Sono stati proclamati i vincitori della 12ma edizione del Premio del Programma Ambiente delle Nazioni Unite dedicato a personaggi di Governo e della società civile che si sono distinti per azioni significative a favore dell’ambiente.
A Cancún (Messico) il 2 dicembre 2016, nel corso della Riunione Ministeriale ad Alto Livello che ha preceduto l’inizio formale della 13ma Conferenza delle Parti (COP) degli Stati aderenti alla Convenzione Internazionale sulla Diversità Biologica (CBD), l’UNEP (Programma Ambiente delle Nazioni Unite) ha proclamato i vincitori dell’edizione 2016 del Premio “Campioni della Terra” (Champion of the Earth) dedicato a personaggi di Governo e della società civile che si sono distinti con azioni significative per la difesa dell’ambiente.
“In tutto il mondo, abbiamo visto notevoli sforzi per tradurre gli storici accordi dello scorso anno per lo sviluppo sostenibile in azioni, dalla ratifica dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici alla nuova Agenda Urbana, all’intensificazione degli sforzi per combattere il commercio illegale della vita selvatica – ha dichiarato il Direttore esecutivo dell’UNEP, Erik Solheim – Ma i Governi sanno che non è possibile farlo da soli, e i Campioni di quest’anno hanno dimostrato la visione e l’impegno necessario a tutti i livelli per migliorare la nostra gestione del Pianeta, lo sviluppo sostenibile e garantire la prosperità di tutta la popolazione“.
Ogni vincitore in modi diversi, sottolinea il comunicato dell’UNEP, ha dimostrato non soltanto che è possibile incamminare il Pianeta lungo un percorso a basso tenore di carbonio, efficiente, inclusivo, e socialmente, economicamente e ambientalmente sostenibile, ma che è già in atto.
Ecco di seguito i Vincitori.
Per la leadership politica: al Presidente del Ruanda, Paul Kagame per il suo eccezionale ruolo svolto per contrastare i cambiamenti climatici e per le misure ambientali intraprese a livello nazionale.
“L’ambiente è al centro dello sviluppo del Ruanda – ha affermato Kagame – Proteggendo il nostro patrimonio naturale, tra cui il gorilla di montagna in via di estinzione e antiche foreste pluviali, e coinvolgendo tutti nella conservazione della biodiversità, stiamo assicurando che il nostro sviluppo sia sostenibile e arrechi prosperità a tutti i cittadini. Questi sforzi sono guidati da una volontà politica comune e un impegno per un futuro sereno per le generazioni a venire“.
Per il contributo alla scienza e all’innovazione,alla fondatrice di Disrupt Design ed esperta di sostenibilità di fama mondiale Leyla Acaroglu, per la sua dedizione al cambiamento positivo attraverso la progettazione, l’innovazione, la comunicazione e i rapporti umani.
“Il design è una pratica fondamentale e profondamente influente, ma mi ha colpito quanto poca consapevolezza ci sia della sua capacità di incidere su tutti noi che abbiamo la possibilità di utilizzarlo per dar vita ad una cambiamento positivo affinché il futuro funzioni meglio per tutti noi“.
Per la visione imprenditoriale, all’Agenzia per l’Energia Sostenibile del Marocco (MASEN), per il suo impegno a far progredire l’energia solare a prezzi accessibili, e per gli approcci innovativi per il finanziamento verde. “Siamo onorati per il riconoscimento a così alto livello del nostro lavoro su questo importante progetto, che ci auguriamo possa ispirare altri Paesi ad abbracciare l’energia solare“.
Per l’ispirazione e l’azione, a Afroz Shah per la sua eccezionale leadership e per la sua iniziativa a mobilitare il sostegno di una larga parte di opinione pubblica s per rimuovere 3000 tonnellate di rifiuti dalla spiaggia di Versova a Mumbai. “Sono un amante dell’oceano e ritengo che abbiamo il dovere di renderlo privo della plastica. Spero che questa iniziativa sia un inizio per tutte le comunità costiere in tutta l’India e nel mondo“.
Premio alla carriera, a José Sarukhan Kermez, per una vita dedicata all’attività di guida e innovazione nella conservazione della biodiversità in Messico e in tutto il mondo. “La biodiversità è preziosa in vari modi, da quello per lo spirito a quello per lo sviluppo, al funzionamento dei sistemi più fondamentali della Terra“.
Infine, un Premio alla memoria è stato assegnato Berta Cáceres, per la sua campagna instancabile per i diritti dei popoli indigeni in Honduras e la tutela del loro ambiente naturale, uccisa nella sua abitazione la mattina del 3 marzo 2016 da alcuni uomini armati, per la sua opposizione, secondo i familiari della vittima per la sua opposizione alla costruzione della diga sul Río Gualcarque, considerato sacro dai Lenca, la popolazione indigena discendente dai Maya.
“La nostra famiglia – ha dichiarato il fratello – si augura che questo premio contribuisca a fare in modo che la vita meravigliosa di Berta, così come la lotta del nostro popolo Lenca non sia dimenticato e che incoraggi tutti coloro che lottano per i diritti ambientali in tutto il mondo“.