Sono 33 le località balneari della penisola premiate con le 5 Vele della Guida Blu “Il mare più bello 2024”, il riconoscimento che ogni anno Legambiente e Touring Club Italiano assegnano alle località marine e lacustri del nostro Paese, che presentano oltre alla qualità delle acque un’offerta turistica di qualità e innovative strategie di sviluppo sostenibile: 21 le località turistiche marine selezionate tra 354, e 12 quelle lacustri, tra le 78 selezionate.
Dopo le Bandiere Blu assegnate dalla FEE (Foundation for Environmental Education) lo scorso maggio, il 21 giugno 2024 sono state assegnate le 5 Vele 2024 della Guida “Il mare più bello 2024”, il riconoscimento che ogni anno Legambiente e Touring Club Italiano (TCI) assegnano alle località marine e lacustri del nostro Paese.
Anche se entrambi i riconoscimenti (Bandiere Blu e Vele) sono assegnati sulla base di una serie di criteri ambientali che tengono conto, soprattutto, della qualità delle acque di balneazione, le valutazioni di Legambiente e TCI, oltre che sui dati statistici, sono effettuate con un controllo diretto sul posto, con le analisi compiute dalla Goletta Verde.
Il giudizio attribuito a ciascun comprensorio va dalle 5 Vele assegnate ai migliori fino a Una Vela per iterritori che comunque raggiungono la sufficienza dei voti. I parametri sono divisi in due principali categorie: qualità ambientale e qualità dei servizi ricettivi. Gli indicatori analizzati valutano le seguenti caratteristiche: uso del suolo; degrado del paesaggio; biodiversità;
attività turistiche; stato delle aree costiere; mobilità; acqua e depurazione; energia; rifiuti; iniziative per la sostenibilità; sicurezza alimentare e produzioni tipiche di qualità; mare, spiagge e oltre; struttura sociale e sanitaria; e da quest’anno l’impegno nella tutela delle tartarughe Caretta caretta.
“Le località a cinque vele che premiamo quest’anno – ha dichiarato Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente – confermano ancora una volta il grande lavoro e l’attenzione che molte realtà marine e lacustri stanno portando avanti nel segno della sostenibilità ambientale, anche alla luce della crisi climatica che avanza e che sta avendo impatti importanti sempre più sulla costa e sulle aree interne. Le località di mare dovranno essere lungimiranti, molte già lo sono, e mettere in atto sempre più strategie di adattamento al cambiamento climatico che tengano conto di queste tendenze, offrendo ai propri ospiti proposte di vacanza capaci di coniugare la proposta costiera con quella dell’entroterra, integrandola con esperienze nuove e allargando l’areale del turista verso temperature più sopportabili”.
Sono 21 i comuni turistici marini e 12 le località lacustri insigniti con le 5 Vele 2024.A guidare la top five del 2024 è Pollica, Acciaroli e Pioppi, (Sa) il comune cilentano inserito all’interno del comprensorio del Cilento Antico, in Campania. Al 2° posto il comune di Nardò, in provincia di Lecce nel comprensorio pugliese dell’Alto Salento Ionico, seguito da Baunei, in provincia di Nuoro sulla costa orientale sarda. Al 4° posto c’è la località Domus De Maria sul Litorale di Chia, sempre in Sardegna, e al 5° posto Castiglione della Pescaia, nel comprensorio della Maremma Toscana.
A livello regionale la Sardegna è di gran lunga la regione con più comuni premiati con le Cinque Vele: accanto a Baunei (Nu) e a Domus de Maria (Sud Sardegna) figurano, infatti, anche i comuni di Cabras (Or), Santa Teresa di Gallura (Ss), San Teodoro (Ss) Posada (Nu), Bosa (Or). A seguire la Toscana che, oltre a Castiglion della Pescaia (Gr), piazza i comuni di Capraia Isola (Li), Isola del Giglio (Gr), Capalbio (Gr) e Marina di Grosseto (Gr); quindi la Campania con una pattuglia di comuni tutti in provincia di Salerno: alla prima classificata si affiancano i comuni di San Giovanni a Piro (Sa), Castellabate (Sa) e San Mauro Cilento (Sa). Tre comuni a Cinque Vele per la Puglia con Nardò (Le), Vieste (Fg) e Gallipoli (Le) e una bandiera anche per la Liguria, con i tre comuni delle Cinque Terre (Riomaggiore, Vernazza a Monterosso al Mare in provincia della Spezia) e la Basilicata con Maratea (Pz).
