell’arcipelago delle Eolie in Sicilia), la costa della Gallura (in provincia di Olbia-Tempio, in testa Santa Teresa di Gallura, poi Palau e Arzachena), la costa del Mito (in Campania, in provincia di Salerno, con il comune di Camerota in testa seguito da Centola-Palinuro e Pisciotta) e Pantelleria (Sicilia).

Nella classifica dei comprensori lacustri a 5 Vele svetta al primo posto il Lago di Molveno (Tn), seguito da quelli di Fiè (Bz) e di Monticolo (Bz), tutti in Trentino – Alto Adige che si conferma la regione con il maggior numero di comprensori tra i primi classificati. Seguono in graduatoria il Lago del Mis in Veneto, il Lago dell’Accesa (Toscana) e il Lago di Avigliana Grande (in Piemonte).

La scelta di promuovere territori più che singoli comuni è una scelta che abbiamo sposato con convinzione perché i territori rappresentano il contesto integratore della evoluzione dell’offerta turistica e valorizzano l’identità plurale del Paese – ha osservato Giulio Lattanzi, Direttore generale del TCI – La selezione rigorosa proposta dalla guida rappresenta bene la nostra missione di valorizzazione del paesaggio, del patrimonio artistico culturale e delle economie produttive dei territori. La collaborazione tra il Touring e Legambiente si basa non tanto e non solo sul lavoro comune che sfocia in questa Guida quanto sul principio della condivisione di quello che è il ruolo della pratica turistica italiana, che ci vede uniti e vicini rispetto ai grandi temi del Paese”.

In occasione della presentazione della Guida, è stato consegnato al Sindaco delle isole Tremiti Antonio Fentini il Premio “Io sono amico del mare” che viene assegnato da Legambiente a coloro che nel corso dell’ultimo anno si sono distinti per iniziative a tutela del mare, per aver messo al bando, a partire dal 1° maggio scorso, le stoviglie in plastica monouso in tutto l’Arcipelago, anticipando di fatto le restrizioni adottata dalla Commissione UE con la proposta di Direttiva  per ridurre l’inquinamento marino provocato dalle plastiche, che interessa 10 prodotti di plastica monouso e gli attrezzi da pesca perduti e abbandonati che, insieme, rappresentano il 70% dei rifiuti marini in Europa.

In copertina: Torre Guaceto (Carovigno-BR) all’interno dell’omonima Area Marina Protetta, fa parte del Comprensorio costa del Parco Agrario degli Ulivi secolari nelle province di Bari e Brindisi, a cui sono state assegnate le 5 Vele della Guida Blu di TCI e Legambiente (foto di Damiano Tasco).

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