La maggior parte dei Paesi membri dell’UE è sulla buona strada per raggiungere i propri obiettivi al 2020 in materia di emissioni di gas ad effetto serra, energie rinnovabili ed efficienza energetica, tuttavia i recenti aumenti del consumo di energia stanno rallentando i progressi, secondo il Rapporto 2017 dell’ AEA che chiede agli Stati di tenere sotto controllo il consumo di energia, in particolare in periodi di crescita economica, e di accelerare nella decarbonizzazione del sistema energetico.
Contestualmente alla pubblicazione del 3° Rapporto sullo Stato dell’Unione dell’Energia , pubblicato dalla Commissione UE il 24 novembre 2017, l’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) ha diffuso, come avevamo anticipato, l’edizione 2017 del Rapporto “Trends and projections in Europe.Tracking progress towards Europe’s climate and energy targets” sulle cui analisi e proiezioni per i progressi fatti dall’UE in materia di emissioni di gas ad effetto serra, energie rinnovabili ed efficienza energetica, la stessa Commissione aveva basato le valutazioni inserite nel suo Rapporto.
“Grazie agli sforzi precedenti, l’UE è sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi per il 2020 – ha affermato il Direttore esecutivo dell’AEA, Hans Bruyninckx – La nostra valutazione mostra che questo non è ancora il caso per gli obiettivi del 2030. Dato il lasso di tempo tra pianificazione e risultati, ora è il momento di iniziare a lavorare verso il 2030. Nel 2018, gli Stati membri devono elaborare piani energetici e climatici nazionali solidi e ambiziosi, incanalare gli investimenti e l’innovazione verso un sistema energetico UE efficiente e decarbonizzato e affrontare la mancanza di progressi nel settore dei trasporti”.
La nuova valutazione dell’AEA e i profili nazionali che accompagnano il Report confermano quanto già anticipato nella pubblicazione di inizio novembre 2017.
Le emissioni di gas ad effetto serra nell’UE sono diminuite dello 0,7% nel 2016, dal 1990 del 23%, mantenendo l’Unione sulla strada per raggiungere al 2020 l’obiettivo di riduzione del 20%.
La quota delle energie rinnovabili nel mix energetico dell’UE continua a crescere, raggiungendo nel 2016 una quota stimata del 16,9% del consumo finale lordo di energia dell’UE, come era stato anticipato. Questo passo di diffusione dal 2005 le energie rinnovabili dovrebbero raggiungere l’obiettivo del 20% di consumo di energia rinnovabile entro il 2020 e arrivare almeno del 27% entro il 2030. Comunque la crescita delle energie rinnovabili nel 2015 e Il 2016 è stato più lento rispetto agli anni precedenti.
In base ai dati ufficiali del 2015, 25 dei 28 Paesi membri dell’UE (rimangono fuori Francia, Lussemburgo e Paesi Bassi) erano sulla giusta traiettoria per raggiungere i propri obiettivi individuali sulle energie rinnovabili entro il 2020. Tuttavia, i tratti finali verso il 2020 diventano più ripidi e ostacoli al mercato persistono in diversi Stati membri.
In particolare, nel settore dei trasporti non si sono evidenziati apprezzabili progressi verso l’obiettivo del 10% di energie rinnovabili entro il 2020: secondo stime, si è attestata nel 2016 al 7,1%.
Per quanto riguarda l’efficienza energetica, 23 Stati membri erano nel 2015 sulla buona strada per conseguire i propri obiettivi nazionali per il 2020, tuttavia il consumo di energia primaria nell’UE è aumentato per il secondo anno consecutivo, e pari a circa l’1,2% rispetto al 2015.
L’analisi dell’ AEA mostra che l’UE ha compiuto rapidi progressi in materia di efficienza energetica dal 2005 al 2014., ma il recente aumento dei consumi energetici e il fatto che i 28 obiettivi nazionali non si aggiungono all’obiettivo generale dell’UE al 2020 significa che gli Stati membri devono intensificare gli sforzi attuali per raggiungere gli obiettivi collettivi dell’UE del 20% di risparmio energetico entro il 2020 e del 27% entro il 2030.
Peraltro, fa osservare l’ AEA, la Commissione UE ha proposto un nuovo pacchetto legislativo lo scorso anno per raggiungere gli obiettivi dell’UE in materia di clima ed energia per il 2030, che è attualmente nella fase di negoziazione tra gli Stati membri e al Parlamento europeo e dovrebbe essere adottato entro il prossimo anno.
In copertina: Image © Perry Wunderlich, NATURE@work /EEA