Il Rapporto GECO 2019 (Global Energy and Climate Outlook) del Centro Comune di Ricerca della Commissione UE, stima che il costo entro il 2050 della transizione energetica low carbon ammonterebbe allo 0,03% del PIL all’anno, con benefici contemporanei per la qualità dell’aria e la riduzione degli impatti economici dei cambiamenti climatici.
di Fabio Bastianelli
Il Global Energy and Climate Outlook (GECO 2019) del Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione UE, in collaborazione con il Centro nazionale cinese per la strategia e la cooperazione internazionale in materia di cambiamenti climatici (NCSC) e la Fondazione per l’energia della Cina (CEF), si concentra sui percorsi globali e settoriali verso una profonda decarbonizzazione del sistema energetico, pulita per limitare il riscaldamento globale a meno di 2 °C entro la fine del secolo, come previsto dall’Accordo UNFCCC di Parigi.
L’elettricità risulta essere un vettore energetico sempre più importante nel consumo finale di energia già in assenza di politiche climatiche più forti di quelle attualmente in atto (scenario di riferimento), mentre un ulteriore aumento dell’elettrificazione nella domanda finale di energia costituisce un elemento essenziale per mantenere la temperatura media globale sotto i 2 °C (scenario 2 °C), aprendo la strada alla neutralità climatica.
L’obiettivo di 2 °C potrebbe essere raggiunto trasformando
contemporaneamente vari elementi del sistema energetico:
– spostando principalmente la domanda
finale di energia dai combustibili fossili all’elettricità e ai combustibili
sintetici a basse emissioni di carbonio derivati dall’elettricità;
– decarbonizzando la produzione di
energia;
– aumentando l’efficienza energetica
negli usi finali, favorita da un’ulteriore elettrificazione;
– mobilitando nuove opzioni per
adattarsi meglio alle elevate quote di fonti energetiche rinnovabili
intermittenti, come la gestione del carico sul lato della domanda e dell’accumulo
di energia.
Al fine di esplorare il ruolo che l’elettrificazione può svolgere come opzione di mitigazione delle emissioni, sono state condotte delle analisi sui parametri chiave che incidono sul sistema energetico, quali il prezzo dell’energia, il costo delle tecnologie, e driver non economici relativi al comportamento dei consumatori e alla governance politica.
Il ruolo dell’elettricità è esaminato attraverso i grandi settori (industria, trasporti, edifici, produzione di energia), con dei focus particolari sull’UE e sulla Cina e sull’elettrificazione dei trasporti su strada.
L’elettrificazione può potenziare la transizione energetica
L’elettricità è sempre più prodotta fa fonti energetiche rinnovabili. Pertanto, l’elettrificazione, sostituendo le tecnologie basate sui combustibili fossili con alternative basate sull’elettricità, svolge un ruolo chiave nella transizione energetica.
Il GECO 2019 rileva che i tassi di elettrificazione sono aumentati in tutti i settori che consumano energia (industria, edifici e trasporti) e continueranno ad aumentare anche in assenza di nuove politiche climatiche più forti.
Tuttavia, è necessaria un’ulteriore spinta per elettrificare i settori che consumano energia in modo da accelerare la decarbonizzazione dell’intero sistema energetico.
I trasporti, in particolare, sono uno dei settori cruciali che finora hanno mostrato un livello molto basso di elettrificazione, ma è probabile che questa situazione si modifichi presto grazie al rapido sviluppo dei veicoli elettrici e alla prevista produzione di combustibili sintetici derivati dall’elettricità.
Sempre che la recessione economica conseguente la pandemia da Covid-19 e il ribasso del prezzo del petrolio non rallentino troppo l’adozione dei veicoli elettrici, come paventato dall’ultimo Rapporto di Bloomberg New Energy Finance (BNEF).
In combinazione con una transizione verso l’elettricità rinnovabile, l’elettrificazione può anche avere effetti positivi sulla qualità dell’aria e sulla salute umana.
Decarbonizzazione della generazione di energia
La decarbonizzazione della produzione di energia può essere ottenuta aumentando la quota di fonti a basse emissioni di carbonio, in particolare le energie rinnovabili, e riducendo l’uso di combustibili fossili. Con la decarbonizzazione della produzione di energia, l’elettricità diventa progressivamente un combustibile low carbon.
Il rapporto del Centro Comune di Ricerca sostiene che la piena decarbonizzazione della generazione di energia non è solo tecnicamente fattibile, ma è anche una misura economicamente vantaggiosa per combattere i cambiamenti climatici.
Le tecnologie chiave per la produzione di energia a basse emissioni di carbonio sono già disponibili e con costi di generazione inferiori a quelli delle tecnologie basate sui combustibili fossili in un numero crescente di mercati in tutto il mondo, diventando sempre più competitive.
Oltre all’elettricità, gli scenari a 2 °C vedono anche l’adozione più ampia di altri vettori energetici a basse emissioni come biocarburanti liquidi, e-gas ed e-liquid.
Promuovere
l’efficienza energetica
Le opzioni di efficienza energetica
nei nostri edifici, trasporti e settori industriali aiutano a risparmiare
energia e ridurre i consumi. Il rapporto sottolinea che il passaggio da
tecnologie inefficienti a combustibili fossili a tecnologie elettriche offre
miglioramenti in termini di efficienza. Ad esempio, le tecnologie elettriche
come le pompe di calore negli edifici e i veicoli elettrici hanno un’efficienza
energetica superiore rispetto ai sistemi di riscaldamento e ai veicoli tradizionali.
Mobilitare
nuove opzioni per integrare e immagazzinare energia verde
Il Rapporto sottolinea, inoltre, la
necessità di adottare nuove soluzioni che consentano l’espansione delle
tecnologie dell’energia rinnovabile, alcune delle quali sono intermittenti per
natura.Ad esempio, le soluzioni fisse di accumulo di energia possono essere
utilizzate per aumentare la quota di energie rinnovabili nel mix energetico e
stabilizzare la rete elettrica.
Qual
è il costo?
Il GECO 2019 mostra che
il conseguimento dell’obiettivo di 2 °C è tecnicamente possibile a costi
relativamente bassi per l’economia globale, con benefici contemporanei per la
qualità dell’aria e la riduzione degli
impatti economici dei cambiamenti climatici stessi.
I ricercatori hanno stimato che il costo nei prossimi decenni ammonterebbe allo 0,03% del PIL all’anno, il che significa che l’economia globale raddoppierebbe entro il 2050. Inoltre, secondo il rapporto, le migliori condizioni abilitanti per l’elettrificazione possono svolgere un ruolo significativo nel ridurre i costi macroeconomici.