L’organizzazione aziendale Science Based Targets initiative (SBTi) che annovera come partner CDP, United Nations Global Compact, We Mean Business Coalition, World Resources Institute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF), ha definito il nuovo quadro per gli obiettivi climatici allineati a 1,5 °C nel settore dell’ambiente costruito che richiede, tra l’altro, la fine delle installazioni di apparecchiature a combustibili fossili, la ristrutturazione di edifici inefficienti e la riduzione delle emissioni operative e incorporate iniziali.
Il settore dell’edilizia è giustamente considerato un’area di interesse molto critica per l’azione climatica, rappresentando, secondo il Rapporto Building 2023 dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) più di un quarto di tutte le emissioni legate all’energia a livello globale.
Le attività commerciali del settore sono anche sempre più influenzate dal cambiamento climatico attraverso l’aumento dell’incidenza di eventi meteorologici estremi, che hanno causato notevoli sconvolgimenti economici, come ritardi nella costruzione che si prevede costeranno miliardi di dollari all’anno in tutto il mondo. Con la domanda di edifici in continuo aumento, soprattutto nelle regioni in via di sviluppo, l’impatto ambientale del settore aumenterà a meno che non vengano intraprese azioni coraggiose.
Science Based Targets initiative (SBTi), un’organizzazione aziendale il cui obiettivo è di consentire alle imprese e agli istituti finanziari di tutto il mondo di fare la loro parte nella lotta alla crisi climatica, e che annovera come partner CDP, United Nations Global Compact, We Mean Business Coalition, World Resources Institute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF), ha pubblicato il 28 agosto 2024 “Buildings Sector Science-Based Target-Setting Criteria” ovvero linee guida per sviluppatori, proprietari immobiliari, gestori immobiliari e investitori immobiliari che desiderano stabilire obiettivi di riduzione delle emissioni, che adottano un “approccio all’intero edificio”, consentendo alle aziende di sfruttare soluzioni prontamente disponibili per ridurre e gestire in modo efficiente l’uso dell’energia.
Secondo SBTi, i nuovi criteri rappresentano il “primo” quadro di decarbonizzazione basato sulla scienza al mondo per aziende e istituzioni finanziarie nella filiera di fornitura degli edifici, che aiuterebbe il settore ad alta intensità di emissioni a “superare le sfide climatiche” e a “lavorare per un futuro a zero emissioni nette”.
“Questo settore ha ora gli strumenti per costruire verso net-zero: aziende e istituzioni finanziarie devono agire immediatamente – ha dichiarato Alberto Carrillo Pineda, Direttore tecnico della SBTI – Decarbonizzare sia gli edifici vecchi che quelli nuovi è fondamentale per affrontare il cambiamento climatico“.
Sono 4 le azioni chiave che le aziende e gli istituti finanziari nella filiera degli edifici devono intraprendere per adeguarsi alle nuove linee guida:
– Stop alle installazioni di combustibili fossili: impegno pubblico a interrompere l’installazione di apparecchiature per il riscaldamento, la cottura, la produzione di energia e l’acqua calda basate su combustibili fossili a partire dal 2030 al più tardi.
– Riduzione delle emissioni operative in uso: le emissioni in uso sono quelle associate all’uso energetico di un edificio. La SBTi ha collaborato con l’iniziativa Carbon Risk Real Estate Monitor (CRREM) per sviluppare percorsi regionali per le emissioni in uso in modo che gli obiettivi riflettano le variazioni nelle reti elettriche locali e nel modo in cui vengono utilizzati gli edifici.
– Riduzione delle emissioni incorporate iniziali: prevedendo la IEA che la superficie globale dell’ambiente costruito crescerà di circa il 15% entro il 2030 di cui quasi l’80% nelle economie in via di sviluppo, i criteri richiedono alle aziende di stabilire un obiettivo per ridurre le emissioni incorporate, ovvero quelle derivanti da materie prime, produzione, trasporto ed edilizia.
– Ristrutturazione edifici esistenti: considerando che l’80% degli edifici in piedi oggi saranno ancora in piedi entro il 2050, il retrofitting implica il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici già esistenti per ridurre le loro emissioni operative, allineandosi allo scenario Net Zero al 2050 dell’IEA, che prevede il raddoppio delle attività di ristrutturazione al 2030.
Nell’adottare un approccio olistico., i criteri di definizione degli obiettivi basati sulla scienza del settore edilizio, sviluppati per SBTi, coprono tutte le forme di consumo energetico e le emissioni associate all’interno del settore. Ciò include quelle spesso trascurate, come perdite e altre fonti. In effetti, questo approccio completo dovrebbe consentire alle aziende e alle istituzioni finanziarie di evitare i peggiori impatti del cambiamento climatico e garantire contributi efficaci del settore edilizio verso obiettivi globali net-zero.
La SBTi sollecita gli attori aziendali e finanziari del settore edilizio ad agire rapidamente per stabilire obiettivi basati sulla scienza nell’ambito di questo nuovo quadro. Per raggiungere l’obiettivo generale di mantenere l’aumento della temperatura globale entro il limite di 1,5 °C, è necessario che sia gli edifici nuovi che quelli esistenti siano decarbonizzati. La metodologia per compiere passi avanti verso emissioni nette pari a zero è fornita nel quadro SBTi, che richiede che i leader del settore sostengano questo cambiamento.
Tutte le aziende del settore edile che cercano la convalida dei loro obiettivi climatici con la SBTI devono ora applicare i nuovi criteri. Nel frattempo, le aziende del settore che hanno già avuto i loro obiettivi convalidati devono ricalcolare “in anticipo rispetto alla normale pianificazione“, utilizzando il quadro specifico del settore.
Attualmente, più di 300 aziende del settore edilizio hanno convalidato gli obiettivi con la SBTI, di cui 64 puntano a emissioni nette zero. Altre 130 aziende del settore si sono impegnate pubblicamente a stabilire un obiettivo.
“Queste linee guida praticabili forniscono obiettivi chiari e basati sulla scienza che consentono al settore di accelerare la decarbonizzazione e guidare il passaggio globale a un’economia a zero emissioni nette – ha dichiarato Sven Bienert, a capo del consorzio CRREM – Ci impegniamo a continuare la collaborazione con SBTi per guidare progressi significativi nella riduzione dell’impronta di carbonio del settore edilizio“.