Secondo il World Water Development Report (WWDR 2023), il Rapporto fondamentale delle Nazioni Unite sull’acqua che viene lanciato ogni anno in occasione della Giornata mondiale dell’acqua (22 marzo) e che fornisce ai decisori le conoscenze critiche e gli strumenti necessari per formulare e attuare politiche e azioni sostenibili in materia di acqua, solo attraverso partenariati e cooperazione sarà possibile accelerare il progresso verso l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 6 di garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e servizi igienici per tutti.
Come da consuetudine, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua e in coincidenza con l’apertura della Conferenza dell’Acqua delle Nazioni Unite (New York, 22-24 marzo 2023) è stato diffuso, l’annuale World Water Development Report (WWDR 2023), coordinato dal World Water Assessment Program (WWAP) dell’UNESCO, con la collaborazione UN Water , l’organismo interagenziale di 32 Organizzazioni delle Nazioni Unite e 41 partner, che quest’anno si concentra su “Partenariati e cooperazione per l’acqua” per sottolineare come siano essenziali per accelerare il progresso verso l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 6 e realizzare i diritti umani all’acqua e ai servizi igienico-sanitari.
“L’acqua è la linfa vitale dell’umanità. È vitale per la sopravvivenza stessa e sostiene la salute, la resilienza, lo sviluppo e la prosperità delle persone e del pianeta. Ma l’umanità sta percorrendo alla cieca un sentiero pericoloso – ha dichiarato António Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite – Il consumo eccessivo e il sovrasviluppo, l’uso insostenibile dell’acqua, l’inquinamento e il riscaldamento globale incontrollato stanno prosciugando la linfa vitale dell’umanità, goccia dopo goccia. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: ondate di calore, siccità, inondazioni e violente tempeste causate dai cambiamenti climatici, riserve mondiali di acqua dolce contaminate da sostanze inquinanti e chimiche, e torrenti di acqua salata come conseguenza dell’innalzamento dei mari. Come ci ricorda il rapporto, la protezione e la conservazione di questa preziosa risorsa per le generazioni future dipende dalla cooperazione. Gestire e conservare in modo intelligente le risorse idriche mondiali significa mettere insieme governi, imprese, comunità scientifica e società civile – comprese le comunità indigene – per progettare e mettere in pratica soluzioni concrete”.
I partenariati e la cooperazione sono presenti in quasi tutte le attività legate all’acqua e la gestione delle risorse idriche presenta una lunga tradizione di esempi in materia, sia positivi che negativi. Il Rapporto passa in rassegna questi esempi, evidenziando come sia necessario promuovere una cooperazione efficace e significativa tra chi opera nel settore delle risorse idriche, dei servizi igienico-sanitari e dello “sviluppo” in senso lato per accelerare i progressi.
Il WWDR 2023 esamina anche le modalità grazie alle quali la collaborazione tra gli attori all’interno del settore relativo alle risorse idriche e ai servizi igienico-sanitari può risultare più efficace, massimizzando la loro complementarità, e può raggiungere altre sfere e ambiti decisionali in cui l’acqua ha un ruolo centrale (ma spesso incompreso o ignorato) nel conseguimento degli obiettivi prefissati e nella valorizzazione dei relativi co-benefici.
La salvaguardia della sicurezza idrica, alimentare ed energetica attraverso una gestione sostenibile delle risorse idriche, la fornitura universale di acqua e servizi igienico-sanitari, il sostegno alla salute e al sostentamento di tutte le persone, la riduzione degli impatti dei cambiamenti climatici e degli eventi estremi, nonché la difesa e il ripristino degli ecosistemi e dei servizi essenziali che questi garantiscono, sono le tessere di un puzzle estremamente vasto e complesso che sarà possibile comporre solamente attraverso i partenariati e la cooperazione. E ciascuno di noi, nessuno escluso, ha un ruolo da svolgere.
“L’acqua è in costante movimento. È parte di un ciclo che non conosce i confini creati dall’essere umano. In quanto tale, è un bene comune che richiede una gestione comune, se si vuole che questa gestione sia efficace e pertinente – ha sottolineato Audrey Azoulay, Direttrice generale UNESCO – Ciò che accade a monte ha sempre un impatto a valle: l’estrazione dell’acqua dai fiumi o dalle falde acquifere riguarda direttamente tutte le popolazioni che da essa dipendono. Per questo motivo, l’acqua è una componente essenziale della cooperazione internazionale. Ma come possiamo garantire il successo dei partenariati e degli accordi di cooperazione da cui dipende la sua gestione sostenibile? È questa la domanda che si pone il WWDR 2023”.