Fa notizia l’esclusione della Sicilia, per il primo anno, dal vertice della classifica delle località marine a cinque vele. Pantelleria (Tp) perde due vele passando da cinque a 3 vessilli a causa di una serie di interventi turistici discutibili e di un eccesso di consumo di suolo che sono costati cari all’isola in provincia di Trapani. Santa Marina Salina (Me) sull’isola di Salina perde una vela – passando da cinque e 4 vessilli – per aver fatto registrare un arretramento, sia pur lieve, dei valori generali.
Novità di quest’anno, presente anche all’interno della guida “il Mare più bello”, sono anche i 33 comuni amici delle tartarughe marine segnalati con l’apposito simbolo “la tartaruga” e dove sventolano le vele di Legambiente e Touring Club Italiano. Da Maratea alle isole Tremiti, da San Teodoro a Gaeta passando per Silvi, Caorle e Castiglione della Pescaia, solo per citarne alcuni. Si tratta di quelle amministrazioni che, attraverso un apposito protocollo d’intesa, si sono impegnate a adottare una serie di misure per rendere le spiagge accoglienti anche per le tartarughe che depongono le uova oltre che per i bagnanti. Ad oggi in totale sono 74 i comuni in tutta Italia (guida al momento la classifica la Campania con 22 comuni) che hanno firmato il protocollo, di questi 33 sono quelle in cui sventolano anche le vele di Legambiente e Touring Club Italiano.
L’iniziativa “comuni amici delle tartarughe” rientra nel progetto europeo Life TURTLENEST, coordinato da Legambiente che riunisce 13 partner di 3 diversi Paesi (Italia, Spagna e Francia), volto a tutelare gli habitat di nidificazione della Caretta caretta che nidificano sempre di più sulle spiagge italiane.
“Un fenomeno positivo ma che richiede attenzione – ha commenta Stefano Di Marco, coordinatore dell’ufficio progetti di Legambiente- L’aumento delle temperature, legato al cambiamento climatico, ha ampliato l’areale di nidificazione di questa specie nel Mediterraneo. Ma al tempo stesso il tratto di mare è anche densamente popolato e meta di intenso turismo balneare, con minacce per i nidi: inquinamento luminoso e acustico, pulizia meccanica delle spiagge, disturbo da persone e attrezzature che ostacolano la nidificazione di mamma tartaruga. Da qui l’idea di segnalare gli amici delle tartarughe”.
Dal mare ai laghi il passo è breve. Regina incontrastata in questa sezione restano le province autonome di Trentino e Alto Adige 1° e al 2° posto con le Cinque Vele assegnate al comune di Molveno (Tn), sul lago omonimo, e ad Appiano sulla Strada del Vino (Bz) sul lago di Monticolo. Al 3° posto c’è Massa Marittima (Gr), località maremmana sul Lago dell’Accesa, in Toscana. A seguire Sospirolo (Bl) sul lago del Mis, in Veneto, e Avigliana, sul lago omonimo in Piemonte. Per il secondo anno consecutivo si conferma a Cinque Vele la località di Scanno (Aq) sul lago omonimo, new entry nel 2023.
A livello regionale, il Trentino-Alto Adige si conferma la regione con più località premiate con i vessilli della sostenibilità, seguita a pari merito da Piemonte e Lombardia.
“Dal 2000 dedichiamo una guida al mare più bello d’Italia – ha affermato Giulio Lattanzi, Direttore Generale del Touring Club Italiano – una mappatura geografica che fotografa le eccezionali ricchezze dei mari e dei laghi italiani e segnala le buone pratiche ambientali, amministrative, turistiche che contribuiscono a conservarle e a farle conoscere. Un itinerario che stimola la nostra capacità di sognare ma anche, anzi soprattutto, un vaglio rigoroso dello stato di salute dei nostri mari e dell’adeguatezza delle politiche ambientali. Alle descrizioni dei luoghi e delle spiagge si accompagnano consigli su gite culturali e attività nella natura, indicazioni su eventi autentici a cui partecipare e sapori di cui fare esperienza. E, novità di questa edizione, in collaborazione con Hsa Italia abbiamo indicato le strutture diving che propongono attività per persone con disabilità. Questo volume è anche uno spunto per ripensare il nostro rapporto con l’ambiente fondandolo su più stringenti logiche di sostenibilità, responsabilità, rispetto della terra e delle generazioni future. Un paradigma cui l’accurato censimento degli ambienti marini e delle località che qui proponiamo – frutto della lunga collaborazione tra Touring Club Italiano e Legambiente, in condivisione di valori e distinzione di storia e missioni, – è fin dalle origini legato”.