Energia Fonti rinnovabili

Ammoniaca verde: il combustibile ad hoc per il trasporto marittimo?

di Anna Rita Rossi

L’ammoniaca verde potrebbe essere il combustibile a costi ragionevoli e con minor impatto ambientale per il settore del trasporto marittimo nel prossimo futuro.

Gestendo circa l’80% del commercio mondiale, il trasporto marittimo ha un ruolo fondamentale nell’economia globale. Attualmente, i combustibili più utilizzati dalle navi sono gli oli combustibili pesanti (HFO) perché hanno un basso costo e un’alta densità energetica. Tuttavia, da tale scelta consegue che i trasporti marittimi siano responsabili della produzione di circa il 2,9% dei gas serra antropogenici globali.

Nel 2018, l’Organizzazione marittima internazionale (IMO) si è impegnata a decarbonizzare il settore. Da una proposta iniziale, che prevedeva una significativa riduzione delle emissioni di gas serra, recentemente, si è giunti a proporre una completa decarbonizzazione entro il 2050.

Per far sì che obiettivi così ambiziosi diventino realtà e nei tempi previsti, non si possono ignorare i molteplici ostacoli che l’industria navale dovrà affrontare per questa radicale trasformazione. In particolare, a causa della lunga durata dei beni coinvolti, si dovrà tenere conto non solo del divario di prezzo tra l’HFO e le opzioni di combustibile verde ma anche del coordinamento di tutte le parti coinvolte nel cambiamento, quali: produttori di motori, porti, vettori, impianti di produzione, investitori, ecc.

Di recente, la comunità internazionale ha individuato nell’ammoniaca verde (ammoniaca prodotta esclusivamente con energia rinnovabile) un possibile candidato a lungo termine per il trasporto marittimo a lungo raggio, perché:

  • è relativamente densa di energia;
  • è facile da maneggiare;
  • può essere prodotta in volumi molto grandi a basso costo, senza competere con i terreni agricoli (lo svantaggio dei biocarburanti).

La speranza di mettere in atto la decarbonizzazione grazie all’ammoniaca verde è sostenuta dalle dichiarazioni di vari produttori che hanno annunciato la commercializzazione di navi marittime alimentate con questo combustibile entro il 2025-2030.
Si stima che, l’ammoniaca verde potrebbe costituire il 43%-99% del mix di combustibili per il trasporto marittimo nel 2050.

Al di là dei vantaggi dell’uso di tale carburante, restano alcune preoccupazioni ambientali relative alle emissioni di NOX (ossidi di azoto e loro miscele) dei motori ad ammoniaca, ma queste possono essere migliorate utilizzando tecniche di combustione avanzate. Inoltre, prevedendo un uso estensivo di questo combustibile, è necessario disporre di scenari credibili per la configurazione di un’industria globale dell’ammoniaca verde. Ad esempio, sono ancora da individuare i luoghi in cui potrebbe essere prodotta in modo da abbassare i costi ed è necessario anche valutare le modalità di creazione di una catena di approvvigionamento su vasta scala.

Alcuni ricercatori dell’Università di Oxford in un approfondito studio Optimal fuel supply of green ammonia to decarbonise global shipping” (Fornitura ottimale di combustibile di ammoniaca verde per decarbonizzare il trasporto marittimo globale), pubblicato sulla rivista Environmental Research: Infrastructure and Sustainability, hanno affrontato in modo complessivo il problema, valutando aspetti economici, logistici e strutturali.

Le conclusioni dello studio confermano che l’utilizzo dell’ammoniaca verde come combustibile per i trasporti marittimi è un’opzione praticabile sia dal punto di vista dei costi che delle realizzazioni infrastrutturali, attuando però una regionalizzazione dell’offerta e impiegando pochi grandi cluster di fornitura che serviranno i centri di domanda regionali, con un trasporto limitato di ammoniaca verde su lunghe distanze. Il modello proposto dai ricercatori prevede che tutta la produzione di ammoniaca verde sia concentrata entro 40° di latitudine nord/sud.

In ogni caso, per attuare tale trasformazione saranno necessari investimenti per 2.000 miliardi di dollari, metà dei quali nei Paesi a basso e medio reddito.

Articoli simili

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da questo sito web.