Circular economy Sostenibilità

ERMA: l’Alleanza europea per le materie prime critiche

La Commissione europea ha presentato ERMA nuova alleanza per la costituzione di una catena di approvvigionamento completa di materie prime critiche, fondamentale per il futuro digitale e la transizione verde del Green Deal indipendente.

Prevista dal Piano d’azione sulle materie prime critiche, la Commissione UE ha presentato l’European Raw Material Alliance (ERMA) un’Alleanza per ridurre le dipendenze dalle materie prime non energetiche per le catene del valore industriali, essenziali per la transizione economica contemplata nel Green Deal europeo, creata sul modello dell’European Battery Alliance (EBA)

Non è un caso che il lancio di questa Alleanza sia l’azione numero uno nell’elenco dei dieci punti nell’ambito del Piano d’azione sulle materie prime critiche recentemente adottato – ha dichiarato il Vicepresidente della Commissione UE, Maroš Šefčovič Il motivo è semplice: i nostri sforzi collettivi sono l’unico modo per avere successo. L’Alleanza europea sulle materie prime mobiliterà attori industriali e dell’innovazione, Stati membri, regioni, BEI, investitori e società civile – per contribuire a costruire le nostre capacità e i casi di investimento insieme l’intera catena del valore, dall’estrazione alla lavorazione e al riciclaggio”.

La visione dell’Alleanza europea per le materie prime è garantire un accesso sostenibile a materie prime critiche, con l’obiettivo di aumentare la resilienza e l’autonomia strategica su   materiali avanzati e know-how di lavorazione per gli ecosistemi industriali dell’UE.

Più specificatamente, entro il 2030, le attività di ERMA dovranno aumentare la produzione di materie prime strategiche e affrontare gli ostacoli all’implementazione dell’economia circolare, stimolando il recupero e il riciclaggio delle materie prime critiche. Più specificamente, l’alleanza ha quattro obiettivi interconnessi:
rafforzare la creazione di innovazioni e infrastrutture sostenibili dal punto di vista ambientale e socialmente eque;
Implementare un’economia circolare di prodotti complessi come veicoli elettrici, tecnologie pulita e apparecchiature per l’idrogeno;
supportare la capacità dell’industria europea delle materie prime di estrarre, progettare, produrre e riciclare i materiali;
promuovere l’innovazione, gli investimenti strategici e la produzione industriale attraverso catene di valore specifiche.

La nostra prospettiva strategica mostra chiaramente che la domanda di materie prime critiche non farà che aumentare, soprattutto vista la transizione in corso verso un’economia verde e digitale – ha aggiunto Šefčovič – La pandemia ha anche evidenziato l’importanza delle materie prime per la nostra ripresa economica”.

L’Europa ha a disposizione notevoli depositi di materie prime, dal cobalto alla bauxite, dal berillio al bismuto, e poi gallio, germanio, indio, niobio o borato, tuttavia non sono sufficienti a soddisfare il suo fabbisogno. Queste, nonostante siano ampie, non sono sufficienti a soddisfare il fabbisogno europeo.

Per l’approvvigionamento delle materie prime, come le terre rare utilizzate nelle turbine eoliche, nelle batterie, nei radar e nella robotica, affidamento sulle importazioni da Paesi come la Cina, cui fa capo il 98% della fornitura di elementi delle terre rare, la Turchia – da cui proviene il 98% di borato – e il Sud Africa, che fornisce il 71% del fabbisogno di platino. Considerato questo contesto, è importante per il sistema UE creare importanti partenariati con Paesi terzi interessati nelle catene del valore europee e sviluppare le loro economie.

L’alleanza europea per le materie prime è un passo importante per rafforzare gli ecosistemi industriali che dipendono dalle materie prime – ha aggiunto il Commissario UE  per il Mercato interno, Thierry Breton – Accelererà le transizioni verdi e digitali, rafforzando le catene del valore, diversificando le forniture e coinvolgendo tutti i partner volontari nell’attuazione delle azioni necessarie“.

L’ERMA sarà gestita dalla Comunità della conoscenza e dell’innovazione (Knowledge and Innovation Communities – KIC) per le materie prime dell’European Institute of Innovation & Technology (EIT) e sarà supervisionata direttamente dalla Commissione UE, in particolare dal Partenariato europeo per l’innovazione sulle materie prime.“Siamo onorati di gestire l’Alleanza europea per le materie prime – ha dichiarato Bernd Schäfer , CEO di EIT RawMaterials che guiderà la diversificazione dell’approvvigionamento sostenibile e aiuterà a fare un uso migliore delle risorse disponibili all’interno dell’UE”.

ERMA ha già ricevuto un forte sostegno da oltre 150 parti interessate: industrie, associazioni, governance di settori industriali e catene del valore. Per l’Italia hanno finora aderito l’impresa  Veneto Mineraria e il Consorzio SPRING (Strategic Partnership for Research-based, Innovative and Networked Growth) , a cui aderiscono: Dipartimento di Tecnica e Gestione dei Sistemi Industriali (DTG) – Università di Padova; Fondazione CPV – Centro Produttività Veneto; Confindustria Veneto SIAV; Fonderia Corrà; VDP Fonderia; Zanardi Fonderie; Enginsoft.

ERMA è aperta, inclusiva e trasparente e tutte le parti interessate possono aderire registrandosi sul nuovo sito web tramite dichiarazione elettronica.

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