Diritto e normativa

Infrazioni febbraio: Italia nel mirino per le norme sulla caccia

Dal pacchetto di infrazioni di febbraio adottato dalla Commissione UE per il nostro Paese escono 2 lettere di costituzione in mora per il settore Ambiente (mancata attuazione Direttiva Habitat e mancato rispetto Direttiva Uccelli) e un parere motivato per in Servizi finanziari (inadeguato recepimento Direttiva Revisioni legali).

La Commissione UE ha adottato il 7 febbraio 2024 il mensile Pacchetto di infrazioni. In particolare per l’Italia non giungono inattese le 2 lettere di costituzione in mora per il mancato rispetto delle Direttive “Habitat” e “Uccelli”, dal momento che nei giorni scorsi sugli organi di stampa era stata anticipata la notizia, a seguito di un Comunicato delle Associazioni ambientaliste in cui si affermava che la Direzione Generale Ambiente (DG ENV) della Commissione UE ha chiesto con una lettera “dai toni perentori” all’Italia di “rispettare gli obblighi e le tutele delle Direttive Habitat e Uccelli”.

Natura
La Commissione UE ha
deciso di avviare una procedura di infrazione inviando una lettera di costituzione in mora all’Italia (INFR(2023)2181) per mancata attuazione delle misure previste dalla Direttiva 92/43/CEE “Habitat” volte a monitorare e ad evitare le catture accessorie di cetacei, tartarughe e uccelli marini da parte dei pescherecci.

La Strategia UE sulla Biodiversità al 2030 indica quanto sia fondamentale che l’UE arresti la perdita di biodiversità, favorendone la protezione e il ripristino. L’Italia non ha istituito un sistema di monitoraggio delle catture e uccisioni accidentali di specie protette, come il tursiope troncato e la tartaruga comune, entrambi rigorosamente protetti dalla Direttiva Habitat.

Inoltre, l’Italia non ha svolto ulteriori ricerche e non ha adottato misure di conservazione per garantire che le catture e le uccisioni accidentali non abbiano un significativo impatto negativo sulla popolazione delle specie protette, né altresì quelle misure adeguate per evitare perturbazioni significative di diverse specie marine e di uccelli marini, quali la berta maggiore, la berta minore, l’uccello delle tempeste europeo e il marangone dal ciuffo nei siti Natura 2000 designati per la loro conservazione.

Infine, l’Italia non ha monitorato lo stato di conservazione di diverse specie protette. Pertanto, la Commissione ha proceduto all’invio di una lettera di costituzione in mora al nostro Paese che dispone ora di 2 mesi per rispondere e rimediare alle carenze segnalate dalla Commissione. In assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione potrà decidere di emettere un parere motivato.

L’altra procedura di infrazione attiene alle norme sulla caccia, in particolare quelle sull’uso di piombo nelle munizioni. La Commissione ha deciso di avviare una procedura di infrazione inviando una lettera di costituzione in mora per il mancato rispetto della Direttiva 2009/147/CE “Uccellie del Regolamento1907/2006/CE “REACH“, concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche, in particolare la modifiche all’Allegato XVII per quanto riguarda il piombo contenuto nelle munizioni utilizzate all’interno o in prossimità di zone umide. La Direttiva “Uccelli” mira a proteggere tutte le specie di uccelli selvatici naturalmente presenti nell’UE e i loro habitat. Il Regolamento REACH, come modificato, limita l’uso di munizioni contenenti piombo all’interno o in prossimità di zone umide per proteggere gli uccelli acquatici, l’ambiente e la salute umana.

La Commissione ha constatato che diversi atti legislativi italiani non sono conformi a tale normativa dell’UE. In violazione della Direttiva Uccelli, la legislazione italiana conferisce alle regioni il potere di autorizzare l’uccisione o la cattura di specie di fauna selvatica, anche nelle aree in cui la caccia è vietata, come le aree protette, e durante il periodo dell’anno in cui la caccia è vietata. Inoltre, la legislazione italiana non è inoltre conforme alle disposizioni del regolamento REACH, quale modificato, sull’uso del piombo nelle munizioni.

La Commissione UE pertanto ha inviato la lettera di costituzione in mora all’Italia, che dispone ora di 2 mesi per rispondere e rimediare alle carenze segnalate dalla Commissione. In assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione potrà decidere di emettere un parere motivato.

Servizi finanziari
La terza procedura di infrazione è già ad un livello più elevato, trattandosi di un parere motivato, per incompleto recepimento della Direttiva 2014/56/UE relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati

Per incrementare la trasparenza del controllo dei revisori e per consentire una maggiore responsabilità, la Direttiva sulle revisioni legali impone agli Stati membri di designare una singola autorità che assume la responsabilità finale delle mansioni di controllo nel settore delle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati. La legislazione italiana prevede tuttavia due diverse autorità, che in parte condividono alcune mansioni di controllo, senza designarne espressamente una che si assuma la responsabilità finale.

La Commissione UE ha ritenuto che le autorità italiane non abbiano recepito correttamente la pertinente disposizione della Direttiva. L’Italia dispone di 2 mesi per dare risposte e adottare le misure necessarie, in assenza delle quali la Commissione potrà decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia dell’UE.

Articoli simili

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da questo sito web.