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Servizi ecosistemici forestali in UE: opportunità, sfide e opzioni

Uno studio che si avvale delle conclusioni del Progetto SINCERE, finanziato dal Programma Horizon, e del Progetto ERA-NET NOBEL volti a sviluppare modelli di business e meccanismi per internalizzare il valore socio-economico dei servizi ecosistemici forestali, ha identificato sei sfide e tre opportunità che attendono il settore, delineando al contempo 4 percorsi politici, distinti ma complementari, di politica forestale europea per allineare meglio la domanda e la fornitura dei servizi ecosistemici forestali.

Le foreste europee forniscono alle società molteplici servizi ecosistemici (FES) che vanno dall’approvvigionamento (ad es. legname da costruzione ed energia, prodotti forestali non legnosi), servizi di regolazione (ad es. mitigazione del clima locale e globale, regolazione idrologica e protezione del suolo) e servizi culturali (ad es. benefici ricreativi e sanitari). 

La maggior parte delle foreste dell’UE è di proprietà privata (58%) e un’ampia quota delle foreste dell’UE è gestita attivamente, principalmente per la produzione di legno, ma con sostanziali variazioni regionali.

Le foreste offrono occupazione e reddito lungo varie catene del valore relative ai prodotti forestali legnosi e non legnosi e molti altri FES, compreso il turismo ricreativo e basato sulla natura

I prodotti e i servizi forestali svolgono un ruolo fondamentale nella prevista transizione verso una bioeconomia circolare europea. Inoltre, gli abitanti dell’Europa apprezzano le foreste come spazi naturali e ricreativi. Mentre il turismo basato sulla natura si trova principalmente nelle aree rurali, la maggior parte dell’uso ricreativo delle foreste avviene nelle aree urbane e periurbane, fornendo sostanziali benefici per la salute. 

La nuova Strategia dell’UE per le foreste sottolinea in particolare la loro importanza per la conservazione della biodiversità e la mitigazione dei cambiamenti climatici.

In Europa i quadri istituzionali per i FES variano notevolmente: mentre nel nord Italia, ad esempio, il diritto di raccogliere funghi può essere venduto privatamente, in Scandinavia i funghi sono prevalentemente un’allocazione di risorse comuni, cioè possono essere raccolti gratuitamente da tutti.

Allineare la varietà di richieste sociali e politiche di FES con la loro offerta, dati gli obiettivi di gestione che i proprietari di foreste pubbliche e private ​​specificano per le loro foreste, è uno dei compiti principali per la definizione delle politiche forestali in Europa, anche alla luce che gli investimenti forestali saranno inclusi nella Carbon Farming Initiative, come chiarito dalla Strategia forestale UE.

Per valutare lo stato e le prospettive della fornitura di servizi ecosistemici forestali in Europa, sul numero di dicembre 2022 della rivista Forest Policy and Economics è stato pubblicato lo studio Governing Europe’s forests for multiple ecosystem services: Opportunities, challenges, and policy options”, che si avvale delle conclusioni del Progetto SINCERE (Spurring INnovations for forest eCosystem sERvices in Europe), finanziato dal Programma Horizon, volto ad  integrare ricerca e innovazione per far incontrare la domanda di servizi ecosistemici forestali (FES) con una gestione forestale sostenibile e redditizia, attraverso lo studio e la sperimentazione di nuovi meccanismi, e del Progetto ERA-NET NOBEL (Novel business models and mechanisms for the sustainable supply of and payment for forest ecosystem services), per sviluppare modelli di business e meccanismi per internalizzare il valore socio-economico degli ecosistemi forestali, combinare strumenti di politica pubblica con modelli di business per implementare i pagamenti per FES a più livelli, e dimostrare e confrontare approcci alternativi per i pagamenti in casi studio. 

In assenza di un mercato per i servizi ecosistemici forestali, i proprietari privati non hanno incentivi per migliorare la qualità e quantità dei FES. Per garantire un allineamento tra gli incentivi peri proprietari, gli interessi dei vari stakeholders e gli obiettivi sociali dei servizi ecosistemici forestali in Europa, gli autori che hanno partecipato ai progetti (tra i quali Davide Pettenella dell’Università degli Studi di Padova – Dipartimento Territorio, Ambiente, Agricoltura e Foreste (TESAF) e che sono stati coordinati da Prof. Georg Winkel dell’Università di Wageningen – Forest and Nature Conservation Policy Group e dell’European Forest Institute (EFI).

