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Nuovi CAM: rifiuti urbani, edilizia e arredi

Sono stati pubblicati i Decreti del MiTE sui nuovi criteri ambientali minimi (CAM) per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, di progettazione di interventi edilizi e di fornitura di arredi per interni, che entreranno in vigore tra il 3 e il 6 dicembre 2022.

Proseguono i lavori di aggiornamento delle regole da applicare obbligatoriamente alle procedure di gara delle Pubbliche Amministrazioni in attuazione del Codice degli Appalti (D.Lgs. 50/2016).

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 182 del 5 agosto 2022 è stato pubblicato il Decreto 23 giugno 2022 del Ministero della transizione Ecologica (MiTE) recante “Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, della pulizia e spazzamento e altri servizi di igiene urbana, della fornitura di contenitori e sacchetti per la raccolta dei rifiuti urbani, della fornitura di veicoli, macchine mobili non stradali e attrezzature per la raccolta e il trasporto di rifiuti e per lo spazzamento stradale” che entrerà in vigore il 3 dicembre 2022.

Si tratta della revisione dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) adottati con Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) del 13 febbraio 2014 che, peraltro, riguardavano essenzialmente la raccolta, mentre era rimandata a futuri aggiornamenti la definizione dei CAM relativi alle altre fasi del servizio.

I nuovi CAM mirano a raggiungere i seguenti obiettivi:
Prevenire la produzione di rifiuti: attraverso azioni di sensibilizzazione degli utenti e la promozione dello scambio e del riuso;
Massimizzare la quantità e la qualità della raccolta differenziata, ponendo obiettivi sfidanti ma in linea con le disposizioni normative sull’economia circolare;
Diffondere beni riciclabili e contenenti materiale riciclato: attraverso l’acquisizione di contenitori e sacchetti in materiale riciclato e riciclabili e la promozione di filiere del riciclo;
Ridurre gli impatti del trasporto: attraverso la riduzione del peso dei rifiuti trasportati, ad esempio promuovendo il compostaggio di prossimità, ottimizzando i percorsi, promuovendo innovazioni tecnologiche per i mezzi utilizzati e la loro gestione.

Per il raggiungimento di tali obiettivi, i CAM pongono particolare attenzione all’organizzazione di campagne di informazione e sensibilizzazione delle utenze e, più in generale, dei cittadini, alla formazione degli operatori e al rafforzamento del sistema di monitoraggio e controllo della qualità del servizio.

I criteri sulle caratteristiche tecniche dei veicoli e attrezzature, infine, sono finalizzati a sostenere l’innovazione e la competitività delle imprese che investono nel settore ambientale, oltre a ridurre l’impatto del servizio.

Sulla Gazzetta Ufficiale del 6 agosto 2022 è stato pubblicato il Decreto 23 giugno 2022 del Ministero della transizione Ecologica (MiTE) recante “Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi, per l’affidamento dei lavori per interventi edilizi e per l’affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi edilizi che entrerà in vigore il 4 dicembre 2022.

Anche in questo caso si tratta di una rivisitazione dei CAM di un precedente Decreto del 2017 e si applicano a tutti gli affidamenti (congiunti o disgiunti) dei servizi di progettazione di interventi edilizi e dei lavori, con l’estensione della sua applicazione agli edifici dei beni culturali e del paesaggio, nonché a quelli di valore storico-culturale.

I nuovi criteri si basano sui più recenti atti di indirizzo comunitari, tra i quali la Comunicazione “Un nuovo piano d’azione per l’economia circolare” e sono coerenti con un approccio bio-eco-sostenibile, consentendo alla stazione appaltante di ridurre gli impatti ambientali generati dai lavori per la costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici e dalla gestione dei relativi cantieri.

La stazione appaltante dovrebbe quindi considerare la progettazione e l’uso dei materiali secondo un approccio LCA (analisi del ciclo di vita) e considerare il “sistema edificio” nel suo insieme di aspetti prestazionali coerentemente al processo di rendicontazione ambientale anche operato mediante protocolli energetico ambientali (rating system) nazionali ed internazionali.

Viene introdotta una forte attenzione, da parte delle stazioni appaltanti, sulle informazioni fornite dagli operatori (es: imprese di costruzione, fornitori di materiali per edilizia, società di engineering) su tutti gli aspetti non finanziari o ESG (ambiente, sociale, governance, sicurezza, e “business ethics”), valutati secondo metriche orientate alla stima dei rischi di impatti avversi futuri e comunicati in accordo a standard europei di rapporti di sostenibilità. L’adozione della valutazione del livello di esposizione a questi rischi non finanziari nel contesto dei CAM persegue l’obiettivo di premiare gli operatori che implementano strategie sempre più allineate con il quadro normativo comunitario e, in ultima analisi, di aumentare l’attrazione di capitali pubblici e privati sulle opere da realizzare.

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 agosto 2022 è stato pubblicato il Decreto Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di fornitura, noleggio ed estensione della vita utile di arredi per interni”, che entrerà in vigore il 6 dicembre 2022.

Anche in questo caso i CAM si basano su principi e i modelli di sviluppo dell’economia circolare, con l’intento di ridurre l’impatto ambientale degli arredi, dovuto principalmente (80-90%) a materiali e componenti utilizzati. Il secondo motivo di impatto è l’uso di sostanze chimiche per i rivestimenti durante il processo produttivo e il consumo di energia dovuto alla polimerizzazione dei materiali plastici. Si promuove quindi l’eco-progettazione degli arredi tramite l’utilizzo di materiali rinnovabili o riciclati, la modularità ed il disassemblaggio non distruttivo per permettere il recupero di parti da utilizzare come ricambi o il riciclo di materiali in impianti autorizzati, che valorizzino le risorse materiali.

I CAM arredi garantiscono, inoltre, un approvvigionamento di legno da fonti legali, favorendo pratiche di gestione forestale sostenibile a tutela della biodiversità e del capitale naturale. In sinergia con l’attuale politica ambientale della commissione europea viene affrontato anche il tema degli imballaggi in relazione al contenuto di materiali riciclati e in considerazione della breve durata di vita dell’imballaggio stesso.

Infine, sempre per stimolare la diffusione di appalti pubblici innovativi e circolari, è stato inserito un nuovo capitolo di CAM relativo all’affidamento del servizio di estensione della vita utile dell’arredo, che contempla la riparazione o la donazione degli arredi usati, prevedendo, laddove ciò non sia possibile, il disassemblaggio non distruttivo per riciclare il materiale recuperato. L’introduzione di tale servizio consente la massima estensione della vita utile dei beni e dei relativi componenti, il loro reinserimento con minori sprechi e le minori esternalità, anche in relazione alla presenza e alle emissioni di sostanze pericolose e all’uso di energia.

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