Il tema scelto per la Giornata Internazionale della Donna (IWD) 2022, pur in un contesto drammatico che rammenta come le guerre esigano un prezzo più alto a donne e ragazze, non deve farci dimenticare che incombe una crisi climatica che, a sua volta, non è “gender neutral” e che senza l’uguaglianza di genere non è possibile affrontarla efficacemente e avere un futuro sostenibile.
L’International Women’s Day (IWD) di quest’anno (8 marzo) si svolge sullo sfondo della guerra in Ucraina e del tentativo di una ripresa economica economica dopo due anni di pandemia, eventi drammatici che rischiano entrambi di far dimenticare e di aggravare, peraltro, la crisi climatica che incombe e che deve essere altrettanto urgentemente contrastata.
A rammentarcelo è il tema scelto per la celebrazione della Giornata Internazionale della Donna 2022: “Uguaglianza di genere oggi per un domani sostenibile”, per sottolineare come sia fondamentale l’uguaglianza di genere nel contesto del cambiamento climatico e della riduzione del rischio ambientale e di catastrofi naturali. Senza l’uguaglianza di genere oggi, un futuro sostenibile ed equo rimangono fuori della nostra portata.
L’osservanza dell’IWD di quest’anno è un riconoscimento e una celebrazione delle donne e delle ragazze che guidano la carica sull’adattamento e la risposta al cambiamento climatico e per onorare la loro leadership e il loro contributo verso un futuro sostenibile.
Nel suo Messaggio per l’IWD 2022, la Direttrice esecutiva di UN Women, Sima Bahous dopo averricordato che “Attualmente, stiamo assistendo ad una situazione orribile in Ucraina, dove gli impatti su donne e ragazze, comprese le centinaia di migliaia di sfollate ci ricordano che tutti i conflitti, dall’Ucraina al Myanmar all’Afghanistan, dal Sahel allo Yemen, esigono un prezzo più alto da donne e ragazze”, ha concluso con l’invito a rendere la IWD 2022 “un momento per ricordare che abbiamo le risposte non solo per l’Obiettivo 5 [la parità di genere] ma, attraverso il progresso dell’uguaglianza di genere, per tutti i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile e l’Agenda 2030”.
La disuguaglianza di genere unita alla crisi climatica è una delle maggiori sfide del nostro tempo. Rappresenta una minaccia per gli stili di vita, i mezzi di sussistenza, la salute, la sicurezza e la protezione per le donne e le ragazze di tutto il mondo.
La crisi climatica non è “gender neutral”: maggiore è l’impatto del cambiamento climatico su donne e ragazze, specialmente di comunità vulnerabili ed emarginate, amplificando le disuguaglianze di genere esistenti e ponendo minacce ai loro mezzi di sussistenza, salute e sicurezza.
In tutto il mondo, le donne dipendono maggiormente dalle risorse naturali, ma vi hanno meno accesso. In molte regioni, le donne hanno una responsabilità sproporzionata nel garantire cibo, acqua e combustibile. L’agricoltura è il settore occupazionale più importante per le donne nei paesi a reddito basso e medio-basso, durante i periodi di siccità e di piogge irregolari, le donne lavoratrici agricole lavorano di più per garantire reddito e risorse per le loro famiglie. Ciò aumenta la pressione sulle ragazze, che spesso devono lasciare la scuola per aiutare le madri a gestire l’aumento del carico di lavoro.
Il cambiamento climatico è un “moltiplicatore di minacce”, nel senso che aumenta le tensioni sociali, politiche ed economiche in contesti fragili e colpiti da conflitti. Poiché il cambiamento climatico determina conflitti in tutto il mondo, le donne e le ragazze affrontano una maggiore vulnerabilità a tutte le forme di violenza di genere, compresa la violenza sessuale legata ai conflitti, la tratta di esseri umani, i matrimoni precoci e altre forme di violenza.
Quando si verificano disastri naturali, le donne hanno meno probabilità di sopravvivere e hanno maggiori probabilità di essere ferite a causa delle disuguaglianze di genere di lunga data che hanno creato disparità nell’informazione, nella mobilità, nel processo decisionale e nell’accesso alle risorse e alla formazione. Inoltre, donne e ragazze sono meno in grado di accedere a soccorsi e assistenza, minacciando ulteriormente i loro mezzi di sussistenza, il benessere e la guarigione e creando un circolo vizioso di vulnerabilità a futuri disastri.
La salute delle donne e delle ragazze è messa in pericolo dal cambiamento climatico, limitando l’accesso ai servizi e all’assistenza sanitaria, nonché aumentando i rischi legati alla salute materna e infantile. La ricerca indica che il caldo estremo aumenta l’incidenza di mortalità alla nascita e il cambiamento climatico sta aumentando la diffusione di malattie trasmesse da vettori come la malaria, la febbre dengue e il virus Zika, malattie che incidono sulla maternità e sui suoi esiti.
Sempre più diffusamente ricerche e studi correlano l’emancipazione delle donne con l’azione di contrasto ai cambiamenti climatici. Tra gli altri, “Gender and climate change: Do female parliamentarians make difference?” e “Women’s Parliamentary Representation and Sustainable Development Goals: a Cross-Country Evidence”. Il primo studio dimostra che una maggiore rappresentanza femminile nei Parlamenti nazionali porta i paesi ad adottare politiche più rigorose sui cambiamenti climatici. La seconda ricerca rivela che la rappresentanza parlamentare delle donne e direttamente correlata al conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile.
L’inclusione delle donne nei processi decisionali delle politiche climatiche e ambientali è fondamentale per un’azione efficace di contrasto al cambiamento climatico.
Per quest’anno il colore indicato per la Celebrazione dell’IWD è il verde.