Slide di presentazione di Georg Winkel, Wageningen University & Sven Wunder, European Forest Institute al Workshop online organizzato il 31 marzo 2022 dalla Commissione UE  per fare il punto sull’esperienza e sui pareri degli Stati membri e delle parti interessate nel settore dei pagamenti per i servizi ecosistemici forestali (PES).

Gli autori hanno individuato 6 sfide:
1. allineamento insufficiente della domanda e dell’offerta di FES;
2. una mancanza di integrazione delle politiche;
3. quadri normativi ambigui e contrastanti;
4 una mancanza di informazioni precise sulla domanda e la fornitura di FES e sulle innovazioni per allineare entrambe;
5. una crescente pressione per adattarsi ai cambiamenti climatici;
6. una notevole diversità che limita le soluzioni politiche a livello europeo.

Al contempo, vengono segnalate 3 opportunità:
1. obiettivi dei proprietari forestali sempre più eterogenei che potenzialmente corrispondono a richieste sociali pluralistiche;
2. imprese forestali diversificate che sfruttano le innovazioni nella regolamentazione e nella fornitura di servizi ecosistemici culturali;
3. il potenziale delle foreste per mitigare il clima che cambia.

Quindi, vengono delineati 4 percorsi politici distinti ma complementari per la politica forestale europea per allineare meglio la domanda e la fornitura di servizi ecosistemici forestali in Europa.

1. Migliorare il monitoraggio della domanda e dell’offerta FES. Governare le foreste europee per molteplici servizi ecosistemici richiede sistemi di monitoraggio per garantire che i responsabili politici, ma anche lo spettro più ampio di fornitori e richiedenti di FES, abbiano accesso a informazioni spazialmente esplicite sulla potenziale offerta e domanda di tipi pertinenti di servizi ecosistemici.

2. Integrazione delle politiche per allineare in modo coerente gli obiettivi forestali e gli strumenti politici dell’UE. Supportare la gestione di obiettivi politici misti promossi da diversi strumenti politici a livello europeo e nazionale per raggiungere l’integrazione delle politiche e garantire che la politica forestale non solo fissi obiettivi politici, ma incorpori anche processi concreti per affrontare i compromessi (ad esempio, coinvolgendo tutti i principali gruppi sociali interessati e rappresentando una gamma di differenti prospettive degli attori parzialmente contrastanti nella formulazione e implementazione degli obiettivi. 

3. Pagamenti per i servizi ecosistemici (PES)? I PES sono visti come uno strumento per incentivare l’offerta di FES nei casi in cui altri strumenti politici come la regolamentazione potrebbero non essere fattibili o appropriati, appositamente progettati per colmare i compromessi tra gli interessi delle parti interessate. Un sistema PES a livello dell’UE – o un quadro politico per consentire schemi PES a vari livelli territoriali – potrebbe potenzialmente essere una componente potente di un futuro approccio integrato alla politica forestale dell’UE, anche se si possono sollevare sia i pro che i contro rispetto all’istituzione di un tale sistema su scala europea.

Fonte: Slide di presentazione di Georg Winkel, Wageningen University & Sven Wunder, European Forest Institute al Workshop online organizzato il 31 marzo 2022 dalla Commissione UE  per fare il punto sull’esperienza e sui pareri degli Stati membri e delle parti interessate nel settore dei pagamenti per i servizi ecosistemici forestali (PES).

4. Partecipazione dal basso e apprendimento tra gli innovatori dei servizi ecosistemici. L’impegno delle parti interessate in tutti i settori e livelli politici è fondamentale per sostenere le innovazioni per la fornitura di magggiori FES, nonché per implementare l’integrazione a livello di paesaggio, per aiutare a superare le differenze ideologiche derivanti da obiettivi concorrenti. L’apertura di spazi che facilitano i processi partecipativi dal basso verso l’alto a livello regionale e locale consente di esplorare e comprendere meglio i fattori ei valori sottostanti che influenzano la definizione delle priorità FES, consentendo anche la promozione dell’apprendimento e aiutando a sviluppare le competenze e le capacità delle parti interessate per quanto riguarda i partenariati FES guidati dalla domanda tra proprietari e gestori di foreste, imprese, società, responsabili politici e scienziati.

Foto di copertina: Fonte SINCERE Project

 



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