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Sostenibilità dei Giochi: “Londra 2012. Dalla vision alla realtà”

Sostenibilità dei Giochi Londra 2012 dalla vision alla realtà

Presentata la Relazione Finale delle Olimpiadi della Sostenibilità.

“Vogliamo che i nostri One Planet Olympics siano l’espressione più completa e sofisticata dello sviluppo sostenibile mai offerto da una metropoli”.
Così si era espresso Lord Sebastian Coe, il grande atleta britannico vincitore di 4 Medaglie d’oro olimpiche nel mezzofondo, che stabilì 8 primati mondiali tra 800 m. e 1.500 m, dopo l’assegnazione a Londra dei Giochi della XXX Olimpiade a Londra.
Presidente del Comitato organizzatore dei Giochi Olimpici (LOCOG), Coe aveva guidato la Campagna di sostegno della candidatura di Londra, presentando il Dossier “Towards One Planet Olympics” che, mutuando il titolo della Campagna del WWF di 10 azioni per la sostenibilità globale “One Planet Living”, indicava nella “Sostenibilità” il principio che avrebbe ispirato lo svolgimento delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Londra 2012.
Da quel momento tutti gli interventi, dalle strutture alla mobilità, dal cibo alla logistica, dalla riduzione dei rifiuti alla gestione degli eventi, dalle attrezzature sportive alle ditte fornitrici dei prodotti, hanno avuto un unico obiettivo: “Sustainability” (cfr: Regioni&Ambiente, n. 7-8 luglio-agosto 2012, pagg. 59-61).

Ora, la Commissione per una Londra 2012 Sostenibile, l’organismo indipendente costituito nel gennaio 2007 per controllare e garantire la sostenibilità dei Giochi, ha pubblicato la sua Relazione finale dal titolo “London 2012. From Vision to Reality” (Londra 2012. Dalla visione alla realtà), da cui si evince che non soltanto gli obiettivi di sostenibilità sono stati raggiunti, ma le modalità e le pratiche con cui sono stati conseguiti potrebbero divenire un esempio per l’organizzazione di altri eventi di così ampia portata.
Non ho alcuna esitazione ad affermare che Londra 2012 ha offerto i Giochi più sostenibili che siano stati mai realizzati – ha dichiarato il Presidente della Commissione nella presentazione del Report, Shaun McCarthy – Ci congratuliamo, perciò, con tutti gli organismi e tutti quelli che hanno contribuito a conseguire questo eccellente risultato”.

Tra i dati forniti dal Report, risalta che il 70% dei rifiuti è stato riutilizzato, riciclato o compostati e che nessun rifiuto è andato direttamente in discarica durante i 77 giorni di svolgimento dei Giochi, grazie a una meticolosa attenzione agli imballaggi compostabili, a una adeguata campagna informativa e all’utilizzo di contenitori ben identificabili per il diverso colore, nonché agli obiettivi di minimizzare gli sprechi imposti ai ristoratori che hanno offerto grande varietà di cibo sano, sostenibile e a prezzi accessibili, confezionato e conservato con i materiali più ecocompatibili disponibili, secondo il piano d’azione “Vision Food. London 2012”.

I sistemi di trasporto hanno fornito un ottimo servizio, si afferma nella relazione, garantendo uno spostamento totale agli spettatori con mezzi pubblici verso il Parco Olimpico, senza creare alcun disturbo alle normali attività dei londinesi, anche per il dirottamento sul sistema fluviale dei materiali, i cui imballaggi sono stati ridotti al minimo per ottimizzare i carichi.

L’uso combinato di raffreddamento, calore ed elettricità ha permesso di ridurre il consumo di energia, peraltro fornita per il 20% da fonti rinnovabili locali che hanno consentito così un equivalente risparmio di emissioni di CO2 in atmosfera, mentre i sistemi di depurazione e riciclaggio dell’acqua hanno consentito il recupero e il minor consumo di questa preziosa risorsa.

Tutti gli edifici del Villaggio Olimpico sono stati costruiti secondo i più elevati standard di sostenibilità con livelli senza precedenti di efficienza energetica e idrica, con materiali sostenibili e riciclati.

L’area su cui è sorto il Parco Olimpico e che ha fornito la splendida cornice naturale dell’evento lascia in eredità (legacy) il più grande parco verde d’Europa.

“Siamo lieti dei risultati conseguiti, ma non si deve dormire sugli allori perché molto di più potrebbe essere fatto, traendo lezione dall’esperienza acquisita – ha sottolineato McCarthy – Londra 2012 ha indicato la strada della sostenibilità, non solo per i futuri Giochi Olimpici e Paralimpici, ma per le imprese e gli organizzatori di grandi eventi di tutto il mondo, dai Festival musicali alle Coppe del Mondo di Calcio, imparando dai successi ottenuti come dalle occasioni mancate”.

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