Società

Bullismo e cyberbullismo: fenomeni in crescita tra gli adolescenti italiani

Un’indagine di ricerca psicosociale, condotta dal gruppo Musa dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Cnr su studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado italiane, ha identificato i fattori di rischio e protettivi rispetto al coinvolgimento in questi fenomeni.
Il ruolo della scuola per la prevenzione e contrasto dei comportamenti a rischio, pur in un contesto reso ancora più complesso dall’emergenza pandemica e delle conseguenti condizioni di isolamento.

Lo studio dei comportamenti e degli atteggiamenti degli adolescenti è fondamentale per definire gli interventi di contenimento della devianza e del disagio sociale. Nuovi modi di interazione sociale stanno cristallizzando comportamenti violenti che si muovono più che mai su una sfera virtuale. Bullismo e cyberbullismo condividono una matrice comportamentale comune che è stata delineata attraverso specifiche caratteristiche ambientali e individuali.

Un’indagine condotta nel 2019 nell’ambito delle attività di ricerca del progetto Osservatorio sulle Tendenze Giovanili del gruppo Mutamenti sociali, valutazione e metodi (Musa) dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio nazionale delle ricerche (Irpps-Cnr), che ha coinvolto un campione di 3.273 studentesse e studenti italiani, ha analizzato l’influenza sui fenomeni di violenza di un considerevole numero di variabili afferenti alle dinamiche relazionali degli adolescenti e ai condizionamenti sociali che regolano atteggiamenti e comportamenti giovanili, identificando i fattori di rischio e di protezione rispetto alla probabilità di essere coinvolti nei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo come attori, vittime o spettatori.

Lo Studio Bullying and Cyberbullying among Italian Adolescents: The Influence of Psychosocial Factors on Violent Behaviours”, pubblicato su International Journal of Environmental Research and Public Health, mostra che la presenza di stereotipi e pregiudizi sociali, la tolleranza alla violenza e gli alti livelli di autostima sono risultati come i principali fattori di rischio

Nello specifico, tra i fattori di rischio sono stati identificati la tolleranza di razzismo, xenofobia, omofobia, violenza di coppia e alti livelli di autostima – ha affermato Antonio Tintori sociologo dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Irpps-Cnr) e docente di Metodologia delle scienze sociali dell’Università di Roma “La Sapienza” e principale autore dello Studio – Tra i fattori protettivi sono invece emersi la bassa tolleranza al consumo di alcool e droghe, la presenza di fiducia nei confronti di familiari e amici e l’essere donna”.

Fattori di rischio e di protezione correlati al bullismo e cyberbullismo come risultato attraverso un modello di regressione logistica binaria

La ricerca conferma la validità di diverse teorie sui fenomeni di bullismo e cyberbullismo.
“Il controllo simultaneo di variabili sia sociologiche sia psicologiche sperimentato in questa indagine ha però permesso di indentificare i nessi causali di alcune fenomenologie di violenza e dunque i fattori da promuovere e da arginare per mitigare i problemi del bullismo e del cyberbullismo – ha aggiunto Tintori – Alla luce della diffusione del COVID-19, e dei conseguenti problemi legati all’iperconnessione e alla trasposizione delle relazioni reali in un ambiente virtuale, il gruppo Musa si sta apprestando a condurre nuove indagini, locali e nazionali, che avranno tra i suoi principali centri di attenzione il cyberbullismo”. 

Come prevede la Legge n. 71/2017 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”, il Ministero dell’Istruzione (MI) ha emanato il 13 gennaio 2021 le Linee Guida per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo con l’obiettivo di realizzare interventi didattici mirati alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni: “Le studentesse e gli studenti devono essere sensibilizzati a un uso responsabile della rete e resi capaci di gestire le relazioni digitali in contesti non protetti, visto che uno dei compiti della Scuola è favorire l’acquisizione delle competenze necessarie all’esercizio di una cittadinanza digitale consapevole”.

Con una nota del 18 febbraio 2021, il Ministero dell’Istruzione – Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione – Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico, Linee Guida aggiornate il 18 febbraio dove si sottolinea la necessità di “prevenzione e contrasto dei fenomeni di bullismo e del cyberbullismo nella comunità scolastica, proprio al fine di intercettare e arginare comportamenti a rischio, temi particolarmente delicati se si considera il contesto reso ancora più complesso dall’emergenza pandemica e conseguenti condizioni di isolamento”.

Articoli simili

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da questo sito web.