Biodiversità e conservazione

Biodiversità: al GEF tener fede agli impegni assunti

In vista dell’Assemblea del Global Environment Facility (Vancouver, 22-26 agosto) che vedrà riuniti Ministri dell’ambiente e rappresentanti di organizzazioni internazionali, imprese, università e società civile di 185 Paesi e che dovrà lanciare il Global Biodiversity Framework Fund, il nuovo meccanismo di finanziamento per la protezione delle specie in via di estinzione e dei loro ecosistemi, il Comitato direttivo della Campagna per la Natura ha pubblicato una lettera ai Governi affinché tengano fede agli impegni assunti alla COP15, indirizzando 20 miliardi di dollari all’anno per la difesa della biodiversità, la maggior parte dei quali vada alle popolazioni indigene.

L’Assemblea del Global Environment Facility (GEF), l’organismo globale che si riunisce ogni 4 anni e che coordina il finanziamento degli sforzi internazionali per affrontare i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità, l’inquinamento e pressioni sulla salute della terra e degli oceani, riunirà in Canada (Vancouver, 22-26 agosto 2023)  i leader ambientali di 185 Paesi, inclusi i Ministri dei Governi e i rappresentanti di organizzazioni internazionali, imprese, università e società civile.

L’incontro arriva in un momento significativo dopo lo storico accordo Global Biodiversity Framework (GBF), raggiunto alla COP15 lo scorso anno, e il Trattato d’alto mare (BBNJ) concordato a New York nel marzo 2023, lo slancio dei quali continuerà a crescere all’Assemblea GEF, durante la quale un risultato chiave atteso è il lancio del nuovo Global Biodiversity Framework Fund, il nuovo meccanismo di finanziamento per la protezione delle specie in via di estinzione e dei loro ecosistemi.

Per l’occasione, il Comitato Direttivo Globale della Campagna per la Natura (CfN), il Gruppo politico di alto livello che lavora per salvaguardare la natura, costituito da ex Capi di stato, Ministri, Diplomatici e Scienziati, e che ha difeso fin dall’inizio l’obiettivo 30×30 (protezione del 30% delle terre e dei mari entro il 2030), ha lanciato  ora lanciando un chiaro appello ai leader mondiali affinché affrontino con urgenza e ambizione la continua perdita di natura e diano priorità agli impegni assunti per aumentare immediatamente il finanziamento della biodiversità.

Nella lettera aperta lanciata il 16 agosto si invitano i Ministri dell’ambiente ad affrontare la continua perdita di natura incanalando almeno 20 miliardi di dollari all’anno in soluzioni per la biodiversità entro il 2025, perché gli obiettivi fissati alla COP15 “funzioneranno solo se integrati da finanziamenti sufficienti“.

Vi esortiamo – si legge nella lettera – a dare la priorità agli sforzi per aumentare il finanziamento della biodiversità e per garantire che una percentuale maggiore del finanziamento vada alle popolazioni indigene e alle comunità locali, che aiutano a conservare l’80% della biodiversità mondiale, ma ricevono meno dell’1% del finanziamento”.

Questo non è il momento di ritirarsi dalla leadership ambientale globale, bensì quello o di mantenere la promessa: onorare gli impegni finanziari, essere audaci con le scelte politiche e collaborare con il mondo in via di sviluppo per proteggere e ripristinare la natura in patria e all’estero“.

Secondo le stime del Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP), meno di 10 miliardi di dollari vengono stanziati a livello globale per il finanziamento internazionale della biodiversità e che gli investimenti in soluzioni basate sulla natura (NBS) devono almeno triplicare entro il 2030 e quadruplicare entro il 2050, pari a 10 trilioni di dollari e investimenti annuali di 674 miliardi di dollari.

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