Nell’impossibilità di svolgere le riunioni formali come di consueto a Bonn degli organi sussidiari SBI e SBSTA dell’UNFCCC, differiti ad ottobre, si è svolta in video Conferenza il “June Momentum”, una serie di eventi per far avanzare il processo decisionale dell’azione climatica, il cui messaggio chiave è stato che i Pacchetti di ripresa economica post- Covid-19 devono essere sostenibili e devono essere incorporati nei piani climatici dei Paesi.
Dal 1° al 10 giugno 2020 si sono svolti una serie di eventi virtuali per mantenere lo slancio nel processo dei cambiamenti climatici delle Nazioni Unite e mostrare progressi nell’azione per il clima, nonostante la pandemia di COVID-19 e il differimento a novembre del 2021 della COP26.
La serie, denominata “June Momentum“, ha portato a scambi attivi tra Governi, esperti e parti interessate di tutto il mondo ed è stata un’opportunità per ampliare la comprensione dei cambiamenti climatici, dell’azione per il clima e del processo di negoziazione.
“Questa serie di eventi ha contribuito a educare e sensibilizzare l’opinione pubblica e ha offerto alle Parti dell’UNFCCC e alle parti interessate l’opportunità di lavorare in una realtà completamente nuova – ha affermato all’evento conclusivo la Segretaria esecutiva della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), Patricia Espinosa – E ha anche fornito un modo per far avanzare le discussioni tecniche che potrebbero aiutare le Parti a prepararsi meglio per continuare proseguire i lavori in ottobre”.
Le riunioni formali dell’organo sussidiario per l’attuazione (SBI) e dell’organo sussidiario per la consulenza scientifica e tecnologica (SBSTA), solitamente si svolgono in giugno a Bonn, ma per effetto della pandemia da Covid-19 sono state riprogrammate per ottobre. “June Momentum” non è stato progettato per sostituire i negoziati formali, ma per fornire una piattaforma di discussione su un’ampia gamma di lavori da svolgersi nell’ambito dell’UNFCCC, tra cui le azioni di adattamento e mitigazione, le risultanze scientifiche, le misure di finanziamento, genere e clima, la consapevolezza dell’azione climatica, i piani nazionali di azione per il clima (NDC).
La
necessità di una ripresa economica sostenibile è stato il messaggio
centrale dell’evento di apertura del 1° giugno.
“Oggi abbiamo l’opportunità di mostrare
la leadership per migliorare la vita e il futuro delle persone – ha dichiarato
in video Conferenza la Presidente della COP25, la cilena Carolina Schmidt – Dobbiamo presentare NDC potenziati, per
aiutare le nostre società a riprendersi da COVID-19 in modo più pulito,
inclusivo e più sostenibile“.
Anche il Presidente della COP26 intervenuto nella prima giornata, il britannico Alok Sharma ha dichiarato di essere certo che si uscirà dal crisi indotta dal Covid-19 con una ripresa verde.
L’evento su “Finanza e investimenti per una ripresa sostenibile” ha posto in evidenza le azioni che le istituzioni finanziarie pubbliche e private possono intraprendere per integrare le considerazioni sul clima in risposta all’attuale crisi sanitaria ed economica causata da COVID-19, sostenendo i Paesi nell’allineamento dei pacchetti di ripresa economica con l’Accordo di Parigi.
Inoltre, è stata sottolineata la necessità di migliorare il sostegno ai Paesi meno sviluppati per affrontare efficacemente gli impatti dei cambiamenti climatici, anche nel contesto di sfide emergenti come Covid-19, dal momento che sono proprio loro che continuano a subire gli impatti crescenti dei cambiamenti climatici indotti dall’uomo a causa dei loro vincoli strutturali e delle limitate capacità. Ogni nuova ondata di shock, come l’attuale pandemia, aumenta le loro esistenti vulnerabilità.
Mentre alcuni Paesi sviluppati hanno abbracciato l’inverdimento dei loro pacchetti di ripresa economica dopo quanto sta accadendo, i Paesi in via di sviluppo potrebbero trovare difficoltà obiettive, per cui sia il Fondo verde per il clima (GCF) che il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) stanno fornendo il loro per questo scopo.
Il 5 giugno, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente è stata lanciata “Race to Zero“, laCampagna globale della COP26 per mobilitare la leadership e il sostegno di imprese, città, regioni e investitori per una ripresa a zero emissioni di carbonio che crei posti di lavoro, sblocchi la crescita inclusiva e sostenibile e riduca il rischio di shock futuri.
La Campagna, che si protrarrà fino alla COP26 è guidata da UNFCCC Champions for Climate Action, riunisce una coalizione senza precedenti per iniziative a emissioni net zero, a cui hanno aderito 992 imprese,449 città, 21 regioni, 505 università e38 dei principali fondi di investimento.
All’evento conclusivo del June Momentum,
nel corso del quale sono intervenuti giovani di 5 aree geografiche, è stata
sottolineato l’importante ruolo per l’azione climatica svolto dalle giovani
generazioni.
“La mobilitazione globale sui cambiamenti
climatici nel 2019 è stata guidata dai giovani che chiedevano ambizione per il
clima e azioni urgenti – ha affermato Marianne
Karlsen,Presidente SBI-UNFCCC – Oggi vogliamo ribadire il loro appello per
ricordare a tutti che il 2020 rimane un anno chiave per il clima”.
E il presidente del SBSTA, Tosi
Mpanu-Mpanu ha rafforzato il messaggio chiave del June Momentum, ovvero che i Pacchetti di recupero da Covid-19 devono
essere sostenibili e devono essere incorporati nei piani climatici (NDC) dei Paesi.
“L’adozione di misure di ripresa
economica coerenti con le basse emissioni di gas a effetto serra e lo sviluppo
resiliente al clima – ha sottolineato Mpanu-Mpanu – non contribuirà a far sì che gli obiettivi dell’Accordo di Parigi siano
raggiunti, ma aiuterà anche a costruire la resilienza agli shock futuri“.