La Global Alliance for Sustainable Energy è stata lanciata da un Gruppo di 17 fondatori di diverse aree geografiche (aziende di servizi, produttori delle catene di fornitura di energia eolica e fotovoltaica, associazioni di settore e partner per l’innovazione), con la mission di assicurare che le energie rinnovabili siano completamente sostenibili per le persone e il pianeta e per portare avanti una giusta transizione dai combustibili fossili.
Un gruppo di leader mondiali della catena del valore dell’energia rinnovabile e dell’ecosistema dell’innovazione del settore ha lanciato il 16 settembre, nel corso dell’evento online “The Sustainability Mission of the Energy Transition”, la Global Alliance for Sustainable Energy, una nuova organizzazione che si prefigge di assicurare che le energie rinnovabili siano completamente sostenibili per le persone e il pianeta e per portare avanti una giusta transizione dai combustibili fossili.
La Global Alliance for Sustainable Energy riunisce 17 membri fondatori tra cui utility e attori globali nelle catene del valore del solare fotovoltaico e dell’eolico, associazioni di settore e partner per l’innovazione: 3M, Adani Green Energy Ltd., EDP, Eletrobras, Enel Green Power, Global Solar Council, Global Wind Energy Council, Goldwind, Iberdrola, JA Solar, Nordex Group, NTPC Ltd., Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, ReNew Power, Risen Energy e Trina Solar.
“Dobbiamo agire ora, e agire insieme, nel prendere un serio impegno verso un’energia sostenibile e senza emissioni di carbonio – ha affermato Salvatore Bernabei, membro fondatore della Global Alliance for Sustainable Energy e Amministratore delegato di Enel Green Power – Perseguiremo la nostra missione per avere un impatto collettivo nell’incorporare la sostenibilità lungo l’intera catena del valore, facendo leva su valori fondamentali e condivisi: responsabilità, rispetto dei diritti umani, protezione dell’ambiente e della biodiversità, ma anche aperta collaborazione e trasparenza“.
La Global Alliance for Sustainable Energy mira a ridefinire il significato di “energia sostenibile” e accoglie tutti coloro che lavorano nelle energie rinnovabili o ne siano interessati, unendo gli sforzi con la società civile, gli utenti finali, i responsabili politici, le istituzioni accademiche, i fornitori di materiali, i produttori di apparecchiature originali e altri utilities per interfacciarsi con governi e investitori. L’iniziativa è pienamente in linea con l’Agenda 2030 definita negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite.
Sebbene l’eolico e il solare abbiano caratteristiche distinte per quanto riguarda le tecnologie rinnovabili, sono altamente complementari e condividono sia traiettorie di crescita simili che analoghe sfide per la loro implementazione sostenibile. Un più stretto allineamento tra eolico e solare è quindi fondamentale per accelerare la transizione energetica.
“Il settore dell’eolico ha un ruolo cruciale da svolgere nel ripulire le aree inquinanti dell’economia globale come l’acciaio, il cemento e i trasporti pesanti, ma anche per decarbonizzare allo stesso tempo la nostra catena di approvvigionamento – ha affermato Ben Backwell, membro fondatore e Amministratore delegato di Global Wind Energy Council (GWEC) – Il lavoro sulla sostenibilità dell’industria eolica è già in corso, da progetti pilota a un approccio industriale su vasta scala, affrontando sfide come soluzioni di economia circolare per il riciclaggio delle pale e la protezione delle attività lavorative e dei diritti umani, in un settore in rapida espansione”.
“Oltre al suo impatto sul clima, l’energia solare può dare un contributo significativo agli obiettivi di sviluppo sostenibile grazie all’”effetto a catena” che si estende nei settori economico, sociale e ambientale, a beneficio di settori come la salute, l’istruzione, l’uguaglianza di genere e la riduzione della povertà – ha affermato a sua volta Gianni Chianetta, Amministratore di Global Solar Council (GSC) – La chiave è uno sforzo congiunto. Non basta più una sola tecnologia, industria o organizzazione a fare da apripista: dobbiamo procedere insieme, con collaborazione e azione comune”.
Il lancio dell’Alleanza arriva in un momento critico per l’azione climatica e la transizione energetica, a soli 2 mesi dalla COP26 di Glasgow. Nel frattempo, l’ultimo Rapporto dell’IPCC ha avvertito che il mondo è fuori strada per limitare l’aumento delle temperature globali ben al di sotto dei 2°C o addirittura di fare ogni sforzo possibile per mantenerlo a +1,5 °C, come stabilito nell’Accordo di Parigi e ha indicato che il pianeta si riscalderà di 1,5 °C già entro i prossimi due decenni se non verranno prese drastiche misure per eliminare le emissioni di gas serra.
Il percorso per mantenere il riscaldamento globale entro i limiti fissati dall’Accordo di Parigi, secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA), prevede che entro il 2050 le emissioni debbano essere azzerate. Secondo questo scenario, quasi il 70% della produzione di elettricità a livello globale dovrebbe derivare dal solare fotovoltaico e dall’energia eolica, le cui tecnologie sono diventate le fonti di energia più economiche in molti mercati.
Negli ultimi sette anni, secondo un Rapporto dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA), nelle reti mondiali è stata aggiunta ogni anno più energia rinnovabile rispetto ai combustibili fossili e al nucleare messi insieme: nel 2020 il dominio delle tecnologie non inquinanti sulle fonti tradizionali è salito ulteriormente con 260 gigawatt di generazione basata sulle energie rinnovabili aggiunte nel mondo, più di quattro volte rispetto alle altre fonti.
I 17 membri dell’Alleanza si dicono pronti a lavorare insieme per affrontare le sfide della sostenibilità in questa transizione e portare risultati sia a breve che a medio termine. Inizieranno la loro collaborazione concentrandosi su 4 aree chiave in cui possono ottenere rapidi risultati per la sostenibilità del settore delle energie rinnovabili, definendo e armonizzando standard e metriche attorno ai quali è possibile fissare obiettivi comuni e allineandosi alle migliori pratiche. Le aree di interesse sono: emissioni net zero e impronte di CO2; economia circolare e design; diritti umani; impronta idrica.
I fondatori sottolineano che l’Alleanza è aperta a nuovi membri che condividano questa visione e possano contribuire concretamente all’obiettivo finale di diventare un’industria veramente sostenibile all’interno della transizione net-zero entro il 2050.