Risorse e rifiuti

Etichette armonizzate imballaggi corrispondenti ai contenitori rifiuti

Secondo uno Studio condotto dal Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione UE, l’introduzione di etichette armonizzate a livello UE corrispondenti ai contenitori dei rifiuti, eviterebbe il moltiplicarsi delle etichette sugli imballaggi, faciliterebbe le operazioni di smaltimento dei cittadini, aumenterebbe i tassi di recupero e di purezza dei materiali raccolti, genererebbe vantaggi ambientali ed economici rispetto a uno scenario business-as.usual.

Etichette armonizzate a livello europeo da esporre sulle confezioni dei prodotti che indichino i contenitori dei rifiuti dove devono essere smaltiti, apporterebbero benefici ambientali e finanziari netti maggiori rispetto ai costi di implementazione, grazie all’aumento della raccolta di materiali riciclabili.

È il risultato dell’analisi sugli impatti ambientali e socio-economici derivanti dall’introduzione di etichette armonizzate a livello UE per lo smaltimento dei rifiuti da imballaggio corrispondenti ai contenitori dove smaltirli, condotta dal Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione UE e pubblicata nel Rapporto “Harmonised labelling of waste receptacles with matching product labels”.

In vista delle scadenze fissate dall’UE per gli obiettivi di raccolta differenziata, gli Stati membri stanno implementando diversi programmi per incentivare la differenziazione, tra cui l’etichettatura dei prodotti e dei contenitori – vi si legge – Tuttavia, questo spesso comporta una moltiplicazione delle etichette da applicare nelle diverse giurisdizioni, aumentando i costi per i produttori e il rischio di confusione per i consumatori”.

Etichette armonizzate da esporre sulle confezioni dei prodotti, corrispondenti ai contenitori dei rifiuti dove devono essere smaltiti, affronterebbero questi problemi e produrrebbero benefici economici e ambientali.

Schemi di etichettatura dei prodotti che forniscono ai cittadini informazioni sul corretto smaltimento dei rifiuti all’interno dell’UE (Fonte JRC)

La Commissione UE lo scorso novembre ha adottato il nuovo Regolamento sugli imballaggi che mira “ad affrontare questa crescente fonte di rifiuti e la frustrazione dei consumatori”, tra cui etichette chiare per supportare il corretto riciclaggio;

I rifiuti da imballaggio rappresentano fino al 40% dei rifiuti solidi urbani e possono guidare il miglioramento della raccolta dei materiali riciclabili. La raccolta differenziata dei rifiuti è un fattore abilitante per il recupero di materiali di valore che possono essere riciclati o altrimenti valorizzati, Un’adeguata raccolta differenziata da parte delle persone può essere facilitata da informazioni pertinenti fornite sulla confezione del prodotto (etichettatura sulla confezione) e sui recipienti utilizzati per la raccolta dei rifiuti.

Secondo il Rapporto, i costi finanziari associati all’attuazione di un’etichettatura europea armonizzata per i contenitori dei rifiuti in abbinamento alle etichette delle confezioni dei prodotti, sono più che compensati dai minori costi previsti per la gestione dei rifiuti e per le minori esternalità ambientali. Questo risultato deriva dal fatto che un siffatto sistema di etichettatura fa aumentare del 2% il tasso di recupero e del 12% il tasso di purezza dei materiali raccolti.

Ci sarebbero inoltre risparmi sui costi correlati ad una migliore gestione dei RSU, derivanti in particolare da una riduzione dei rifiuti residui da smaltire in discarica e da incenerire.

Il JRC segnala, infine, che l’armonizzazione delle etichette sui contenitori/bidoni dei rifiuti dovrebbe essere avviata prima delle etichette armonizzate degli imballaggi, al fine di preparare i sistemi di gestione dei rifiuti e i cittadini al cambiamento. Ciò è dovuto al fatto che il tempo necessario agli enti di gestione dei rifiuti per cambiare le etichette sui contenitori/bidoni è stimato essere inferiore a quello occorrente all’industria degli imballaggi, ma il tempo di adattamento a tale cambiamento da parte dei cittadini è lungo, favorendo un’introduzione anticipata sui cassonetti. In ogni caso, la transizione dovrebbe essere accompagnata da adeguate istruzioni di selezione e campagne di sensibilizzazione per massimizzare i benefici della misura, come evidenziato dalle consultazioni con le parti interessate e dalla letteratura scientifica.

 

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