Riguardano essenzialmente, come specificato nell’Allegato 1 del Decreto del Ministero dell’Ambiente, la raccolta, mentre viene rimandata a futuri aggiornamenti la definizione dei criteri minimi relativi alle altre fasi del servizio.
Con il Decreto 13 febbraio 2014 (G.U. n. 58 dell’11 marzo 2014) il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha definito i Criteri ambientali minimi per “Affidamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani” (Allegato 1) e per le “Forniture di cartucce toner e cartucce a getto di inchiostro e affidamento del servizio integrato di ritiro e fornitura di cartucce toner e a getto di inchiostro” (Allegato 2).
Il Decreto è parte integrante del “Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione” (PAN GPP) che è stato revisionato lo scorso anno (DM 10 aprile 2013), sia per tener conto dell’evoluzione del contesto normativo di riferimento sia delle indicazioni che emergono dalla valutazione delle esperienze sin qui condotte a livello nazionale ed internazionale sul tema degli “acquisti verdi” ovvero delle strategie politiche ed ambientali dell’Unione europea, che hanno sottolineato le loro finalità non solo di tutela ambientale, ma anche di tutela sociale e di stimolo all’innovazione.
Per quanto attiene all’affidamento del servizio di Gestione dei rifiuti urbani (Categoria c) come specificato nell’Allegato 1, i criteri ambientali minimi fissati dal Decreto riguardano essenzialmente la raccolta, mentre viene rimandata a futuri aggiornamenti la definizione dei criteri minimi relativi alle altre fasi del servizio.
La Prevenzione della produzione dei Rifiuti, come previsto dalla parte IV del D.Lgs. n. 152/2006 (il cosiddetto Testo Unico Ambientale), costituisce il quadro di riferimento normativo per la stazione appaltante, in particolare:
– l’Art. 179 (Criteri di priorità nella gestione dei rifiuti);
– l’Art. 180 (Prevenzione della produzione di rifiuti);
– l’Art. 180 bis (Riutilizzo di prodotti e preparazione per il riutilizzo dei rifiuti).
L’oggetto dell’appalto deve indicare in modo esplicito che trattasi di un “servizio di gestione dei rifiuti urbani con ridotto impatto ambientale in un’ottica di ciclo di vita”.
La selezione dei candidati ammessi alla gara d’appalto devono:
– disporre di personale con le competenze tecniche necessarie a realizzare correttamente il servizio riducendone gli impatti ambientali;
– avere la capacità di eseguire il contratto con il minor impatto possibile sull’ambiente attuando misure di gestione ambientale conformi ad uno schema riconosciuto in sede internazionale (registrazione EMAS, norma ISO 14001 o equivalente).
Specifiche tecniche
I contenitori dei rifiuti utilizzati sia per la raccolta stradale (sacchi e cassonetti) sia presso l’utenza (sacchetti e/o contenitori rigidi) devono:
– recare il logo della stazione appaltante;
– essere colorati in modo tale da essere chiaramente riconoscibili;
– essere conformi ai CAM per l’arredo urbano e contenere il 30% di materiale riciclato, con l’eccezione dei sacchetti per la raccolta domiciliare della frazione organica che debbono essere in materiale compostabile.
Almeno il 30% degli automezzi per la raccolta e il trasporto dei rifiuti deve avere motorizzazione non inferiore ad Euro 5 oppure essere elettrici, ibridi o a metano o a gpl.
L’offerente nella relazione tecnico-illustrativa deve formulare proposte di miglioramento della gestione, di riduzione delle quantità di rifiuti da smaltire e di miglioramento dei fattori ambientali.
L’appaltatore deve attuare tutti gli interventi necessari ad assicurare che i centri di raccolta, previsti nelle località indicate nei documenti di gara, siano realizzati e funzionanti nel rispetto delle norme vigenti.
L’appaltatore deve:
– mantenere i centri aperti al pubblico in orari che tengano conto del numero e della tipologia degli utenti (non inferiori a 12 h/sett. e comprendere il sabato o la domenica);
– accettare nei centri tutti i rifiuti di cui al DM 8 aprile 2008;
– predisporre i centri in modo che i rifiuti siano raccolti per flussi omogenei;
– mettere a disposizione degli utenti presso i centri le informazioni e le istruzioni per il corretto conferimento dei rifiuti, oltre che contenitori, sacchetti e compostiere.
L’appaltatore deve effettuare il servizio di raccolta differenziata in modo tale da massimizzare quantità e qualità dei materiali raccolti affinché possano essere recuperati, con priorità alle operazioni di riciclo.
