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OLEDWIND: il progetto delle finestre illuminanti di ENEA

Il Progetto OLEDWIND che vede coinvolto, insieme ad ENEA, il partner industriale Materias Srl,  intende sviluppare sorgenti luminose innovative come gli OLED trasparenti per l’integrazione in “finestre intelligenti” per produrre luce per interni in grado di ridurre i costi dell’illuminazione e favorire il benessere abitativo delle persone che vi soggiornano.

Le superfici vetrate costituiscono l’elemento più critico per un edificio efficiente perché disperdono il calore durante l’inverno e permettono in estate alla radiazione solare di entrare, aumentando la temperatura interna.

Il recente D.lgs n.48/2020 che ha trasposto nella legislazione domestica la nuova Direttiva 2018/844/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia che mira a decarbonizzare idealmente il settore ed avere un parco edifici net zero (NZEB) al 2050, in linea con la Strategia a lungo termine di neutralità climatica, ha posto l’accento sul ruolo dei serramenti, e quindi delle finestre, per concorrere al raggiungimento degli obiettivi.

Tra le innovazioni tecnologiche in grado di soddisfare i requisiti di efficienza energetica le “finestre intelligenti” (smart windows) che illuminano gli interni degli edifici in assenza di luce naturale, stanno attirando sempre più l’attenzione di produttori e consumatori in quanto possono ridurre i costi per l’illuminazione e migliorare al contempo il benessere abitativo delle persone.

Tra i vari progetti avviati, c’è OLEDWIND che l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) sta attuando, in collaborazione con l’azienda campana Materias Srl, per sviluppare innovative sorgenti luminose organiche, gli OLED (Organic Light Emitting Diode), da integrare in finestre per illuminare gli interni degli edifici in assenza di luce naturale, che ha ottenuto un finanziamento di 46.500 euro dal programma “Proof of Concept” messo in campo dall’ ENEA per lo sviluppo e il trasferimento tecnologico all’industria.

Questa nuova tecnologia – ha affermato Maria Grazia Maglione, Ricercatrice del Laboratorio Nanomateriali e Dispositivi nel Centro Ricerche ENEA Portici (Napoli) – consentirà di realizzare finestre ‘intelligenti’ che di giorno svolgeranno il ‘normale’ compito di far entrare la luce naturale, mentre dal crepuscolo in poi, grazie agli OLED inseriti nel vetro, manterranno il livello desiderato di luminosità negli ambienti”.

Le persone passano gran parte del proprio tempo all’interno di edifici nei quali la luce naturale contribuisce solo in minima parte all’illuminazione necessaria. In generale, abitazioni, luoghi di lavoro, uffici pubblici e scuole utilizzano sorgenti luminose artificiali, come lampade a fluorescenza (neon) e LED, che raramente replicano il contenuto spettrale e di intensità della luce naturale, con conseguenze sul benessere abitativo e sulla salute degli occupanti, specialmente in caso di presenza prolungata in tali ambienti.

Da qui la necessità di ripensare le modalità di illuminazione degli ambienti di vita – ha aggiunto la Maglione – impiegando nuovi tipi di sorgenti luminose che siano più simili alla luce naturale, cioè producano luce diffusa, non siano abbaglianti, abbiano un contenuto spettrale eventualmente regolabile, ma che siano anche efficienti, cioè a basso consumo, costino poco, utilizzino materiali facilmente reperibili e sostenibili, anche biodegradabili e che a fine vita siano facilmente gestibili e riciclabili, quindi ecocompatibili”.

Nella prima fase del progetto, la ricerca sarà focalizzata sullo sviluppo di prototipi OLED semitrasparenti che prevedano l’impiego di materiali e processi a basso impatto ambientale ed ecosostenibili, per il loro possibile utilizzo in finestre intelligenti per l’illuminazione di interni.
Qui la collaborazione con Materias Srl – ha sottolineato la ricercatrice ENEA – riguarderà l’individuazione dei materiali, il miglioramento di alcune fasi di processo e la valutazione dei risultati raggiunti per pianificare lo sviluppo di OLED con prestazioni migliorate”.

In una seconda fase saranno incrementate l’area emissiva e le prestazioni generali dei dispositivi, inclusa la stabilità nel tempo: “Questo ci permetterà di interfacciarci con aziende dell’illuminotecnica potenzialmente interessate a nuove soluzioni di illuminazione – settore in cui l’industria italiana è tra le prime al mondo – ma anche con i produttori e gli installatori di infissi e serramenti, che avrebbero la possibilità di presentare finestre innovative con dispositivi OLED integrati”.

La tecnologia OLED si configura come l’evoluzione dei metodi di illuminazione per ambienti chiusi, grazie alle peculiari caratteristiche dei dispositivi, come: grande area di emissione luminosa con generazione di luce diffusa; dispositivi sottili e leggeri; elevata efficienza; ampia possibilità di regolare il colore della luce emessa; dissipazione termica che non necessita di dissipatori di calore aggiuntivi e dunque bassa temperatura di funzionamento; possibilità di essere realizzati con processi a basso costo e su substrati flessibili; trasparenza, con la possibilità di realizzare forme e qualsiasi geometrie.

Dal punto di vista del design, gli OLED permettono di pensare alla luce come materia e non solo come funzione, e quindi come un elemento architettonico vero e proprio, permettendo una superiore versatilità in termini di design rispetto ai LED, in sintonia con l’approccio alle nuove produzioni industriali del “Made in Italy”.

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