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Rinnovabili: “una spinta gentile” aumenta rendimento impianti fotovoltaici

spinta gentile aumenta rendimento impianti fotovoltaici

Il Professor Richard Thaler dell’Università di Chicago è stato insignito del Premio Nobel per l’Economia 2017 per i suoi studi sull’economia comportamentale ovvero di quella branca che impiega concetti tratti dalla psicologia per elaborare modelli di comportamento alternativi a quelli formulati dalla teoria economica standard. La sua teoria più famosa, elaborata assieme al giurista Cass Sunstein, è il “Nudging” che consiste nel dare una “spinta gentile” (Nudge) per aiutare le persone a scegliere il meglio per sé e per la società, imparando a fin di bene l’irrazionalità umana. I campi d’applicazione sono potenzialmente illimitati: dal sistema pensionistico allo smaltimento dei rifiuti; dalla lotta all’obesità al traffico; dalla donazione di organi ai mercati finanziari.

Praticamente, non c’è settore della vita pubblica o privata che non possa trarre giovamento dal “paternalismo libertario”, concetti politici che vengono comunemente considerati opposti: l’aspetto libertario della strategia consiste nella possibilità che ognuno possa essere libero di fare ciò che vuole; mentre il paternalismo riguarda la legittimità per gli “architetti delle scelte” di influenzare il comportamento delle persone al fine di rendere più lunga, sana e migliore la loro vita.

Sull’applicazione della scienza comportamentale al settore dell’energia e dell’ambiente il Gestore per i Servizi Energetici (GSE spa) ha organizzato il Convegno “Behavioral Environmental Policy: uno sguardo al futuro” (Roma, 30 novembre 2017) nel corso del quale sono stati illustrati i risultati della prima fase del Progetto PV EAST, promosso dallo stesso GSE in collaborazione con Matteo Motterlini, Professore di Economia cognitiva e Neuroeconomia al San Raffaele di Milano.

Scopo del progetto pilota è di mantenere in efficienza gli impianti fotovoltaici per aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili, ottenendo due risultati: per il titolare dell’impianto aumentare i propri ricavi e per la collettività migliorare l’ambiente e ridurre le emissioni di CO2.

Per il progetto è stato selezionato un campione di 477 impianti fotovoltaici, di analoga tipologia (tra i 3 e i 20 kW, a struttura fissa, relativi al settore domestico) e nella medesima area geografica (Nord Italia). Gli impianti sono stati suddivisi in 3 gruppi simili: un gruppo di controllo, che non ha ricevuto alcuna comunicazione e due gruppi, per un totale di circa 318 impianti, ai quali è stata inviata una comunicazione mirata (nudge) per informarli delle basse prestazioni dei propri impianti, inducendoli dunque ad effettuare la manutenzione per aumentarne l’efficienza.

Di questi due gruppi di 318 impianti, 159 hanno ricevuto un nudge che faceva leva sul confronto con altri impianti “gemelli” che producono di più (confronto sociale), mentre altri 159 hanno ricevuto una comunicazione relativa alla perdita di incentivi (avversione alle perdite) dovuta alla scarsa efficienza dell’impianto.

Nei primi 9 mesi di sperimentazione, a parità di insolazione, gli impianti che hanno ricevuto il nudge (318 su 477) hanno prodotto mediamente il 4% in più rispetto al gruppo di controllo a cui non era stata inviata alcuna comunicazione.

La prima fase del progetto conferma quindi che la “spinta gentile” consente di orientare i comportamenti al fine di aumentare la produzione di energia fotovoltaica. Il GSE come responsabile dello sviluppo sostenibile [ndr: dal luglio scorso è divenuta operativa la nuova Divisione Sviluppo Sostenibile] accresce la consapevolezza dei cittadini sui temi dell’efficienza energetica e delle loro potenzialità – ha affermato Francesco Sperandini, Presidente del GSE – Con tale progetto il GSE condivide con la collettività il proprio patrimonio di informazioni, così da innescare comportamenti virtuosi per l’economia e per l’ambiente

La comunicazione inviata dal GSE ha generato una competizione virtuosa tra i titolari di impianti per produrre così più energia verde e risparmiare CO2. I destinatari della e-mail, sono stati invitati a consultare la pagina del sito GSE che riporta i consigli per la migliore gestione dell’impianto.

“Un’enorme mole di evidenza mostra che le scienze comportamentali consentono di progettare politiche di provata efficacia a un costo più basso – ha spiegato il professor Motterliniaggiungendo che – se vogliamo aumentare i comportamenti virtuosi dei cittadini, non possiamo prescindere da una più realistica comprensione di ciò che determina le decisioni di ciascuno di noi, da cui, in ultimo, dipende il benessere di tutti. Progettare e realizzare interventi a misura di cittadino che siano semplici, salienti, attraenti e basati sull’evidenza è cruciale per il successo di ogni forma di politica pubblica”.

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