A questo scopo:
– la raccolta differenziata domiciliare (“porta a porta”) deve riguardare almeno:
* rifiuti organici (frazione umida) e frazione residua (indifferenziati);
* il 70% o il 50% delle utenze, a seconda che il servizio riguardi complessivamente fino a 100.00 utenze o più di 100.000 utenze;
* l’appaltatore deve dotarsi di un sistema di verifica della qualità dei conferimenti, registrare gli errati conferimenti e segnalarli, applicando eventuali sanzioni, alla stazione appaltante;
* l’appaltatore deve assicurare, su richiesta, la raccolta domiciliare dei rifiuti ingombranti, compresi i RAEE, presso le utenze domestiche;
* la raccolta differenziata domiciliare deve essere a regime entro il primo anno dell’aggiudicazione del contratto.
La raccolta differenziata non domiciliare deve riguardare (nel caso in cui quella domiciliare si limiti alla raccolta separata dei soli rifiuti organici e di quelli indifferenziati), almeno le seguenti frazioni:
– carta e cartone;
– plastica e metalli, sia singolarmente che in combinazione tra loro;
– pile e farmaci scaduti;
– vetro;
– i rifiuti ingombranti, attraverso raccolte itineranti svolte con i mezzi e nei luoghi indicati nei documenti di gara e con periodicità non inferiore a 3 volte/anno.
In occasione di rifiuti prodotti nel corso di eventi (mercati, feste, fiere, sagre periodiche) di cui la stazione appaltante ha indicato il numero e la dimensione nei documenti di gara, l’appaltatore deve svolgere un servizio specifico di raccolta differenziata, predisponendo in loco i contenitori carrellabili e la cartellonistica necessari.
L’appaltatore deve realizzare e utilizzare un sistema automatico di gestione dei dati relativi al servizio in grado di fornire informazioni su:
– numero e tipo di utenze servite;
– numero di abitanti serviti;
– estensione, localizzazione e modalità della raccolta differenziata;
– quantità di rifiuti raccolti, in funzione della tipologia;
– flussi giornalieri di utenti e dei materiali nei centri di raccolta;
– tipi e frequenza dei disservizi verificatisi;
– destinazione delle frazioni di rifiuti raccolte (centri di trattamento, recupero e smaltimento);
– dati sul compostaggio domestico e di comunità;
– numero di mezzi impiegati nella raccolta;
– numero di eventi e relativa produzione di rifiuti;
– tutte le informazioni necessarie al rispetto dei criteri “informazioni agli utenti” e “rapporti periodici del servizio”.
Entro 3 mesi dall’inizio del contratto, l’appaltatore deve rendere disponibili per l’utenza le seguenti informazioni:
* un numero telefonico (eventualmente con chiamata gratuita – numero verde) attivo;
– in modalità automatica, per 24 ore al giorno per 7 giorni a settimana;
– con operatore, per almeno 6 ore al giorno per 5 giorni a settimana;
* un numero di fax;
* un indirizzo e-mail e un sito web.
L’appaltatore deve fornire alla stazione appaltante un rapporto almeno semestrale che consenta di valutare l’efficacia del servizio stesso rispetto alle esigenze degli utenti e ne evidenzi gli impatti ambientali e le eventuali criticità.
Entro un anno dall’aggiudicazione del contratto l’appaltatore deve presentare alla stazione appaltante una relazione contenente elementi utili alla definizione di azioni per la riduzione dei rifiuti.
L’appaltatore deve realizzare campagne di sensibilizzazione sul tema della minimizzazione degli impatti ambientali dei rifiuti, sia per utenti sia per studenti delle scuole indicate nei documenti di gara.
L’appaltatore deve fornire e installare, all’interno e all’esterno degli ambienti di ingresso degli edifici pubblici indicati nei documenti di gara, appositi cartelloni/targhe che informino il pubblico che il servizio di gestione dei rifiuti urbani è svolto nel rispetto dei CAM.
Fermo restando il rispetto dei sopracitati criteri di base, nel caso di appalti con il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa, possono essere utilizzati criteri premianti in relazione a:
– caratteristiche degli automezzi per la raccolta e il trasporto dei rifiuti;
– estensione degli orari di apertura dei centri di raccolta;
– raccolta separata del vetro chiaro e di quello scuro;
– realizzazione di un servizio relativo alle compostiere domestiche;
– numero di progetti e campagne per la sensibilizzazione per ridurre gli impatti ambientali dei rifiuti.