Energia Fonti rinnovabili

Rinnovabili offshore: una consultazione in vista della relativa Strategia

Al fine dell’adozione entro la fine dell’anno di una Strategia per le energie rinnovabili offshore, la Commissione UE ha avviato una Consultazione pubblica, aperta fino al 14 settembre 2020, con l’obiettivo di raccogliere opinioni e ricevere indicazioni da tutte le parti interessate.

Nell’ambito del Green Deal europeo, la Commissione UE ha rilevato l’importanza di concordare un nuovo approccio per sfruttare il potenziale europeo di energia rinnovabile offshore in modo sostenibile e inclusivo.

Il programma di lavoro riveduto della Commissione UE ha confermato che entro la fine del 2020 sarà pubblicata una Strategia europea per le energie rinnovabili offshore (ORE Strategy), volta a fornire una direzione strategica per l’ambizioso sviluppo e l’integrazione di questo tipo di energia entro il 2030 e il 2050.

L’obiettivo generale dell’iniziativa è facilitare le diverse forme di energia rinnovabile offshore – in particolare l’eolico offshore, ma anche l’energia delle maree e delle onde, come pure il fotovoltaico galleggiante, possibilmente in combinazione con lo stoccaggio, per realizzare il loro potenziale nel modo più efficiente e competitivo, rispettando al contempo l’ambiente. Ciò aiuterà tutti gli europei ad avere accesso a energia pulita più economica e contribuirà alla sicurezza dell’approvvigionamento energetico dell’UE.

La Commissione UE stima che entro il 2050 saranno necessari tra 240 e 450 GW di energia eolica offshore per mantenere gli aumenti di temperatura al di sotto di 1,5 ° C e per azzerare le emissioni nette, come previsto dalla Legge europea sul clima. L’elettricità rappresenterà almeno il 50% del mix energetico totale nel 2050 e il 30% della futura domanda di elettricità sarà fornita dall’eolico offshore.

Per conseguire la neutralità climatica entro il 2050 dobbiamo aumentare di venti volte la nostra produzione di energia offshore – ha dichiarato la Commissaria UE per l’Energia Kadri Simson Per farlo, è necessario agevolare la costruzione ecosostenibile di parchi eolici offshore su vasta scalaDobbiamo anche sfruttare il potenziale di altre fonti rinnovabili, come l’energia solare offshore, e le nuove opportunità offerte dall’energia mareomotrice e oceanica”.

Considerato il potenziale per la creazione di crescita e occupazione nel settore delle energie rinnovabili offshore, l’iniziativa è stata identificata come cruciale per incentivare gli investimenti e il futuro dispiegamento di energie rinnovabili offshore in tutta l’UE, come riconosciuto dal pacchetto UE per il recupero dalla crisi COVID-19, basandosi sullo strumento del “Next Generation EU“. 

In vista di questa nuova iniziativa, la Commissione ha aperto il 16 luglio 2020 una consultazione pubblica con l’obiettivo di raccogliere opinioni e ricevere indicazioni da tutte le parti interessate, che vanno dalle autorità nazionali, regionali e locali alle imprese, sindacati, organizzazioni della società civile, organizzazioni educative, gruppi di consumatori, organizzazioni di ricerca e innovazione, nonché singoli cittadini.

Per partecipare alla consultazione bisogna rispondere entro il 14 settembre 2020 al questionario online, disponibile in alcune o in tutte le lingue ufficiali dell’UE. I contributi possono essere inviati in una qualsiasi lingua ufficiale dell’UE. La consultazione sarà aperta per 10 settimane (scadenza 14 settembre 2020). 

L’Europa vuole molto più vento offshore e lo vuole in fretta – ha commentato Giles Dickson, Ceo di WindEurope, l’Associazione non governativa no-profit dell’industria del settore- Il coordinamento tra i Paesi è essenziale per minimizzare i costi. E i Governi devono anche iniziare a sviluppare progetti eolici offshore congiunti o ibridi che si colleghino a più di un paese. In questo modo si ottimizzano le infrastrutture”.

In copertina: L’eolico offshore fluttuante è una tecnologia in rapida evoluzione che consente ad una turbina, montata su una struttura galleggiante, di generare elettricità dove la profondità dell’acqua non permette di fissarla sul fondo.

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